Capitolo 9: Risposta Sbagliata

92 7 0
                                    

*anche in questo capitolo ci sono scene esplicite, se vi fanno fastidio non leggete le parti in corsivo. ;)"

Mi svegliai improvvisamente, sentivo il suo sguardo addosso. Due occhioni verdi mi stavano fissando, sorrideva guardandomi, era così carino. Non si era accorto che mi fossi svegliata, così feci io il primo passo, lo tirai a me e gli diedi un bacio. "buongiorno piccola, alla buon'ora direi" disse, felice del fatto che ero sveglia. Perché alla buon'ora? Che ore erano? Da quanto tempo cri era a casa mia? "mhh che ore sono?" dissi sbadigliando "le 21" cazzo avevo dormito quasi 7 ore, di solito dormivo tanto si, ma non fino a questo punto. "cazzo cri potevi svegliarmi" "e perché avrei dovuto? Sei così carina quando dormi. Però magari la prossima volta russa meno" disse ridendo, lo zittì bittandogli un cuscino sulla bocca. "dai andiamo a mangiare" continuò lui "e cosa ti fa pensare che io voglia cenare con te?" dissi scherzando "forse questo" rispose indicandomi il tavolo pieno di sushi, il mio punto debole mannaccia. "potrai averlo ad una condizione, devo esserci anch'io. D'altronde l'ho ordinato io, ma se preferisci posso anche andarmene.. Ma il sushi verrà con me, ti conviene?" disse soddisfatto, sapeva che l'avrei fatto restare e così feci "non vale così" "si invece" disse rubandomi poi un altro bacio. Andammo a tavola e passammo veramente una bella serata, la cena fu piacevole ma mi accorsi che si era fatta una certa ora. Se ne accorse anche cri "forse è meglio che ora vada" mh non me l'aspettavo e a dirla tutta non volevo "beh magari..magari potresti rimanere" nei suoi occhi apparve una vera e propria scintilla. "non aspettavo altro" disse lui "uo con calma, ho detto che puoi rimanere a dormire non a fare altro" "non ho detto di voler fare altro, cos'è ne hai voglia?" disse con un sorrisetto pervertito. Mi avvicinai a lui, volevo stuzzicarlo, mi misi sulle punte e gli accarezzai il collo con la mano per poi avvicinarmi al suo orecchio e sussurrargli "no mio caro" con voce un pò sensuale, per poi andarmene leggermente sculettando (si ammetto volevo farlo eccitare un pò senza però concedergli nulla) e mi diressi in bagno per mettere il pigiama. Ma prima di entrare lo sentì dire "questa ragazza mi farà impazzire" si, stavo raggiungendo il mio obiettivo. Misi dei pantaloncini molto corti e aderenti e un top, era il mio pigiama di quel periodo, faceva veramente caldo. Mi diressi nella stanza di mio fratello (che stava con i miei) e presi un pigiama. Chiaramente ero sulla strada sbagliata, mi diressi verso il salotto e cristian era lì in mutande. "tieni ti ho preso un pigiama" dissi passandoglielo "ahahahah speraci piccola, io dormo così" non mi interessava come dormiva "come vuoi" dissi per poi dirigermi nella mia stanza, lo sentì seguirmi ma lo fermai subito "dove pensi di andare?" "come prego? Non avrai intenzione di lasciarmi qui voglio sperare" "no, ti concedo il divano sciocchino" dissi divertendomi. "suddai piccola, non puoi fare così" "si che posso" "no piccola, risposta sbagliata" disse per poi prendermi in braccio e sbattermi sul letto. Si era già posizionato sopra di me "lo sai, prima non avresti dovuto fare così, no, non avresti dovuto proprio" mi sussurrò all'orecchio per poi leccarmelo. "ah.. Non avrei dovuto, dici?" "no. Non avresti dovuto per niente" continuò lui, mentre delicatamente mi baciava il collo. "eh se invece adesso facessi questo?" dissi per poi togliermi la maglietta "mhh direi che questo si può fare, ma magari potresti fare di meglio sai" e mi slacciò il reggiseno. Si fiondò con la testa sul mio seno, era eccitato e si vedeva bene che stavolta non aveva voglia di preliminari voleva passare subito al pezzo forte. "sai..prima ti sei comportata proprio da bambina cattiva. È arrivato il momento di una piccola punizione" in un lampo i miei pantaloncini finirono sul pavimento, insieme alle mutandine. "preparati" mi sussurrò per poi dirigersi con la testa in mezzo alle mie gambe. Capì immediatamente quello che stava succedendo, affondai le dita nelle lenzuola preparandomi all'imminente tortura. Ed ecco che iniziò, sentì la sua lingua muoversi in modo spettacolare, una sensazione impossibile da descrivere a parole. "mhhh sei tutta bagnata qui" la cosa gli faceva piacere. Continuava a muovere la lingua ma ad un certo punto inserì le dita. La stanza si riempì di gemiti, i miei. Una tortura sarebbe stato a dir poco meglio, sentivo l'aria che iniziava a mancare, sapeva bene qual'era il punto che mi dava più piacere e lo stava stuzzicando un pò troppo. Godeva nel vedermi in quelle condizioni per "merito" suo. Aveva una faccia compiaciuta mentre continuava il suo capolavoro, stavo per arrivare al culmine. Ma ecco che lui si fermò, brutto bastardo come osi. Lo guardai non incazzata, di più. "scordatelo bello mio" presi immediatamente un preservativo dal comodino e glielo passai "muoviti mettilo" "ohoh qualcuno qui è affamato" disse per poi metterselo. "anzi sai cosa? Mi è passata la voglia" dissi facendo una lieve smorfia. Ovviamente stavo scherzando ma volevo fosse lui a soffrire un pò "ne sei sicura, piccola?" disse rimettendomi sotto di lui ma stavolta iniziando a spingere lentamente "mmhhh maga-magari n-no" "adesso va meglio" rispose lui per poi aumentare la velocità e l'intensità delle spinte. Aveva preso completamente possesso del mio corpo, i nostri gemiti stavano diventando sempre più forti e difficili da contenere, cercavamo di soffocarli con dei baci, ma era tutto inutile. "andiamo baby, vieni per me" mi sussurra per poi darmi una botta decisiva. Quella fu il culmine per entrambi. Lui si stese ormai sfinito di fianco a me per poi guardarmi negli occhi e finire in un ultimo e passionale bacio. La stanchezza si fece sentire per entrarambi e poco dopo crollammo abbracciati l'un l'altro.

Vi è piaciuta questa seconda lemon? Più questa o la prima? Fatemelo sapere nei commenti e lasciate una stellina :)

orgoglio e ossessione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora