Quella sera ero rimasta a computer fino all'una di notte, cercando di scoprire di più sulla morte di quella Jasmine. Ma mi sembrava una ragazza così normale... La sua famiglia era della classe media, suo padre lavorava tutt'ora per una banca di Londra, mentre sua madre si era tolta la vita dopo la tragedia di quella sera di dieci anni prima. Non aveva fratelli o sorelle, né aveva problemi rilevanti nella sua vita. Era una brava studentessa e non aveva nessun amico al di fuori di Mary Grace. Ma allora perché era morta così atrocemente? Possibile che fosse solo una vittima casuale? E che fine aveva fatto quel mostro terrificante? Come mai non c'erano più sue tracce?
-Sono esausta!- dissi a mia madre la mattina seguente, mentre la aiutavo a vestire il mio fratellino Liam.
-Ti credo! Guarda che l'ho vista la luce accesa in camera tua. A che ora hai chiuso, Bella?- mi chiese lei mentre preparava a me e a Liam il sacchetto del pranzo.
-Tardi, purtroppo, ma ti dico che è perché ho fatto una ricerca per scuola.- mentii, sentendomi in colpa. Chissà come avrebbe reagito se le avessi spiegato del mio strano sogno del giorno prima.
-Com'è andata ieri, alla fine?- mi chiese mia mamma.
-Abbastanza bene, ho avuto mal di testa durante l'ora di letteratura e ho saltato la lezione di arte, per il resto nulla di strano. Ah! C'è un nuovo ragazzo, si chiama Jarvis, è inglese, ma viene dall'Italia.-
-Ma, dimmi, è carino?- mi fece l'occhiolino.
Arrossii -Ma mamma!- esclamai.
-Bella mi hai messo la maglietta storta!- si lamentò, giustamente, Liam.
-Scusami.- risposi, rimediando subito.
-Senti, mamma, stasera faccio un salto in libreria, devo prendere un libro per letteratura inglese.-
-Certo, non preoccuparti, ti aspettiamo per cena. Ordino il cinese!-
-Che buono, grazie! Ma senti un'altra cosa: che ne pensi se questo sabato mi vedo in caffetteria con Violet? In realtà lei mi ha chiesto se andavamo in discoteca e...-
-No, Bella, sai già cosa penso della discoteca.- rispose severa prima che potessi finire la domanda -E poi, mica ho già detto di sì alla festa della scuola? Non ti diverti abbastanza lì?- aggiunse.
-No, anzi!- dissi, poi guardai l'orologio: era già tardi -Senti, mamma vado!-
-Ma se manca ancora un'ora.- ribatté lei, ma ormai ero già uscita di casa.
Avevo pianificato tutto: la mattina, prima di scuola, sarei andata in libreria a prendere il libro per la Vincent, e poi, subito dopo scuola, che sarebbe finita all'ora di pranzo, avrei preso il treno e sarei andata al Ravenswood House Hospital, per fare qualche domanda a Mary Grace.
All'ingresso di scuola incontrai Violet che parlava con Sarah Quentin, del nostro anno. -Ciao, Bella!- mi accolse.
-Ciao, ciao Sarah.-
-Ciao, Arabella, stavo giusto spiegando a Violet il tema per il ballo di questa primavera. Mancano solo due mesi e sto chiedendo in giro chi vorrebbe aiutarmi ad organizzarlo. Se sei dei nostri, firma il foglio.- e mi porse un foglio con su scritto "Liberatoria". Guardai prima Sarah, poi Violet, infine presi il foglio. -Posso pensarci su per qualche giorno?- chiesi leggendo attentamente il documento. -Ma certo, le iscrizioni finiscono questo lunedì. Già da settimana prossima dobbiamo rimboccarci le maniche e chiamare per la band, il catering, le decorazioni eccetera. Ma se non sei fatta per la comunicazione, c'è sempre da fare gli inviti, da affiggere i volantini...-
-Va bene, dai. Ci penso e ti farò sapere.-
-Troverò la tua liberatoria firmata, Violet?-
-Perché no? Anzi, te la firmo già adesso.- rispose lei tirando fuori una penna dallo zaino -Fidati che riesco a convincere anche Bella!- le fece l'occhiolino e Sarah se ne andò soddisfatta.
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Noumenon - Premonizioni #wattys2021
ParanormalNiente è come sembra: oltre ciò che ci appare c'è il Noumenon, una dimensione in cui vivono mostri e demoni di ogni tipo che solo alcune persone con doti speciali possono vedere. Arabella, 17 anni, crede di essere una ragazza come tante: un padre a...