Ora di Assaltare la Morte Nera (parte 1)

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Grimmauld Place

Era il due settembre, i loro amici dovevano essere già a Hogwarts e Percy, Annabeth Harry, Hermione e Ron stavano per irrompere nel ministero. Tutto era pronto, tutto era in posizione, tutto ciò che mancava da fare era materializzarsi.

"No."

"Percy-"

"No."

"Non vi spaccherete," insistette Hermione.

"Materializzare una persona è più sicuro che materializzarne quattro. Starete bene." Harry offrì il braccio e Percy lo prese.

"Preferirei di gran lunga viaggiare nell'ombra," mormorò e partirono.

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Ripostiglio delle scope, fuori dal Ministero della Magia, entrata principale, Great Scotland Yard

Percy e Annabeth erano in piedi davanti a sei adulti, tre di cui erano legati e svenuti sul pavimento di un piccolo ripostiglio delle scope. Gli altri tre, cloni esatti di quelli a terra, si stavano sistemando i vestiti.

"Dobbiamo legarli?" Chiese Percy, grattandosi la finta barba magica. "Mi sento quasi in colpa per loro."

"Non vogliamo che si sveglino e facciano caos," disse Annabeth, raccogliendo i suoi capelli biondi in uno chignon e fissandolo con una molletta che apparteneva alla donna a terra. Aveva anche rubato dei tacchi per sembrare più alta e un tailleur dalla casa vicino a Grimmauld Place. A Percy sembrava una modella. Hermione - che ora sembrava la donna davanti a loro, con una viso affilato, angolare - controllò l'orologio che si era messa al polso.

"Otto e mezza," lesse. "Perfettamente in orario."

Ron - che sembrava una versione più vecchia, più rotonda del signor Weasley - roteò le spalle. "Andiamo."

Seguirono Hermione fuori dal museo all'angolo di Great Scotland Yard. Delle persone con dei completi - probabilmente lavoratori del Ministero - li superavano ed entravano nei bagni pubblici. Ora tutto dipendeva dalla loro capacità di recitare la parte degli adulti scontrosi e stanchi che vanno al lavoro. I cappelli di Percy e Annabeth, al momento camuffati da valigette grazie all'incantesimo di Hermione, sarebbero stati il loro travestimento dentro al ministero. Senza alcun dubbio ci sarebbe stato un posto per registrare l'entrata e l'uscita all'ingresso, quindi la finta barba e il completo li avrebbero solo portati alla porta. Speravano solo che avrebbe funzionato; tecnicamente avevano ancora l'aspetto di diciannovenni (l'incantesimo dell'età di Ecate era sbiadito durante le vacanze).

Hermione e Annabeth si separarono dal gruppo, dirigendosi verso il bagno delle donne. Percy, Ron ed Harry continuarono verso quello maschile, dove c'erano file di uomini in piedi davanti ai cubicoli. Ci fu un suono sincronizzato di gabinetti che scaricavano e un paio di secondi dopo, la porta si aprì e la persona dopo entrò. Percy si mise in fila dietro a un uomo basso e robusto. Nessuno gli prestò attenzione. Ci fu il suono dello scarico e un momento dopo, l'uomo basso entrò in un bagno vuoto.

I gabinetti scaricarono di nuovo e la porta davanti a lui si aprì. Mandò giù il suo orgoglio ed entrò, chiudendosi la porta alle spalle. Toccando la valigetta con la sua bacchetta, per ritrasformarla in un cappello dell'invisibilità, e tappandosi il naso, entrò nella tazza del gabinetto. Ringraziò gli dèi, o meglio suo padre, perché i suoi calzini non si stavano bagnando, ma fece una smorfia per la sensazione sudicia. Strinse forte la bocca - non aveva intenzione di abbassarsi al livello di Clarisse e deglutire l'acqua del gabinetto - e tirò la catena.

──

Appena Annabeth cadde fuori dal camino, si mise il cappello in testa e si mise di lato, lasciando che la folla di lavoratori la superasse. Aspettò, assicurandosi che nessuno l'avesse vista. Quando fu sicura che nessuno l'avrebbe chiamata, scivolò nella folla e si assicurò di non toccare nessuno. La folla, dopo essere stata controllata da una fila di lavoratori del ministero che lei superò, si disperdeva in mezzo alla grande sala con la fontana per dirigersi verso gli ascensori - o le macchine che sembravano ascensori. L'architettura del ministero era cambiata molto dall'ultima volta che Annabeth era stata lì, due anni prima. Fece una smorfia di disgusto alla nuova fontana.

Sconfiggere l'Oscurità {Libro 3} [Traduzione Di To Thwart The Darkness]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora