CAPITOLO 14

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Diagon alley

"vi siete cacciati in un bel guaio" disse la donna paffuta e dai capelli rossi che aveva raggiunto i due fratelli e li aveva presi entrambi per le orecchie.

"fanno sempre casino, è incredibile"
Pansy scosse la testa e guardò la scena dinanzi a noi.
-"sono del 5 anno, dovresti vederli a scuola, combinano sempre guai. Io vorrei odiarli ma riescono a rendere le lezioni di pozioni divertenti e poi coi loro scherzi fanno perdere punti alla loro casa"- si avvicinò e parlò con tono fiero - "detto tra noi, i serpeverde siamo i migliori ma loro ci danno quell'aiuto in più a vincere"- e fece l'occhiolino.

Serpeverde? Case? Ma di cosa sta parlando...

Serpeverde......
......
.....
.....
Sa-salazar?
....
Nono, non può essere

"Che succede?" disse guardandomi in faccia. "tutto un tratto sei sbiancata"

"hai detto Serpeverde"

"si, la casa a cui appartengo." rimasi bianca in viso e spalancai gli occhi
"Ma sei sicura di sentirti bene?oi?" scuotendo una mano davanti la mia faccia cercava di attirare nuovamente la mia attenzione.

Scossi la testa e la guardai.
"serpeverde è il padre di Tom"

"cosa?"

"salazar serpev-" mise una mano nella mia bocca per zittirmi.

"ma sei pazza? Non puoi nominare così il nome del vecchio erede. Vuoi per caso morire?"

Ah già, dimenticavo... Pansy non sapeva del mio passato, né era a conoscenza di quello di Tom.

Era un nostro indelebile segreto

"giusto, solo che non capisco queste cose, è come se fosse tutto nuovo per me" dissi

"ti spiegherò tutto dopo, adesso andiamo che la fila è diminuita"

Pansy mi prese per mano e mi aiutó ad uscire dal negozio.

Fuori si era fatto buio e a me mancavano ancora un sacco di cose.

"Allora,ti porto con me. Bisogna andare a Diagon Alley. Non lasciare la mia mano ok?"
Mi guardò in viso ed io annuì.

"bene, materializziamoci"

"cos? EI EI FERMA FER-"
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Neanche il tempo di finire la frase che eccoci qua, a Diagon Alley.

"wow" dissi.

Un posto bellissimo, pieno di negozi e c'era un sole fantastico.
Com'è possibile?

Un ragazzo di corsa colpì la mia spalla destra.

"Corri, ho bisogno di quella bacchetta adesso" disse continuando a correre.
Una ragazza di medio altezza e coi capelli biondi mi passò affianco.

"perdonatelo, lui è sempre così" disse col tono piuttosto calmo e andando verso l amico a passo lento.

"certo che i maghi siete strambi" pronunciai

"lo sei anche tu Rose"

"si ma io non sono... Così" dissi facendo un segno indicatorio.

"ah vabbe loro sono un pó particolari. Saprai riconoscere bene le famiglie.
Anche se a volte è come che tu non abbia visto mai altri esseri umani.."

"beh..."

"non mi dire che conoscevi solo tom"

"cos? Nono, conosco anche mio padre.. Più o meno.. Narcis-"

"Narcissa malfoy? Intendi QUELLA Narcissa malfoy?"

"si, tu quante ne conosci?"

"oh... Conosco suo figlio... Un maleducato allucinante. Lo scorso anno è nato qualcosa tra di noi, inutile dire che dopo il primo bacio è nata una scopamicizia.
Non so nemmeno perché io te lo stia raccontando ahah, sai, lui è particolare, è molto carino si. " disse imbarazzata
"appena arriveremo te lo farò conoscere, sai, spero nasca qualcosa di serio tra me e lui." disse con gli occhi lucidi

"quindi ti piace?" sputai

"beh.. Non lo so per certo ma.. Credo di si" disse sorridendo

Cambiamo argomento ti prego.. Pensai tra me e me.

Ricambiai il sorriso e guardai la strada davanti a noi. Un negozio attirò la mia attenzione in modo particolare.
"Olivander" lessi a voce alta. Era un negozio pieno di piccole scatole poste in ripiani molto alti e c'erano piccole bacchette esposte in vetrina.

"Negozio di bacchette." disse Pansy "entriamo se vuoi, credo te ne occorra una nuova".

Non ho mai avuto una bacchetta vera e propria, le uniche che usavo erano già state usate di conseguenza e quindi era come fossero obsolete per me. Tom riusciva sempre a trovarmene di nuove ma ci vollero 30 bacchette diverse per trovare quella giusta per me.
 
"è la bacchetta a scegliere il mago, e credo che abbia fatto già la sua scelta"

Era una bacchetta in legno di alloro e piume di fenice dallo spessore del 11%
Aveva degli intagli alla base e la parte del manico era piena di simboli.

"apparteneva a tuo padre" disse l'uomo

"come hai... Come sai chi è mio padre?"

"è l'uomo più famoso di hogwarts dopo Harry Potter, dovresti andarne fiera"
Olivander fece l'occhiolino e si zittii

Pansy mi guardava stranita e quasi dubbiosa ma non volevo parlarle di mio padre, non volevo sentire il nome di quell'uomo.

"va bene la prendo" dissi agitata "ma non una parola su mio padre" cercai dei soldi all interno dello zaino e paghai la bacchetta uscendo dal negozio.

"ora mancano divisa, scarpe e... oh, dimenticavo.. I libri del 4 anno, perché sei al 4 giusto?"

"credo di si, fammi controllare"

"oh non occorre, se Tom è al 6 tu sei al 4,bene"

6?ma quanti anni sono? Credo abbia visto la mia faccia un pó perplessa perché cominciò a parlarmi.

"non preoccuparti, passano in fretta, almeno per me. Draco si lamenta sempre della lentezza degli anni, odia andarci, secondo me andreste molto d'accordo voi due, devo fartelo conoscere, d'altronde è grazie a lui che l'anno vola" sorrise nuovamente

"d'accordo me lo farai conoscere ma aiutami a comprare queste cose, devo tornare a casa il 1 possibile, devo tingermi, lavarmi, sistemare la valigia...."

"si, hai ragione, sbrighiamoci"
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"bene, ho tutto" sorrisi alla mia migliore amica che ora era giù di morale

"non preoccuparti, ci vediamo a scuola"

Mi strinse a se e dopo pochi secondi andò via.

Bene, ora devo tornare a casa a tingermi. Chissà cosa dirà Narcissa...

Slytherinscript||RIDDLE & BLACK Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora