"Devo ammettere, che è stato più facile di quanto pensassi..." Dice l'uomo stiracchiandosi: "Perdonatemi se non sono troppo in forma, tutti questi anni nell'Oltretomba mi hanno reso un tantino arrugginito."
"Chi diavolo sei tu?" Chiede Shadow, ancora spaesato.
L'uomo afferra il volto di Shadow tra le estremità del pollice con le altre dita, premendogli le guance e trascinandolo un po' più vicino a sé.
"È questo il modo di rivolgerti a tuo padre?" Dice in tono di rimprovero. Shadow si libera dalla sua stretta, e fa tre passi indietro di corsa. Lo fissa con aria sbalordita:"Non è possibile...T-tu eri..."
"Morto, sì è vero. Ucciso dal paparino della cara pollastrella che fino a un secondo fa sbaciucchiavi tanto amorosamente." Dice, riferendosi a me. "Per tutti questi anni, Shadow, il mio potere è cresciuto con te. Ho riposto in te il mio maleficio, e in quella disgustosa mezzosangue che fatico persino a guardare, e davvero, mi spiace non aver avuto altra alternativa. Mi ripugnava il pensiero che mio figlio potesse baciare una di quei luridi, ma era il prezzo da pagare se volevo ritornare in vita. Ed eccomi qua, vivo e vegeto, più forte di prima!"
Shadow ha la mandibola serrata, lo sguardo duro, fissa il pavimento. Forse vorrebbe difendermi, forse vorrebbe attaccarlo, ma non osa farlo. Noto soggezione nei suoi occhi, e forse anche paura. Non osa nemmeno proferir parola. Anche su di me, quell'uomo ha lo stesso effetto. Pur avendomi insultata, e avendo deriso i miei simili, sono immobilizzata. Non per mancanza di coraggio, ma forse solo per razionalità. Il mio pensiero và subito alla freccia dorata che ho nascosto sotto la felpa, ma non è il caso di usarla adesso. Attaccare quell'uomo non sarebbe una mossa intelligente, per il momento.
"Quanto a te, sciocca cosina..." Prosegue strisciando verso di me: "Grazie. Non vedo l'ora di vedere la faccia del tuo papà quando scoprirà che la sua amata figlioletta sanguesudicio è servita a riportare in vita il suo più acerrimo nemico. È bastato solo farti pronunciare il mio nome!"
Lo fulmino con lo sguardo, e arriccio il naso, infastidita.
"Lasciala stare." Ordina secco Shadow, alle sue spalle.
"Come, scusa?"
"Lasciala stare." Ripete a voce più alta: "Ricorda che la tua esistenza è legata a me." E detto ciò, si punta la freccia dorata di poco fa sul petto. Non capisco, un minuto fa l'avevo in tasca! Tasto con le mani la superficie della mia felpa, ma mi rendo conto che non c'è più. Shadow deve averla presa senza che me ne accorgessi. Forse durante il bacio.
"Shadow, sii ragionevole, sù!" Dice l'uomo in tono leggermente preoccupato. A quanto pare, se muore Shadow muore anche il padre. Spero che non sia la stessa cosa viceversa. L'uomo gli strappa via di mano la freccia, poi la getta per terra e lo fulmina con lo sguardo:"Che cosa avevi intenzione di fare? Eh? Lo sai quali grandi progetti ho per te?" Ma Shadow lo ignora. "Ho molti altri modi per uccidermi. E sappi che non esiterò a farlo, se mi porterai a tal punto."
"Ma guarda un po', adesso mi minacci pure, a cosa mi sono ridotto... E va bene, siamo soci. Non infastidirò la ragazzina, d'accordo. Lasciami solo libero di compiere il mio piano. Mi bastano quarantotto ore. Poi puoi ucciderti quando ti pare."
"No." Dice secco lui "Non ti lascerò distruggere i mezzosangue, e la famiglia di Luna."
L'uomo ride fragorosamente. "Davvero pensi che sia questo il mio obiettivo? No, ti sbagli di grosso. Ho in mente qualcosa di molto più semplice, e davvero, non riguarda affatto quei sudici o i loro simili. Un vecchio rancore da sistemare, una cosetta da niente." Afferma.
"Giura, davanti a me, che né Luna, né i suoi genitori avranno a che fare con la tua faccenda personale."
"Ma è ovvio." Risponde "Lo giuro." Dice, mostrando nuovamente quel sorriso inquietante.

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Spirito Errante
FantasySequel della storia "Cuori di Ghiaccio". Luna è una mezzosangue. Essendo nata da un amore proibito, quello di Jack Frost verso un'umana, Elsa, per lei non è facile farsi accettare nel mondo degli spiriti e dei Guardiani. Ed essendo visibile solo la...