"Lots." Urla Harry, correndo verso la sua quasi amica. Sta cercando di avvicinarsi a quella ragazza, non le piace vederla mangiare da sola a mensa e camminare isolata per i corridoi.
"Haz." Gli sorride, fermandosi per aspettarlo. "Come va?" iniziano a camminare verso gli armadietti, le spalle che si sfiorano.
"Bene, bene." Le sorride mostrando le fossette- Lottie le trova adorabili- "Tu, invece?" la osserva di sottecchi.
"Tutto bene." Sospira, guardando la punta delle sue scarpe.
"Lottie."
La ragazza sbuffa, vorrebbe davvero fidarsi di quel riccio che la guarda con aspettativa, vorrebbe avere un amico. Alza lo sguardo, incontrando quegli occhi verdi che più volte hanno cercato di rassicurarla e alza un angolo delle labbra rosse- assomiglia così tanto al fratello in quel momento-.
"Louis torna a casa sempre peggio, sia dagli allentamenti che dagli incontri." Gli confessa alla fine, non si è esposta troppo e non è niente che il riccio già non sappia. Un passo alla volta. "Sempre se torna." Soffia piano, ma abbastanza forte da farsi sentire dal ragazzo. "Sono preoccupata." Ammette.
"È bravo, non devi preoccuparti troppo." Cerca di rassicurarla, poggiando la mano sul suo braccio "Agli incontri vince sempre, ci sta che prenda qualche pugno ogni tanto." Ride per smorzare la tensione, e sembra riuscirci.
"Mi piacerebbe venire qualche volta, ma odio la violenza, specialmente se riguarda mio fratello."
"Già, anche io odio il sangue e quelle brutalità." Rabbrividisce, poggiando la schiena contro un armadietto blu e aspettando che la sua amica prendesse dei libri.
"E allora perché vai vedere gli incontri?" chiede chiudendo l'anta di metallo.
Harry arrossisce di botto, girandosi e iniziando a camminare verso la sua classe, con Lottie alle calcagna.
"Che problemi hai?" cerca di stare al suo passo, non tutti hanno delle gambe lunghe come pali.
"Nessuno, mangi in mensa con noi?" cerca di sviare il discorso, fermandosi davanti la classe di matematica.
Lottie lo guarda stralunata, non capisce il suo comportamento ma evita di fare domande. "Umh, se non disturbo."
"Ovvio che no." Alza gli occhi al cielo "Allora a dopo." Sventola la mano, nascondendosi subito dopo in classe. Non può far trapelare il suo interesse per Louis, non vuole che Lottie pensi che si stia avvicinando a lei solo perché è la sorella della sua probabile cotta- non è sicuro, va bene? È bello, maledettamente bello, ma magari è un pazzo violento e non può sapere se in un momento di rabbia possa essere capace di picchiare lui, i suoi amici o perfino la sua famiglia. Non crede possa farlo in realtà-.
-
"Ma buongiorno mie gioie." Esclama Harry, poggiando il suo vassoio sul tavolo della mensa.
"Ciao coglione." Lo saluta Niall, con la bocca già piena di pasta al sugo.
"Dio, sei disgustoso." Zayn fa finta di vomitare, tirando un pugno sul braccio del biondo e rischiando di farlo soffocare.
"Potreste rimandare la vostra morte? Ho qualcuno da presentarvi." Sorride a trentadue denti, e tirando Lottie da un braccio.
"La conosciamo già." Alza gli occhi al cielo il corvino, facendo un cenno alla ragazza di fronte a lui.
"Non essere scortese." Sbuffa Niall, salutandola felicemente con la mano "E' un piacere."
"Anche per me." Gli sorride, sedendosi di fianco ad Harry e poggiando i gomiti sul tavolo.
"Allora ragazzi, stasera si va in palestra?" chiede Zayn sfregandosi le mani tatuate. Diamine quel ragazzo è pieno id tatuaggi e ha solo diciotto anni.
"Ho sentito che vogliono far pagare il biglietto." Sbuffa Niall, imbronciato.
Effettivamente, nell'ultimo mese, sempre più persone si sono presentate per guardare quegli incontri e sarebbe anche ora che il proprietario ci guadagnasse qualcosa, nonostante Harry soffra nel sapere di dover ridurre le sue visite alla palestra di Louis- ma almeno gli rimangono quegli incontri serali al parco.
"Conosco Liam da una vita, ci farà entrare non preoccupatevi." Avvisa tutti Zayn, smanettando al suo cellulare.
"Sei un grande!" gli batte il cinque il biondo.
"Oltre che a scuola, ti ho per caso visto in palestra?" chiede Lottie, portandosi una ciocca di capelli biondi platino dietro l'orecchio.
"Probabile, ci vado da anni." Le spiega, senza guardarla e continuando a guardare, invece, il tuo telefono "Conosco anche tuo fratello, prima che tu me lo chieda."
"Non te lo avrei chiesto." Sbuffa, iniziando a mangiare la sua pasta e ridendo alle battute dei ragazzi al tavolo.
"Harry." Sussurra la ragazza al suo amico "Stasera non ci sarà Louis. L'ho sentito parlare al telefono."
Il riccio sussulta, sente le guance prendere fuoco. "Va bene?" risponde, cercando di mascherare il suo imbarazzo.
"Non fare il finto tonto." Sghignazza pizzicandogli un fianco. "Ho capito in un solo secondo che ti interessa."
"Non è vero!" si nasconde il viso nelle mani, cercando di non guardarla.
"Mi menti già?" sporge il labbro in fuori, cercando di farlo sentire in colpa. Ovviamente funziona.
"No!" urla, facendo girare varie persone, oltre che i loro amici.
"Di che parlate?" si intromette l'irlandese.
"Della sua cotta per mio fratello." Alza le spalle con fare ovvio.
"Ah, finalmente lo ha ammesso?" alza lo sguardo Zayn.
"Cosa?" Harry spalanca gli occhi "Che diavolo andate dicendo." Sbraita.
"Perché fingi con noi?" chiede Niall seriamente "Sappiamo che odi quegli incontri e che vieni solo per vedere Louis."
Il riccio spalanca gli occhi, guardandosi le mani e giocando con i suoi anelli. Non voleva mentire ai suoi migliori amici e tantomeno a Lottie, si stente uno stupido, perché non ne ha parlato con loro? È ovvio che lo avrebbero accettato- Niall e Zayn sanno che è gay da prima che lo dicesse loro e Lottie beh, se non l'avesse accettato avrebbe semplicemente perso una papabile amica fantastica-, ma non è sicuro nemmeno di quello che prova lui stesso.
"Mi dispiace." Tira su con il naso "Non volevo-"
"Ma stai zitto, Hazza." Sbraita il corvino "Sempre a lamentarti."
E Harry sorride, vuole così bene ai suoi amici.
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Kill my mind | l.s.
FanfictionLouis è un pugile che combatte per aiutare la sua famiglia, non ha bisogno di distrazioni. Harry è un ragazzo che odia la violenza, ma a cui piace un certo pugile dagli occhi blu. Dalla storia: Si guardano, si osservano. Le piccole luci che riflett...