Sconfiggere l'Oscurità {Libro 3} [Traduzione Di To Thwart The Darkness]

Epilogo #1

Diciannove anni dopo

Casa Potter era piena di persone. Ovunque si guardasse, c'era il caos. Ginny stava faticando a calmare i bambini fino a che Harry disse la parola che portò tutti i sette adolescenti al tavolo da pranzo.

"Cena!"

Come era diventato tradizione negli ultimi anni - da quando Harry e Ron avevano iniziato a lavorare al ministero insieme - la nuova generazione di Weasley e Potter si ritrovava per cena. Non c'era una data precisa per l'evento, ma di solito si trovava alla fine dell'anno scolastico di Hogwarts. Quest'anno era diverso, però, perché includeva una terza famiglia.

"Scorpius! Smettila di tenere per te la salsa!" sgridò Albus. Il suo migliore amico arrossì e smise di versare la salsa sulle patate.

C'era un po' di tensione imbarazzante intorno al grande tavolo da pranzo. Harry, Ron ed Hermione non erano mai stati fan di Draco Malfoy, nonostante avesse scelto il loro lato durante la Battaglia di Hogwarts. Ma ora che Scorpius e Albus erano amici, gli ex-nemici dovevano sopportarsi. Draco, comunque, non si sentiva benvenuto dal suo lato del tavolo, perciò rimase seduto in silenzio, godendosi in silenzio il pasticcio di Ginny.

"Allora, Albus, come è andato il tuo primo anno?" Chiese Hermione.

"Bene," rispose Albus.

"Ho sentito che sei un Serpeverde," Ron si riempì la bocca. "Come è?"

"Non è così male," Albus alzò le spalle.

"La sala comune è ancora buia e polverosa come prima," disse Luke vicino a Draco. Da quando era rimasto con lui, Luke lo aveva visto fare ogni tipo di scelta che lo avevano portato in molte direzioni. La scelta migliore che Draco aveva mai fatto, però, era stato sposare Astoria Greengrass. Perché gli aveva dato Scorpius. E lui era la cosa migliore che fosse mai entrata nella vita di Luke (dopo Thalia e Annabeth, ovviamente).

"A noi non dispiace," disse Albus, lanciando delle occhiate a Scorpius prima di tornare al suo piatto.

"Papà!" Disse improvvisamente James. "Dove è Teddy?" Tutti cercarono nella stanza e scoprirono che il ragazzo dai capelli rosa era scomparso.

"Probabilmente è al telefono con Victoire," rise Rose. "Non riescono a stare lontani qui due."

"A proposito di telefoni," interruppe Ginny, "Dudley ha chiamato l'altro giorno per chiedere come funzionano i gufi."

"Teddy non è al telefono," disse Draco per la prima volta, "È fuori a parlare con una capra." Indicò la finestra. Effettivamente, Teddy stava parlando con una capra. O mezza.

"Quello è..." Harry strinse gli occhi.

"Grover!" Esclamò Hermione, saltando fuori dalla sedia.

"Il satiro di cui parlate sempre?" Chiese Rose, alzandosi anche lei. Tutti uscirono di corsa dalla sala da pranzo verso la porta d'ingresso per vedere meglio. Era davvero Grover, con lo stesso aspetto di diciannove anni prima.

"Cosa ti porta da questa parte del mondo?" Chiese Teddy con leggerezza mentre mordicchiava un pezzo di pane.

"Devo dare questi a una persona," disse Grover con il suo accento americano, facendo vedere quattro fogli di carta. "Sto cercando Harry Potter."

"Lo conosco," annuì Teddy. "Si dà il caso che sia il mio padrino. Vuoi che lo chiami?"

"Sì, per favore-"

"Sono qui," disse Harry, uscendo e avvicinandosi, tutti uscirono lentamente dietro di lui.

"Harry!" Grover sorrise e belò leggermente. "Non ci vediamo da molto. In quanto testimone di Percy Jackson ho l'onore di invitare te, Hermione, Ron e Luke, e tutta la famiglia che vi siete fatti negli anni, al matrimonio di Percy e Annabeth."