Io: Che vuoi? Esci subito da qui.
Dissi per poi mettermi in fretta il pigiama.
Marcus: Ti ho già vista nuda tranquilla.
Io: Si ma non succederà più.
Lui: Perché oggi c'era Hunter con te?
Io: Non ci posso credere mi spii anche adesso. Non ti deve importare di quello che faccio.
Lui: Oh scusa se voglio sapere il motivo per cui il ragazzo che ti ha urlato contro qualche giorno fa, oggi era con te sul tuo letto a ridere come se non fosse mai successo niente!
Disse lui alzando il tono della voce.
Io: A quindi sei tu che vorresti delle risposte; non so se lo hai capito ma tra noi è finita, io non provo più nulla per te e posso fare tranquillamente tutto quello voglio!
Lui: E quando me lo avresti detto che tra noi è finita scusa?
Io: C'era bisogno che te lo dicessi, non è abbastanza ovvio?
Lui: ...
Io: Beh a quanto pare no quindi ora te lo spiego meglio, hai baciato un'altra ragazza, mi hai tradita e non so neanche da quanto tempo va avanti questa storia. Max ti ha urlato le peggio cose l'altra sera l'ho sentita da camera mia quindi non dire che non sapevi niente... Non so come io abbia fatto a credere a tutte le stronzate che mi hai detto in questi giorni, sono stata una stupida, ma sai una cosa? Dagli errori si impara, quindi adesso esci da questa stanza e dalla mia vita.
Dissi io con tono autoritario.
Lui: Senti fammi spieg-
Io: Non voglio sentire più una parola dalla tua bocca.
Lui: Ginny guardami negli occhi e dimmi che non provi più nulla per me, dimmelo e ti lascerò in pace...
Io mi avvicinai a lui e con fatica gli dissi.
Io: Non provo più niente per te.
Lui: Non ci credo e se tu mi facessi spiegare sol-
Io: Sta zitto, esci da qui. Non voglio più vederti.
Lui anche se avrebbe voluto dirmi altro annuì tristemente e uscì dalla finestra come sempre.
Ero confusa, perché era venuto qui? Per rinfacciarmi il fatto che mi ha tradita? Beh non ci riuscirà io sto voltando pagina e lui non rovinerà tutto come sempre.
Dopo questi pensieri andai a dormire.
La mattina seguente mi svegliai presto per ripassare per il compito di letteratura italiana che ci sarebbe stata poche ore dopo e appena finii di ripassare mi andai a vestire, scesi a fare colazione e salutai mia madre uscendo dalla porta di casa con mio fratello.
Arrivata a scuola Maxine corre ad abbracciarmi e mentre io cercavo di capire a cosa era dovuto l'abbraccio guardai le mie amiche dietro Maxine che ridevano come matte.
Io: che mi sono persa?
Dissi ridendo
Max: Sophia mi ha chiesto di uscire aaaaa!
Io: Scusa ma voi 2 state insieme, non mi sembra una cosa così esagerata uscire insieme.
Max: Cheeee? Forse non hai capito. È il primo appuntamento con lei e io devo essere bellissima e voi mi aiuterete.
Disse indicando anche le altre due.
Max: Alle 3 a casa mia, vi adoro.
Disse per poi andarsene.
Noi: E noi ti odiamo.
Le urlammo in modo ironico per poi andare in classe.
Durante la lezione mi stavo annoiando così tanto che chiesi al prof se potevo andare in bagno, ovviamente per uscire da quell'inferno.
Lui acconsentì e io uscii subito, mentre andavo verso il bagno incontrai i suoi occhi, ma distolsi subito lo sguardo e continuai per la mia strada.
Dopo qualche minuto uscii dal bagno e non so come mi ritrovai con le spalle al muro e i polsi bloccati sulla mia testa da due braccia che conoscevo troppo bene.
Io: Vattene ti ho detto che non voglio parlare con te.
Lui: Lo so ma non ci riesco, non riesco a starti lontano. Ginny sei come una droga per me, io ho bisogno di te, dei tuoi baci, dei tuoi abbracci, dell-
Lo interruppi subito.
Io: Beh mi dispiace perché io non ho bisogno di traditore nella mia vita, quindi non ho bisogno di te.
Lui: Ti prego fammi spiegare ti giuro che po-
Io: Non voglio sapere il motivo per cui mi hai tradita ok? Voglio solo che ti allontani da me.
Lui: Lo sai che non posso, e anche se non lo ammetti neanche tu ci riesci.
Ti prego possiamo parlare un attimo?
Io: È quello che stiamo facendo adesso no.
Lui: Dai hai capito che intendo.
Io: Oh io l'ho capito benissimo, forse sei tu che non hai capito che non ti voglio vedere.
Dissi provando a liberarmi fallendo miseramente quando con una mano bloccò tutti e due i miei polsi e con l'altra mi avvicinò a lui prendendomi per la vita.
Ci guardammo negli occhi per un tempo che sembrava infinito, anche se lui spesso spostava lo sguardo sulle mie labbra che a volte mordevo inconsapevolmente.
Lui: Non vedi l'effetto che mi fai? Ginny tu mi fai impazzire, io voglio stare con te, devo stare con te.
Disse lui marcando il verbo dovere.
Pian piano si avvicinò a me, più specificamente alle mie labbra e quando mi stava per baciare mi spostai.
Io: Non farai scomparire il dolore che ho provato per te con un semplice bacio, e ora spostati.
Cercai di dire in modo più freddo possibile anche se dentro di me avrei voluto solamente saltargli addosso e riempirlo di baci.
Lui triste si staccò da me e dopo avermi guardato intensamente se ne andò.
Io rimasi qualche secondo ferma per capire cosa era appena successo e poi andai in classe.
Prof: Signorina allora è viva, pensavo si fosse persa nel percorrere quattro metri e tornare indietro.
Ironizzò il professore che non so perché mi stava simpatico quindi non me la presi per la sua battuta.
Durante il resto della lezione ero molto distratta, pensavo a quello che era successo poco prima, ma a svegliarmi dai miei pensieri fu la campanella che segnalava la fine delle lezioni.
Dopo aver salutato le mie amiche andai a casa con mio fratello, e pranzammo insieme a mia madre.
Finché ad un certo punto si fecero le 3...
-----------------------------------------------------------
Ciauu scusate se non ho postato per qualche giorno ma sono stata impegnata. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate della storia votando e commentando.
Baci.