Sono le tre e sto andando da Maxine, ad aprirmi la porta è il mio ex ragazzo.
Lui: Adesso possiamo parlare?
Io: Non sono qui per te ma per Maxine.
Dissi per poi andare in camera di sua sorella dove trovai le ragazze in preda al panico.
Max: Finalmente, ti prego aiutami con i capelli.
Io risi e mi misi subito a lavoro; dopo un'ora avevamo finito Maxine era bellissima e verso le 4 Sophie suonò al campanello. Dopo averci salutate andarono via e poco dopo anche le mie amiche lo fecero. Io ero rimasta qualche altro minuto per mettere a posto tutto il casino che avevamo creato.
X: Adesso siamo soli ti prego possiamo parlare.
Io: Marcus non ti voglio ascoltare, dimenticati di me come io ho fatto con te.
M: Non ci credo, però facciamo così, noi adesso parliamo e mi fai spiegare e poi-
Io: E poi ti dimentichi di me.
Dissi sedendomi sul letto di Maxine seguita da lui.
M: Ginny io non volevo baciarla.
Io: Però lo hai fatto
M: Senti probabilmente ti arrabbierai, ma ho bisogno di dirti la verità.
Io: Marcus se non ti sbrighi me ne vado.
M: Era una scommessa... Il primo giorno che ti ho vista ho fatto una scommessa con dei miei amici, dovevo farti innamorare di me e poi far finta di tradirti per farti stare male.
Io: ...
M: Ma io ho smesso di fingere da quando quel giorno ti ho raccontato della mia ex.
Io: ...
M: Ginny ti prego parlami, urlarmi contro, sbraita, sfogati ma ti prego dimmi come stai.
Io in risposta feci una risata.
Io: Ma secondo come dovrei stare, non solo ho scoperto che mi hai tradita, ma adesso vengo a sapere che era tutto una scommessa sin dall'inizio.
M: Si e me ne pento ma ti ho anche detto ch-
Io: Non mi interessa quello che mi hai detto.
M: Ginny tu devi credermi.
Io: E perché dovrei farlo, mi hai mentito tante volte come so che adesso dici la verità.
M: Perché della mia ex non ne avevo mai parlato a nessuno.
Io: Senti mi dispiace per lei ok, ma non è un mio problema.
Dissi alzandomi.
Io: Se vuoi un consiglio dai retta a quello che ti ha detto poco prima di morire e smettila di prendere in giro le persone.
Dissi uscendo da casa sua con le lacrime agli occhi. Dovevo dimenticarlo ma ogni volta che ci provavo saltava fuori qualcosa che me lo impediva.
Entrai in casa e mi asciugati le lacrime, ormai erano le 5 e avevo anche fame quindi per distrarmi da tutto mi feci i popcorn, presi una bottiglietta di coca-cola e andai in camera mia a vedermi Netflix.
Dopo un po' vidi una sagoma e mi girai di scatto.
Io: Vattene non voglio vederti.
Dissi alzandomi dal letto.
M: Non devi farlo puoi girarti di spalle.
Io: Che vuoi Marcus, mi stai rovinando la vita non ti basta?
M: Ginny io voglio renderti felice non voglio farti soffrire, e ora non dirmi di dimenticarti perché lo sai che non posso.
Io: Io non so più cosa dirti fai quello che vuoi.
Lui si avvicinò lentamente a me e ci guardammo intensamente negli occhi.
M: Ho bisogno delle tue labbra... adesso.
Io senza dire niente lo baciai con una passione mai vista prima e lui mi seguì, dopo poco le nostre lingue si erano unite in una danza senza fine. Le sue mani erano sui miei fianchi e piano piano scendevano verso il mio sedere fino a stringerlo con forza, le mie mani vagavano fra i suoi capelli e non so come ci ritrovammo sul letto, lui sopra di me che mi spogliava.
Lo fecimo e dopo un'ora finimmo.
Eravamo stesi sul letto, o almeno lui lo era perché io eri appoggiata al suo petto.
M: Adesso noi s-
Io: Zitto non rovinare il momento, poi ne parliamo.
Dissi io per poi accoccolarmi meglio su di lui e poi addormentarmi.
Quando mi svegliai vidi ancora il petto del ragazzo sotto la mia testa, era rimasto lì tutto il tempo senza mai allontanarsi da me. Questa cosa mi fece inevitabilmente sorridere.
M: Perché ridi
Io: Niente è solo che, non ti sei mai allontanato da me.
M: Ginny io voglio stare con te, ho sbagliato una volta e non ho intenzione di ripetere lo sbaglio.
Io: Marcus io-
M: No aspetta, io ho bisogno di te. Ti giuro che se mi darai un'altra possibilità non la sprecherò.
Io: ...
M: Non devi rispondermi subito, ma ti prometto che farò tutto il possibile per dimostrarti che ti amo.
Quelle parole mi fecero fare un sorriso a 32 denti e non so perché gli dissi le due parole famose.
Io: Ti amo.
In quel momento alzai lo sguardo e lo vidi sorridere per poi avventarsi sulle mie labbra.
Io: Non ti ho ancora perdonato, ma... anche io ho bisogno di te quind-
M: Quindi per adesso faremo le cose di nascosto come quando ci siamo conosciuti.
Io: Allora quando vuoi lo usi quel cervello.
Lo presi in giro.
M: Io lo uso sempre.
Io: Si come no.
M: Stai mettendo in dubbio la mia parola.
In quel momento avrei potuto ricordargli il motivo per cui ci siamo lasciati ma non l'ho fatto e mi limitai a fare una smorfia.
M: Sei bellissima
Quella era una delle tante cose che poteva dire per mandare a fuoco le mie guance.
M: E lo sei ancora di più quando arrossisci.
Disse al mio orecchio con voce sensuale per poi iniziare a baciarmi il collo fino a scendere tra i miei seni.
X: Ginny c'è Hunter che ti vuole parlare scendiiii.
Era mia madre.
Mi paralizzai un attimo per poi iniziare a vestirmi velocemente e stessa cosa faceva Marcus.
Io: Esci sbrigati.
Dissi dopo che ci rivestimmo entrambi.
M: Ok ma prima.
Si avvicinò e mi diede un bacio casto sulle labbra per poi uscire dalla finestra.
Io scesi di sotto come se ne niente fosse.
H: Ce l'hai fatta pensavo fossi morta.
Ironizzò lui.
Io: Si è che mi ero addormentata.
Questa scusa si è rivelata utile più di una volta a quanto pare.
H: A ok comunque volevo ridarti il libro di letteratura, lo hai lasciato in classe quando hai copiato al compito di stamattina.
Io: ahahaha grazie.
Si potrei aver copiato un po' di cose al compito, ma era solo per essere sicura delle mie risposte.
H: Ok io vado a domani.
Io: A domani grazie ancora.
E se ne andò. Io andai a posare il libro e poi scesi a cenare per poi andare a letto.
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