Capitolo 11

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Non appena Shadow esala l'ultimo respiro, accade qualcosa di strano. Tutte le ali dei demoni, insieme, perdono il loro colore scuro, e diventano bianche, bianchissime, così come i loro capelli. La loro espressione si addolcisce, persino la peluria dei cavalli diventa candida. Adesso capisco perché Shadow mi ha scambiata per uno spirito angelico, quando mi ha incontrata per la prima volta.

I miei singhiozzi riecheggiano nell'aria, ancora una volta, mentre stringo il corpo di Shadow. Tutti quelli che fino a poco fa erano demoni, si scambiano occhiate stupite, sussurrando frasi come:"Allora era vero! È vero quello che diceva il ragazzo!"

Con la mia mano che stringe la sua maglia, e le mie lacrime che la inzuppano, continuo a scuotere la testa, incredula:"Tu non me l'hai detto...Non me l'hai detto! Perché, perché?"

Tra gli spiriti angelici si apre un varco: noto con la coda dell'occhio una figura in tunica bianca che si avvicina verso di me. Cammina a testa alta, con un'andatura un po' sbilenca, e ha le spalle un po' incurvate, ma conserva ancora molta grazia. Soltanto quando pronuncia il mio nome, sollevo la testa per guardarla bene in faccia.

"Frost." Dice in tono secco, quasi come un rimprovero. Ma appena incrocio il suo sguardo, la sua espressione si addolcisce, come intenerita. Mi ci vuole un po' a riconoscerla, ma mi rendo conto di sapere chi è: è la madre di Shadow, o almeno, quella adottiva. Vedo che si è ripresa, al contrario di qualcun altro...

"Lui non me l'ha detto!" Continuo a ripetere a squarciagola, scuotendo la testa. "È tutta colpa mia!" Continuo, tra le lacrime che ormai scendono come fiumi.

La donna mi dà una leggera pacca sulla spalla e mi abbraccia, come per cullarmi da un brutto sogno. Solo che quella è la realtà.

"Questo significa...Significa che... tutto quello che ho sempre pensato di sapere, tutto quanto, era... una bugia!" Strillo. Poi, mi rivolgo di nuovo al corpo di Shadow.

"Shadow..." La mia voce è un mormorio spezzato:"Non puoi...lasciarmi..."

"Come ben avrai capito" Riprende la donna in tono severo "Una volta estinti tutti i mezzosangue, i demoni sarebbero tornati alla loro forma originaria, gli spiriti angelici..." Fa una breve pausa:"Gli spiriti angelici erano più unici che rari, davvero difficili da individuare, dato che la maggior parte di essi cade nella trappola del male e rende la sua anima demoniaca. Non erano questi i piani di Pitch. Sapeva che il figlio era un mezzosangue. A dire il vero, fu lui stesso a sceglierlo tra miliardi e miliardi di bambini umani, in una notte fredda e tempestosa, nessuno sa perché proprio lui. Egli vi iniettò il suo sangue, e trasportò nel suo corpo gran parte della propria anima malvagia. In un certo senso, ha sempre vissuto in lui..." Mentre racconta, carezza dolcemente le ciocche nere del figlio: "Poi, gli diede il nome che tutti sapete, e quando era ancora in fasce, lo abbandonò davanti la mia casa. Sapeva che avevo un'anima buona, seppur corrotta, e non avrei mai lasciato un bambino così piccolo da solo." Il silenzio piomba all'improvviso.

"Stai dicendo che Shadow non era tuo figlio?" Chiede qualcuno. La donna annuisce, ma stranamente, nessuno sembra arrabbiato. Chi potrebbe biasimarla?

"Ma come vi ho detto, non erano questi i piani di Pitch. Shadow non doveva morire. Seppur mezzosangue, come poteva Pitch pensare di ucciderlo? Ma il mio Shadow...Non poteva di certo soccombere senza ribellarsi. Non lui."

"Ma non è possibile! No, no, è uno scherzo! Mia madre è umana, io sono una mezzosangue!"

"Perché pensi che tua madre non invecchi, sciocca?" Sbotta lei:" Non te lo sei mai chiesto? Te lo hanno tenuto nascosto. Lo hanno tenuto nascosto a tutti! Nel momento esatto in cui tua madre si è unita a Jack Frost, è diventata uno spirito! L'uomo nella Luna l'ha scelta!"

"Che cosa...?" Non sono una mezzosangue. Sono un semispirito. Che cosa pensavo di fare, se non sapevo neanche chi sono? Non ho mai saputo niente. Solo bugie. Sono più potente di loro? Bugia. Ho un immenso potere e sono molto più pericolosa rispetto a loro? Bugia!

"E allora, come spieghi il fatto che posso essere vista dagli umani?" Chiedo.

"Niente che non si possa ottenere con la magia." Il mio sguardo diventa vacuo e vuoto, a quella frase. Allora sono stata davvero ingannata, per tutti questi anni?

"Pitch sapeva che, se volevamo tornare spiriti angelici, avremmo dovuto uccidere anche Shadow. Perciò, lo ha fatto crescere tra i demoni, in modo tale da non destare mai sospetti. Vi avrebbe fatto credere che l'ultima mezzosangue fossi tu, Luna, così ti avremmo uccisa, e la sua vendetta sarebbe stata compiuta, e poi, una volta risucchiate anche le tue energie, si sarebbe definitivamente stabilito nel corpo di Shadow, per l'eternità. Era questo, il suo piano."
Che stupida che sono stata, penso. Ma perché i miei genitori hanno tenuto nascosta la mia vera natura?

"Shadow, con quel gesto, oltre che a salvarti la vita, ha reso la libertà anche a tutti noi..." Dice con un sospiro.

"Io non voglio la libertà, se costa la vita di un amico!" Esclama qualcuno dal gruppo di spettatori. Quella frase fa scattare in me quella follia, quel qualcosa, generato dalla rabbia. Mi alzo in piedi di scatto, e sul mio viso si stampa un sorriso. Sorriso che però non suscita affatto felicità.

"Ah, no?" Dico avvicinandomi allo spirito che aveva pronunciato quella frase priva di coerenza: "Ma non mi dire. Credo proprio che avresti dovuto pensarci prima di uccidere migliaia di spiriti!" Esclamo a un centimetro dal suo naso, indicando con un dito tutti i cadaveri dei mezzosangue sparsi ancora lì. Lo spirito sembra abbastanza turbato, e indietreggia di qualche passo, cercando di difendersi. "Shadow era mio amico, era un demone, quelli erano esseri inferiori!"

Le mie braccia stringono forti le spalle dello spirito, e lo strattonano spingendolo all'indietro: "Shadow era un mezzosangue! Sei forse sordo?! Oppure sei solo stupido e ti ostini a non capirlo?! Anche il tuo "amico" era un essere inferiore, come lo chiami tu. Si tratta di coerenza. Perciò chiudi quella bocca e torna a cavalcare i tuoi unicorni!"

Con uno spintone, lo spirito perde l'equilibrio e ruzzola a terra, tra il terreno umido e la fanghiglia. Come se niente fosse accaduto, torno accanto al corpo di Shadow.

"Andatevene tutti via e lasciate in pace gli umani." Ordino secca, con un tono di voce limitato.

"Mi avete sentita? Andatevene via! Adesso!" Ruggisco. Gli spiriti si scambiano occhiate e scuotono la testa, rassegnati. Con passo lento, si allontanano verso mete sconosciute. Soltanto la madre adottiva di Shadow resta al mio fianco.

"Codardi..." Mormoro mordendomi un labbro, con le lacrime che ricominciano a scorrere.
Alle mie spalle, sento il rumore di una lama che si sfila dal fodero. Mi viene da pensare che la madre di Shadow voglia uccidermi, dato che adesso nutro un grande senso di odio e desiderio di vendetta verso i demoni. "Fallo." Penso dentro di me. Non ho nulla da perdere, infondo. Sono stata incapace di difendere le persone a cui tengo di più in questo mondo. Mio padre...Shadow...
"Non ci sto" Mormora la donna alle mie spalle. E con un rumore secco, il pugnale che aveva estratto poco prima, taglia le sue bianche ali da angelo.
I suoi lunghi capelli e gli occhi tornano neri, ma le ali bianche non vengono sostituite da quelle nere. Persino il suo viso sembra diverso. Più roseo, più fresco. Più umano.
"Vedi, mio piccolo fiocco di neve, uno spirito può cambiare il suo stato, continuamente." Dice la donna con voce mielosa. Non vi è traccia di canini appuntiti, nella sua bocca.
Uno spirito può cambiare il suo stato... questo significa che...
"Ti sei mai chiesta il significato dell'appellativo 'Spirito errante'?" Continua la donna.
"Credevo fosse un soprannome riservato solo ai mezzosangue." Dico con un filo di voce. Lei scuote la testa.
"Con il tempo questo nomignolo ha assunto un senso dispregiativo. Nessuno ha più il coraggio di diventare Spirito errante, ormai. Tutti restano legati alla propria fazione..."
"Che cosa vuoi dire?" Chiedo, impaziente.
"Vedi, sono cosiddetti Spiriti Erranti tutti coloro che hanno il coraggio di passare da spirito a essere umano... O da spirito a demone."
Da spirito a demone... Ma certo!
"Sei diventata umana?" Chiedo senza alcun segno di sorpresa nella voce. La donna annuisce. "Tagliando le ali a uno Spirito Angelico, egli diventa umano, o un cosiddetto angelo caduto. Ma chi lo fa volutamente e di propria mano, può essere considerato uno Spirito Errante." Afferma.
Lanciando un ultimo, triste sguardo al corpo di Shadow, mi rivolgo di nuovo alla donna.
"E dimmi un po'..." I miei occhi sono fissi nei suoi, fermi e decisi. Sono gli occhi di una persona determinata: "Qual è il modo per trasformare uno spirito... in un demone?"

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