Capitolo 3

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Uno dei signori del crimine è qui di fronte a me, i suoi scagnozzi sono dispersi, non avendo più una guida si sono dati alla macchia individualmente, alcuni si sono ammazzati a vicenda. Vorrei dire a Raiden di quanto il suo gruppo sia fallito, di come il suo impero sia crollato in uno schiocco di dita.

Ma non ci riesco.

Restiamo in silenzio a fissarci, due leoni consapevoli che il primo che abbassa gli occhi ha perso.

È lui a rompere il silenzio nell'ultimo minuto di visita, non abbassa lo sguardo. La battaglia è appena iniziata: «Come sta la tua amica?»

Lo fa per provocarmi e Dio solo sa quanto devo resistere per non ucciderlo.
Un secondo, ci metterei un secondo.
Uno scatto in avanti, le mie mani attorno al suo collo...

«Senti bello mi dispiace, ok? Una così sarebbe servita nel mio gruppo, una donna con più palle di tutti gli uomini che mi circondavano.»

Uno scatto in avanti, il suo viso attorno le mie mani e un movimento secco fino a sentire il collo spezzarsi con la stessa facilità con cui romperei una matita.

«Venire qui e fissarmi minaccioso non servirà a riportarla in vita, quel che è fatto è fatto.»

Uno scatto in avanti, il suo viso contro il muro una, due, tre, quattro, cinque...Tante volte fin quando il bianco candido delle pareti non diventa rosso sangue.

«E poi cosa speri di fare, intimidirmi? Hai fatto male a sbattermi in galera, fuori avresti potuto uccidermi e far sembrare tutto un incidente. Stai pianificando il mio omicidio anche ora, vero?»

Uno scatto in avanti, le catene strette ai polsi attorno al suo collo, la vita che si spegne in pochi secondi ma quei pochi secondi che bastano per farlo soffrire.

Come hai sofferto tu.

«La tua amica non mi avrebbe lasciato in vita, in questo era molto più brava di te.»

Mi alzo abbozzando un sorriso: «Tu non hai idea di cosa ti avrebbe fatto Valery. E di cosa ti farò io. Dormi con un occhio aperto, Raiden, non saranno quattro sbarre a proteggerti.»

Resistendo alla tentazione di ucciderlo e me ne vado, lasciandolo in mano alle guardie e non dandogli occasione di riabattere.
Solo una volta tornato in auto mi rendo conto di aver respirato a malapena per tutto l'interrogatorio.

The Unforgiven - The Umbrella Academy fanfiction [IN SCRITTURA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora