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Io non sono credente, ma se lo fossi non sarei cattolica: non mi trovo molto a mio agio col concetto di perdono. Mi sento più vicina al protestantesimo, con la sua idea che gli uomini nascano tutti dannati e, malgrado ciò, non siano meno condannabili per le loro azioni. Ho imparato sul campo che si tratta di una visione del mondo ai confini della verità letterale.

Incluso il periodo di apprendistato, mi occupo di infedeltà coniugale da sette anni e sento di poter smentire molte delle balle consolatorie che si raccontano in giro. Non è vero che il tradimento è sempre il sintomo di un problema più grande, a volte la gente tradisce anche se va tutto bene. Non è vero che tradiscono solo gli uomini, lo fanno anche le donne. E non è vero che le donne lo fanno per amore e gli uomini per il sesso, a volte è vero il contrario, più spesso è un misto inestricabile delle due cose per entrambi.

Però una differenza tra uomini e donne c'è. Ogni donna che tradisce lo fa a modo suo; gli uomini che tradiscono si somigliano tutti.

Non sono mai stata tradita, almeno per quanto ne so. Ho avuto una sola storia significativa, durata due anni. Lui si chiamava Samuele, aveva qualche anno più di me, era un avvocato divorzista. Lavorava nel secondo o terzo studio legale più grande d'Italia tra quelli specializzati nel diritto di famiglia, ci siamo incontrati quando mi hanno ingaggiata come consulente. Con Samuele formavo un team perfetto, io portavo le prove e lui li incastrava. I Batman e Robin delle separazioni, solo che Batman e Robin non vanno a letto insieme.

Samuele guadagnava bene. Raccontava che all'età di diciannove anni era stato sul punto di essere ammesso nella Nazionale di pallanuoto e bastava guardarlo per credergli senza verifiche. Aveva una calma e non esibita fiducia in se stesso, un bel senso dell'umorismo e quella dose farmaceutica di stronzaggine che fa l'effetto della paprika su una bistecca al sangue. È stato l'unico uomo col quale abbia mai considerato di poter trascorrere il resto della mia vita. Una sera, fuori da uno dei ristoranti più costosi della città, si è inginocchiato davanti a me, ha tirato fuori dalla tasca della giacca un anello con un brillante e mi ha chiesto di sposarlo.

Gli ho detto no.

Era già un po' che ci riflettevo su. C'era un pensiero che non riuscivo a scacciare. Non avevo mai conosciuto un uomo come Samuele, ma ne avevo visti molti simili a lui. Li vedevo tutti i giorni, attraverso l'obiettivo della mia macchina fotografica, mentre baciavano donne che non erano le loro mogli, o si infilavano con aria circospetta in portoni di motel. Uomini diversi ma, per genetica e/o status sociale, accumunati da una quotazione sopra la media sul mercato dell'accoppiamento.

In natura la monogamia è un'eccezione, soprattutto tra i mammiferi, in particolare tra i primati. La morale non c'entra niente, è DNA. Le femmine sono programmate per accoppiarsi col maschio migliore in circolazione, i maschi per farlo con più femmine possibili. È così per la maggior parte delle specie, inclusa la nostra. Un volta ho letto la storia di un tizio che teneva in casa una tigre come animale domestico: la lavava, le dava da mangiare in abbondanza, la coccolava come un gattino, finché un giorno la tigre gli si è rivoltata contro e l'ha sbranato. Non aveva motivo per farlo, l'ha fatto perché era una tigre. Nessuno, a prescindere dalle condizioni in cui si trova, può sfuggire in eterno al proprio istinto. Sennò non avrei l'agenda piena di clienti.

Davanti a Samuele che mi offriva un solitario a ventiquattro carati, all'improvviso il mio cervello ha messo a fuoco i pensieri che rimbalzavano al suo interno da settimane. Valeria, mi sono detta, quest'uomo ti tradirà. Non importa quanto siano buone le sue intenzioni in questo momento, tu sai che lo farà. Le altre donne possono illudersi che le cose stiano diversamente, tu hai visto e sentito troppo per raccontarti favole. Conosci le regole del gioco e sei consapevole che non si possono cambiare: gli uomini come lui non sono mai fedeli. Ti tradirà, forse con quella sua collega dai capelli color mogano di nome Barbara alla quale è legato da un'intesa evidente, e tu lo scoprirai. Puoi sopportarlo? Sei disposta a sposarlo accettando tutto questo?

Gli ho detto no. Ho detto no e da allora non me ne sono mai pentita. Lui ha accusato il colpo ma si è ripreso piuttosto in fretta. Otto mesi dopo ha sposato Barbara. Volendo azzardare una proiezione statistica sulla base della mia esperienza di settore, dovrebbe aver cominciato a tradirla di recente.

La verità è che una donna può scegliere di essere fedele o infedele, ma un uomo fedele è solo un uomo al quale non è ancora capitata un'occasione. Alcuni di loro si salvano per imperscrutabile volontà divina, ma di fondo gli uomini sono tutti dannati alla nascita.

E non per questo devono passarla liscia.

Ecco perché ci sono io.

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