~𝑻𝒉𝒆 𝑺𝒕𝒆𝒂𝒍𝒆𝒓~𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱

21

Chapter 21: coward

Forse aveva guardato troppi film per bambini, ma Felix era sicuro al cento per cento che il gatto gli stesse chiedendo di seguirlo e che lo avrebbe portato dal suo amato ladruncolo.

Forse stava viaggiando troppo con l'immaginazione, e magari il micio non lo avrebbe portato da nessuna parte, in ogni caso voleva provare a vedere dove andava.

Era notte fonda, forse non era una buona idea girare da solo per le strade buie e deserte in compagnia di un gatto, ma non gli importava, confidava nella sua autodifesa dopo tutti quegli anni passati davanti ai videogames.

Quella volta che il ladro si era presentato a casa sua, si era difeso alla perfezione: gli aveva tirato una coperta addosso per oscurargli la vista e poi lo aveva colpito ripetutamente con la spada laser di Yoda.

Ricordando quella serata, decise di portarsi la spada laser dietro, avrebbe avuto un'arma e una torcia allo stesso tempo.

Dopo aver chiuso la porta di casa e essersi preparato per la sua "mitica avventura" raggiunse il micio fuori dal suo giardino e aspettò che quest' ultimo si muovesse per iniziare a seguirlo.

Ogni tanto il gatto si girava per fargli un po' di fusa e poi continuava per la sua strada.

Purtroppo la spada laser si era scaricata dopo qualche minuto e il gamer dovette fare affidamento ai lampioni mezzi fulminati del suo quartiere.

Aveva un po' paura, ma il gattino lo avrebbe salvato giusto? Magari si sarebbe trasformato in una strega granfiga come in Soul Eater e lo avrebbe protetto.

Camminavano sul marciapiede da dieci minuti ormai, finchè il micetto-che fino a quel momento aveva camminato dritto- girò a destra, entrando nel cortile aperto di un condominio.

Felix però non lo seguì, non era molto convinto di voler violare una proprietà privata, così rimase davanti al portone aperto non sapendo cosa fare.

Se non si fosse mosso subito avrebbe perso il gatto di vista e tutti i suoi sforzi sarebbero stati inutili.

Si fece coraggio e raggiunse il micio di corsa, entrando nel palazzo.

Il felino proseguí per un piano di scale sotto di loro e si sedette composto davanti ad una porta, ondeggiando contento la coda.

Felix rimase ancora una volta immobile, indeciso sul da farsi.

Il suo istinto gli diceva di suonare il companello, ma erano quasi le tre di mattina e se in quell' appartamento non ci fosse stato il ladro, avrebbe svegliato dei poveri sconosciuti inutilmente.

Si vive una volta sola giusto?

Allungò un dito verso il campanello e lo premette, aspettando in ansia davanti alla porta come una statuina.

Nel palazzo regnava il selenzio, percui riuscì a sentire i passi di qualcuno salire le scale dall' interno dell' appattamento.

Il suo cuore inizió a battere velocemente.

Se fosse stato davvero il signor. ladro ad aprirgli cosa avrebbe detto?

"Ciao sono Felix, eheh ti ricordi? Potresti avermi derubato e pugnalato alle spalle, ma mi piaci lo stesso e ho pensato che il tuo gatto mi avrebbe portato da te. Come stai?"

No! Proprio no!

Se lo sarebbe inventato sul momento, le parole sarebbero uscite di natura...
giusto?

Sentì il rumore dello spioncino che veniva aperto, congelò sul posto e fece un ampio sorriso.

La porta peró non venne aperta da nessuno.

Aspettò qualche altro minuto, senza citofonare una seconda volta, sarebbe stato maleducato.

Dopo un po' decise di andarsene e tornò a casa, deluso e moggio moggio.

•••

Erano le tre di notte quando il rumore del campanello risuonò in tutto il monolocale.

Changbin alzò un sopracciglio confuso, e si staccò con cautela dal corpo di Chan che si era appisolato su di lui.

Sempre più stranito, prese una padella dalla cucina e salì le scale a chiocciola fino ad arrivare alla porta.

Scostò lo spioncino, sgranando gli occhi quando vide una dolce chioma rossa sbarazzina e un tenero sorriso che conosceva a memoria.

Felix...

Gli mancava, ma dopo la morte di suo fratello, aveva preferito prendersi del tempo per se e stare accanto al suo migliore amico, per la perdita che avevano subito.

Sicuramente penserà che sono stato io a rubare i soldi di Jisung...

L'ho trascurato, con che coraggio mi farò vedere in faccia?

Si è perfino portato la spada laser dietro, che carino...

Non gli interessava sapere come avesse fatto a trovare il suo appartamento, era contento di poterlo vedere anche solo dallo spioncino.

Voleva davvero tanto sistemare tutto, ma aveva bisogno di più tempo.

Al momento non aveva abbastanza coraggio.

Rimase a guardare il sorriso del minore pian piano spegnersi, finchè non si girò di spalle e risalì le scale.

Quando Felix se ne andò, si lasciò scivolare piano sul pavimento con la schiena appoggiata alle mani.

《Sono un codardo...》sussurrò tra se e se, tirando fuori dalla tasca, sigaratta e accendino.

Poco prima che potesse portarsi la sigaretta in bocca, una mano gliela tolse. Alzò la testa.

《Sì lo sei.》rispose Chris, scuotendo la testa.
《Era quel ragazzo vero? Felix? Dovresti sistemare tutto e riconsegnarli i soldi che gli ho rubato...alla fine non sono serviti.》sospirò profondamente.

Changbin lo guardo stupido.

Chris non gli aveva rivolto la parola per giorni a causa dello schock della scomparsa del suo fidanzato.

Riconosceva lo sforzo che stava compiendo.

《Anche Innie vorrebbe che lo facessi.》

A quella frase, il corvino perse un battito.

《Hai ragione...》mormorò.
Doveva farlo per il suo adorato fratellino che lo osservava dal cielo.
Sicuramente era deluso per tutti i furti che avevano compiuto, Changbin non voleva deluderlo oltremodo.

《Per Jeongin.》il maggiore gli allungò una mano per farlo alzare da terra.
Changbin la afferrò, rimettendosi in piedi e circondando il suo Hyung in un caloroso abbraccio.
《Per Jeongin.》

•••

capitolo di passaggio perchè nel prossimo c'è il botto.

purtroppo devo dirvi una cosa...

-2(compreso l'epilogo credo)
(avrete i vostri capitoli bonus don't worry)

NON FATE MAI AFFIDAMENTO AI MIEI COUNTDOWN CHE TANTO POI CAMBIO SEMPRE IDEA JSJSJSJEJD

-pruu