Capitolo 8.

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Pov's Soleil

È lunedì, di nuovo. Mi sto rendendo conto, solo ora, che sono già passati due mesi dall'inizio dell'anno scolastico.

In questo momento sono in Sala Grande, con i miei amici. Abbiamo appena finito di pranzare, ed a momenti dovrebbero arrivare i gufi con la posta.

-Non so voi, ma Piton io lo detesto!

Dico, ai miei amici.

-Ma smettila, solo perché non ti sai stare zitta e ferma neanche per un minuto.

Mi risponde Lee.

-Ei! Tu sei il mio migliore amico! Dovresti difendermi!

Faccio la finta offesa, mettendo le braccia incrociate.

-Non ti sarai offesa?

Dice Lee, scoppiando a ridere mentre io gli volto le spalle, continuando a fare la finta offesa.

Mi abbraccia da dietro, cercando di farsi perdonare.

Nel mentre, sento lo sguardo di Oliver bruciare sulla mia pelle.

Alzo lo sguardo scontrando il mio con il suo, noto che sta fulminando me e Lee.

Ma è geloso? Geloso di una persona che io reputo mio fratello? E poi, perché dovrebbe essere geloso?

Rido, mentre mi stacco da Lee per evitare di cadere dalla panca del bancone.

-Che hai da ridere?

Mi domanda Baston.

-Nulla.

Gli rispondo, tornando seria.

Nel mentre, una miriade di gufi si addentrano nella sala.

Finalmente.

-Oh no, Fred!

Dice George.

-Ti prego, dimmi che non è vero!

Dice a suo fratello gemello, Fred.

-Che avrà scoperto questa volta?

Chiedono all'unisono.

Ebbene si, i miei cari cuginetti si sono beccati una strillettera da Molly, ovvero la cugina di mia madre... La mia pro-cugina? Una cosa del genere.

-Povera Molly.

Dice Angelina. Diciamo che tra Fred e lei scorre un certo interesse...

-Ti ho sentita!

Risponde quest'ultimo.

Scoppiano tutti a ridere.

-Ron! Ginny! Venite qui! Mamma ha inviato lettere anche a voi.

Gli chiama George.

-Quest'anno la strillettera non è indirizzata a te, pulcino.

Dico a Ron, facendo riferimento all'anno scorso, mentre gli scompiglio affettuosamente i capelli.

-Soleil! Quante volte ti ho detto che non devi chiamarmi così.

Mi dice il mio fantastico cuginetto, abbassando sempre più il tono per evitare di farsi sentire dagli altri. Tentativo fallito, perché tutti i miei amici scoppiano a ridere.

-Bene, ora prendi la tua lettera e andiamo.

Annuncia Harry.

-Pulcino.

Aggiunge Hermione.

Quei tre sono inseparabili, in questi tre anni hanno sempre girato insieme... Non gli ho mai visti da soli in giro per il castello. Invidio la loro amicizia.

Mio cugino è molto fortunato, e scommetto che tra qualche anno, lui e Hermione Granger si metteranno insieme... È evidente!

Sorrido.

-La apriamo?

Chiede Fred.

George annuisce, deglutendo per la paura.

Sotto i miei occhi e quelli dei nostri amici, la aprono.

La lettera, si tramuta in una bocca a forma di carta ed incomincia a parlare con una voce alquanto incazzata di Molly.

"Fred e George Weasley! Quando la smetterete di darmi il tormento?! Anche quando siete a scuola me ne combinate una più del diavolo! Ma come vi salta in mente di mettere dei petardi magici in camera vostra?! Cosa pensavate? Che non avrei scoperto i vostri nuovi esperimenti? Se ho la lingua blu è per colpa di quelle caramelle! Per di più Silente ci ha informati di cosa avete combinato a quel povero Gazza! Giuro su Merlino che questa volta non la passate liscia! Siete in punizione per tutta l'estate!"

Finito di parlare, la lettera si autodistrugge in un modo alquanto bizzarro.

Un silenzio cala in tutta la Sala Comune. Ovviamente anche i ragazzi delle altre casate hanno udito quello che ha scritto la signora Weasley ai miei cuginetti.

D'un tratto, tutti scoppiano in una sonora risata.

-Menomale che non ha scoperto le pasticche vomitose.

Dice Fred.

-Ripeto, povera Molly!

Dice ancora una volta, Angelina.

-Ah si?

Chiede Fred, mentre le incomincia a fare il solletico.

-Fred... Smettila... Smettila, smettila, basta!

Dice fra una risata e l'altra la mia amica.

-Siete in un luogo pubblico, un po' di contegno!

È Alicia a parlare, mentre Angelina la fulmina con lo sguardo.

-Chi ti ha scritto, cuginetta?

Chiede George, mentre consegna la lettera che Molly a scritto a Ginny proprio a quest'ultima.

In effetti mi sono arrivate sue lettere. Una da mia mamma... Ed una da... Mia zia Ninfadora!

-Mia zia.

Dico e nel frattempo le conservo accuratamente nella borsa, le voglio leggere questa sera, Elio (il gufo della mia famiglia, colui che mi ha consegnato le lettere) dovrà fermarsi da me per stasera.

Ho una gabbia apposita in camera, perché è mio solito leggere le lettere lontana dagli occhi degli altri... Per evitare che mi vedano, se capita di commuovermi.

-Io vado, qualcuno si fermerà per la notte.

Dico, mentre faccio appoggiare Elio sul mio braccio.

-Ti raggiungiamo tra mezz'ora!

Mi grida Angelina facendo riferimento a lei e ad Alicia, mentre gli altri mi salutano e io mi avvio verso il dormitorio.

Pov's Oliver

Una volta che Soleil si è allontanata decido di raggiungerla.

-Vado anch'io, ho delle cose da organizzare.

Mi invento e i miei amici salutano anche me.

-Sol.

Dico entrando in camera sua senza chiedere il permesso.

Si gira una volta sistemato il suo gufo nella gabbia... Se non sbaglio si chiama Elio.

-Oliver, che ci fai qui?

Mi chiede, avvicinandosi.

-Volevo stare un po' con te.

Si ragazze, questo capitolo è stato un parto!

Sono stata interrotta una miriade di volte.

Poi con la morte di Helen... Non c'è l'ho fatta a scrivere.

Quindi questo capitolo lo dedico a lei, che riposi in pace con Alan. Spero vivamente che siano in un posto migliore.

E nulla, che ne pensate?

Scusate la suspanse, ma se non la mettessi non mi chiamerei Maria.

Al prossimo aggiornamento.

-Maria❤️

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