Capitolo 4.

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Pov's Soleil

Ieri sono tornata in camera, ma Alicia ed Angelina, stavano già dormendo.

Oggi è l'ultimo giorno di lezione della settimana, e le signorine mi hanno svegliato alle 6:00 del mattino per parlare.

Stanotte ho dormito solo 5 fottutissime ore. Tutta colpa di Oliver!

-Ci stai dicendo che tu e Baston avete limonato per due volte!

Alicia, in questo momento, sta per avere una delle sue 'famose' crisi isteriche.

-Si...

-Io lo sapevo!

Esclama Angelina.

-Angie... È solo attrazione fisica...

Mi guardano come se fossi un marziano.

-Valle a raccontare a qualcun'altro queste scuse, amore mio.

Alicia perché sei così testa dura?

-Voi due vi piacete dal primo giorno in cui tu hai messo piede in codesta scuola!

-Si si Angie, ora però vado a farmi una doccia... Almeno sfrutto queste due ore in cui avrei potuto dormire, ma che per colpa di qualcuno, non posso fare!

Entro in bagno e apro il getto dell'acqua, perennemente fredda. Se c'è una cosa che non sopporto, è l'acqua calda.

-Non ci sfuggi, ti faremo parlare prima o poi!

Mi urlano, le mie migliori amiche. Il fatto è che non c'è niente da dire. Tra me e Oliver, c'è solo attrazione fisica.

Non posso permettermi di distrarmi dallo studio, se appena uscita da questa benedetta scuola, vorrò diventare un Auror.

Non posso permettermi di innamorarmi, non di Oliver Baston.

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La prima settimana di lezione è andata, e la mia media, si è abbassata di parecchio. Non posso permettermelo, non al quarto anno.

Ho sempre avuto una media altissima e vorrei che rimanesse tale.

Ho bisogno di una distrazione. Perciò vado dalla prima persona che mi salta in mente.

Vado in Sala Comune e lo trovo solo, seduto sul divano.

-Sol! Che hai?

Non sono per niente sicura di quello che sto per fare, ma so che Angelina e Alicia sono con i miei cugini quindi...

-Oliver seguimi.

Gli afferro il polso e lo trascino in camera mia.

Chiudo a chiave, e lui mi guarda.

-Soleil...

-Oliver...

Mi attira a se e mi bacia. Mi bacia come non mi aveva mai baciato nessuno. Un bacio desideroso e disperato.

Ci spostiamo sul letto e lui inizia a spogliarsi.

Lo fermo.

-Baston, stipuliamo un patto.

-Che tipo di patto, Tonks?

Chiede lui con un pizzico di curiosità nel tono.

-Sia io che te abbiamo degli obbiettivi da cui non vogliamo distrarci, ma l'attrazione fisica tra di noi è inevitabile... Quindi proporrei di sfruttare questa cosa a nostro vantaggio.

Mi guarda confuso.

-Spiegati, Tonks.

Sorrido.

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