Capitolo 4

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Il tanto atteso party arrivò e in men che non si dica si ritrovò già con un paio di bicchieri di chissà quale alcolico in circolo che ballava e rideva con gli altri

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Il tanto atteso party arrivò e in men che non si dica si ritrovò già con un paio di bicchieri di chissà quale alcolico in circolo che ballava e rideva con gli altri. La musica cambiò in un jazz caldo che annunciò l'entrata di qualcuno e quando si rese conto di chi fosse tutto il resto scomparve, Cheryl era di una bellezza travolgente

"Wow... è..." sentì dire sia da Veronica che da Betty

"Una dea." Continuò lei senza rendersene conto

Cheryl incrociò il suo sguardo e le sorrise maliziosamente quando anche la sua presenza aveva destabilizzato piacevolmente la rossa.

Si volevano, eccome se si volevano.

Il party andava alla grande, tutti si divertivano come non mai tra coppie che si creavano grazie all'alcol e altre che scoppiavano grazie sempre all'alcol, gente che ballava sempre più in maniera sensuale e chi come Cheryl lo faceva appositamente per farsi fare la radiografia da Toni cosa che effettivamente stava succedendo.

"Se la guardi così prima o poi prenderà a fuoco, Topaz" la voce di Jug e le risatine degli altri le arrivarono dritta nell'orecchie

"Non sto facendo niente" si difese non distogliendo lo sguardo dalla rossa che in quel momento stava mostrando tutta la sua pelle facendo mosse di danza quasi illegali, senza quasi.

"Te la stai mangiando con gli occhi..." sottolineò Betty subito dopo aver dato un bacio molto bagnato al ragazzo

"E voi vi state mangiando la faccia, che schifo"

"Ma perché non ci parli?" domandò così facilmente Veronica

"Perché mi odia"

"Ah ma quindi ti interessa!"

"Ma la smettete? Vado al bagno magari lì non mi seguite come segugi" affermò lasciandosi alle spalle le risate degli amici.

Avevano ragione, perché non ci parlava? Perché non chiedeva direttamente a lei cosa fossero quegli sguardi? Aveva paura, non voleva essere il giocattolino della Blossom, non voleva avere altro dolore nella sua vita.

Camminando si rese conto di essere entrata in un'ala della casa abbastanza strana

"Dios mio! Ma questa casa è enorme!" alla fine del corridoio c'era quella che le sembrava una piccola cappella privata

"E tu cosa ci fai qui?" Una voce fredda e severa le arrivò da dietro le sue spalle spaventandola

"Cheryl... mi hai spaventata"

La rossa non si scompose di un centimetro e chiese nuovamente cosa stesse facendo lì

"Mi sono persa"

"Questa zona è off limits, c'è anche scritto. "

"Scusami davvero ma non riuscivo a trovare il bagno... ma quella è una cappella di famiglia?"

"Beh sei abituata ad avere il bagno nello stesso luogo in cui dormi e cucini probabilmente" non curandosi della domanda, l'idea di far scoprire il suo piccolo segreto la spaventava a morte. Come poteva spiegare ad una perfetta sconosciuta che aveva riesumato il corpo del fratello morto e ogni giorno andava da lui nella cappella a parlarci come se fosse ancora vivo?

"Smettila" sbottò la più bassa

"Scusami?"

"Quando la smetterai di prendermi in giro Blossom?! Quando la smetterai di fare la stronza?! Sai Si dice che a Greendale abiti Lucifero in persona vai a farci una visita magari t...."

non riuscì a continuare che Cheryl la interruppe

"No no questa voce è sbagliata. Satana è qui e si chiama Cheryl Blossom, nano da giardino. "

Toni la fissava con aria di sfida "Le battute sull'altezza non vanno di moda da un bel po' di anni, rossa. Aggiornati" detto questo la superò tornando alla festa e inondandola con il suo profumo che fece per un attimo vacillare la rossa.

Cheryl rimase ferma dov'era sono una stupida pensò.

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