Pov's Soleil
È già venerdì mattina. Oggi ho il compito di arti oscure all'ultima ora. Per fortuna alla prima non ho lezione. È la prima volta in tutta la mia vita che non sono riuscita a studiare come si deve per il compito!
Tutta colpa di Oliver.
Mi è entrato in testa e non ne è più uscito. Se non avessimo fatto quello stupido patto, se non ci fossimo calcolati... Sono certa che non mi sarebbe mai lontanamente piaciuto.
Ma chi vuoi prendere in giro? Soleil Tonks! Sai benissimo che questo legame è sempre esistito!
Odio darti ragione.
Sono la tua coscienza, ho sempre ragione.
Si, ma ora non iniziare a fare la drama queen.
E allora dove sta il divertimento?
Non c'è, è ovvio.
Sei antipatica.
Siamo la stessa persona, ma ok.
No cara, io sono la tua coscienza! Il tuo grillo parlante! Sono sempre un passo avanti a te.
Va bene grillo parlante, l'importante è che tu taccia.
Gne gne gne.
-Ei! Guarda dove metti i piedi!
Mi lamentai, ritornando alla realtà. Un serpeverde, dai capelli di un castano biondo meraviglioso e con degli occhi azzurri che potevano fare invidia ai lapislazzuli, mi era andato addosso facendomi cadere tutti i libri dalla mia borsa.
-Buongiorno anche a te, Tonks.
Rispose Terence Higgs, nel mentre io mi chinavo a raccogliere ciò che era caduto. Quest'ultimo fece lo stesso aiutandomi, ed una volta sistemato tutto si rialzò.
-Un serpeverde che aiuta una grifondoro?
Chiesi mentre osservavo, con sorpresa, la mano che mi stava offrendo per rialzarmi, e che successivamente afferrai.
-Che mondo sarebbe senza le eccezioni?
Disse, tirandomi su. Continuava a scrutarmi con gli occhi, ed io iniziai ad arrossire.
-Higgs.
Un braccio mi circondó i fianchi, stringendomi forte a sé. Quella voce sapevo benissimo a chi apparteneva, e quel braccio così forte e ben allenato non era altro che il suo.
-Baston.
Lo salutò Terence con un cenno del capo.
A quel gesto, Oliver, mi strinse ancor di più a sé. Gli lanciai uno sguardo interrogativo, ma lui continuava a guardare in cagnesco Higgs.
-Scusa Soleil ma ora devo andare, sennò Piton mette me come ingrediente nell'antidoto ai veleni comuni.
Disse sorridendomi, ed io ricambiai.
-Ci vediamo in campo, Oliver.
Quest'ultimo lo salutó con un cenno del capo, continuando a guardare Higgs male.
Una volta che il serpeverde si era allontanato, Oliver mi prese per il polso e mi portò fino ai dormitori maschili senza dire nulla e non degnandomi neanche di uno sguardo.
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-Cosa voleva da te quello?
Mi chiese Baston, una volta chiusa la porta.
-Scusa? Sono affari tuoi?
-Sol, dimmelo.
Disse avvicinandosi alla mia bocca, sempre di più, un piccolo movimento e le sue labbra sarebbero state sulle sue... Ma prima che potessi fare anche il più minimo movimemto, lui indietreggió.
-Stronzo.
Sussurrai, incrociando le braccia.
-Tu parla.
Mi incitó, mettendo le mani sopra i miei fianchi ed iniziando a provocarmi.
-Va bene... Ero immersa nei miei pensieri e per sbaglio ci siamo scontrati, mi ha aiutato a mettere apposto i libri, che mi aveva fatto cadere dalla borsa, e poi mi ha aiutato anche a rialzarmi.
Raccontai, voltandomi verso di lui, dato che mi trovavo con la mia schiena aderente al suo petto, e non potevo guardarlo in faccia.
-Non puoi parlare con quella testa di bolide, Sol.
Mi disse, avvicinando il suo naso al mio.
-Perché non posso?
Chiesi, alternando il mio sguardo fra i suoi occhi e la sua bocca.
-Mi da fastidio.
-Non dovrebbe.
-Invece...
Fece scontrare le mie labbra con le sue.
Partendo da un bacio dolce ci ritrovammo coinvolti in uno più appassionato. Iniziò a mordicchiarmi il labbro inferiore facendomi gemere.
Si staccò da me per osservarmi.
-Questo sorriso...
Mi iniziò a lasciare piccoli bacetti umidi lungo tutto il collo.
-Posso fartelo spuntare solo io...
Si fermo su un punto del mio collo, dove cominciò a succhiare la pelle in modo da provocarmi dolore ma allo stesso tempo piacere.
-Farti godere... Farti ridere... Farti arrabbiare... Baciarti... Prenderti per mano... Stringerti a me... Sono cose che nessun'altro ragazzo può fare tranne il sottoscritto.
Disse tra un bacio e l'altro, dopo aver finito il succhiotto, sulle mie labbra ormai gonfie.
Sorrisi sopra le sue labbra, e capovolsi la situazione prendendone il controllo.
-Ah si?
Iniziai a mordegli la mandibola, sapendo benissimo quanto lo eccitiva.
-Questo vale anche per te... Tutte devono sapere che non ti si devono avvicinare...
Faci la stessa cosa che aveva fatto prima con me, iniziai a mordegli una determinata parte del collo, dove sapevo si sarebbe visto di più, e non smisi finché non ottenni una macchia rossa più tosto evidente.
-Katie e tutte le altre... Non possono fare quello che io faccio con te...
Dopo l'ultimo bacio, mi sollevò in braccio e mi guardò negli occhi con malizia.
-Lo so, piccola. E lo sapranno anche loro d'ora in poi, soprattutto con questo.
Mi fece l'occhiolino, indicando il succhiotto. A quel nomignolo, sorrisi.
-Lo stesso vale per me.
Mi accarezzai la chiazza rossa, che era stata incisa da lui sul mio collo come segno di appartenenza.
-Che hai alla prima ora?
-Ora di buco.
-Ok, facciamo un giro?
Mi propose, porgendomi una mano.
-Va bene.
Gliela afferrai, e uscimmo da camera sua.
Già, ho fatto tre giorni di ritardo...
Ma perdonatemi, non sapevo come continuare e mi ci è voluto un po'.
Avete visto la nuova copertina? Vi piace? Alla fine non c'è l'ho fatta ad aspettare i 1k...ma ci siamo vicini dai!
Questo è il decimo capitolo! È un grande traguardo per me...
Vi sta piacendo la storia? Fatemi sapere!
È questo capitolo? Geloso il nostro Oliver? Ma anche Sol non scherza haha.
Va bene, per oggi è tutto. Al prossimo aggiornamento.
Buona notte :)
-Maria❤️
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Anime Affrante -Oliver Baston
FanfictionSi può andare contro il destino? Si può sopprimere un amore destinato a nascere ormai da tempo? Oliver Baston/Wood è il capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro, è un vero e proprio talento con la scopa e questo lo porterà ad avere un gra...