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Chapter 19: comfort hug

《Mi raccomando tesoro, fai attenzione e guida piano, siamo sicuri che Jisung stia bene.》la signora Lee, asciugò le lacrime del figlio e gli lasciò un bacio sulla guancia, mentre il marito le teneva una coperta sulle spalle.

Minho si infilò il casco, montò sulla moto, tolse il cavaletto e prese un bel respiro, cercando di calmarsi.

Dopodichè salutò velocemente i genitori e partì tra le strade notturne di Busan, pregando con tutto il cuore che il suo fidanzato stesse bene.

•••

Dopo aver ricevuto la chiamata dall'amico, Felix non perse tempo, si infilò un paio di pantofole e senza neanche chiudere a chiave l'appartamento, uscì di casa e iniziò a correre verso l'ospedale.

Cercò di ricordarsi bene la strada, ma aveva la testa piene di preoccupazioni ed ansie.

Sopratutto le lacrime che gli offuscavano la vista non aiutavano affatto.

Minho gli aveva riferito il nome dell' ospedale e per fortuna era quello vicino al Game Stop, perciò sarebbe bastato arrivare al suo negozio di videogames preferito e da lì in poi si sarebbe orientato.

Era così preoccupato. Minho non gli aveva specificato altro, che tipo di incidente fosse, se fosse grave oppure no, come fosse accaduto eccetera. Non sapeva minimamente cosa aspettarsi.

Lo sterno gli faceva male e la gola era completamente secca, ma non smise di correre, prima avrebbe raggiunto la destinazione, prima avrebbe potuto riabbracciare il suo coinquilino.

A dire il vero era anche ansioso per come se la stesse cavando Minho.

In autostrada di notte in moto e con la mente oscurata dall' angoscia e la paura per il suo parther.

Arrivò davanti all'ospedale, e spalancó la porta trasparante dell'ingresso, dirigendosi a passo svelto verso la reception.

《Dove si trova Han Jisung?》domandó a corto di fiato.

《È un suo parente?》gli chiese la donna dietro al tavolo.

Il rosso si affrettò a fare sù e giù con la testa.
《Mio fratello.》mentì.

《Stanza 99 nel corridoio quì a destra.》

Felix fece un rapido inchino e raggiunse il corridoio, cercando la stanza che gli era stata indicata, trovandoci davanti due medici.

《Posso vedere com-》provò a chiedere, ma venne subito bloccato dai due infermieri che lo allontanarono gentilmente dalla stanza.

《Deve ancora riprendersi dall' anestesia, l'osso dell' avambraccio è rotto e ha presentato altre fratture nel resto del corpo, ma sta bene, gli abbiamo già messo il gesto e il resto. Deve riposare, puó attendere sulle sedie dietro di lei, finchè non le sarà concesso vederlo.》

《Capisco...》abbassò la testa.

Almeno sta bene...

Dopodichè si guardò intorno: l'ospedale era buio e pressocchè vuoto, apparte per un ragazzo che sedeva sull' ultima delle sedie d'attesa.

L'australiano lo trovó familiare, ma il ragazzo aveva le mani in viso, percui non poteva vedere i suoi lineamenti chiaramente.

Piangeva silenziosamente, si poteva notare soltanto dal tremolio delle gambe e dai sussulti della schiena ricurva, ma dalle sue labbra non usciva nessun suono.

Era vestito di nero ed era leggermente illuminato dalla luna.

Quell'immagine gli ricordò il ladro che gli teneva spesso compagnia...e per cui provava degli assurdi sentimenti.

~𝑻𝒉𝒆 𝑺𝒕𝒆𝒂𝒍𝒆𝒓~𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora