Capitolo 17: Soddisfatti Adesso?

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Il parco fortunatamente non era molto distante da casa mia, per cui andammo senza problemi a piedi. Erano anni ormai che almeno una volta a settimana andavo in quel parco, fu un'abitudine che mi fece prendere mia mamma dall'età di 7 anni. Si può dire che quel posto era per me come una seconda casa e per di più era veramente bello. La sua grande estensione permetteva alle persone di godere del proprio spazio e di essere indisturbati, il prato era ben curato e ricco di fiori colorati, ma la cosa che più amavo era il laghetto. La sua acqua cristallina era stupenda, invitava le persone al suo interno. Durante l'estate infatti molti non si lasciavano sfuggire l'occasione di fare un bel bagno fresco, dopotutto era veramente spazioso oltre che curato. Avrei voluto tanto fare anch'io il bagno quel giorno, ma qualche bel signorino aveva deciso di giocare a "colorarmi" il corpo di viola, e correvo il rischio di incontrare molta gente che conoscevo per cui era meglio evitare e cercare di passare inosservati. Nel ricordare come fosse il parco non mi resi conto del fatto che eravamo arrivati. Appena entrati andammo alla ricerca di un bel posticino vicino al laghetto, non avevo intenzione di fare il bagno ma almeno di stendermi al sole per prendere un pò di calore e magari abbronzarmi leggermente, si. Cristian stese una coperta sul prato e posizionò al centro di essa il cestino da pranzo, dentro c'erano 2 piatti di pasta al forno, preparati qualche giorno fa ma sempre buoni se riscaldati, una bottiglia di Coca-Cola e dei profitterol al cioccolato.
Entrambi ci buttammo subito sui piatti di pasta e in poco tempo li finimmo.
Cri: "ah però, brava la nostra chef, devo ammettere che erano proprio buoni"
Io: "eheh, guardare masterchef tutti i giorni dà i suoi risultati" dissi soddisfatta della mia ottima pasta. "e non hai ancora assaggiato il dolce"
Cri: "rimediamo subito" prese il piattino col dolce dal cestino e in meno di 5 minuti il suo piatto era come nuovo, completamente splendente e vuoto.
Io: "beh direi che hai gradito, spero almeno che ne hai lasciato un pò per me"
Cri: "un pochino forse" stava scherzando, mi aveva rimasto metà porzione e me la passò insieme ad una forchetta pulita.
Cri: "stavo pensando una cosa"
Oh no non dinuovo, dai sei così carino quando stai zitto e non metti in moto quel cervellino.
Io: "ah si? Che cosa?"
Cri: "come hai detto che si chiamano questi dolci?"
Io: "profitterol, perché?"
Cri: "mhhh, profitterol, profitteroli, profittelattici, profilattici.." disse con un faccino pervertito. Solo lui avrebbe potuto pensare ad una cosa del genere guardando un innocente dolcetto.
Cri: "è un pò che non lo facciamo, mi manca tanto vedere quel bellissimo balconcino da un'altra angolazione" ed ecco che il suo sguardo si abbassò verso il mio seno.
Io: "dai ma ti sembra il momento?"
Cri: "che posso dire, sono un gattino goloso"
Io: "ah ma guarda adesso ti va bene che ti chiamo gattino"
Cri: "tutto pur di far uscire un pò di latte e soddisfare una piccola necessità"
Io: "no mi dispiace, stavolta il gattino dovrà aspettare per il suo latte, non ne ho proprio voglia"
Cri: "ma, ma come no? Sicura di voler resistere a questo?" disse per poi sbottonarsi leggermente la camicia. Mi avvicinai leggermente al suo orecchio e gli sussurrai "pensavo di essere stata chiara a casa riguardo alla questione bottoni"
Cri: "forse non abbastanza, d'altronde se tu non vuoi godere della vista..qualcun'altra sarà sicuramente compiaciuta nel farlo"
Io: "oh povero e stupido gattino, non mi sfidare" lo fulminai con lo sguardo.
Cri: "altrimenti?"
Io: "beh altrimenti questo" mi alzai di scatto e mi diressi verso due ragazzi che stavano giocando a pallone, salì in braccio ad uno dei due e gli diedi un bacio sulla guancia, rimanendo ancora in braccio a lui guardai Cristian e gli feci l'occhiolino. La sua espressione era indescrivibile, probabilmente avevo istigato un pò troppo la sua gelosia.. Già forse avrei dovuto dirgli che quel ragazzo era Alessio e che lui l'aveva già pure conosciuto a scuola, d'altronde da lontano non l'avrebbe di certo riconosciuto. Nel frattempo mi misi a parlare con Ale, sotto lo sguardo omicida di cri.
Ale: "che ci fai qui da sola? Di solito non ci vieni con Anna?"
Io: "si ma lo sai ultimamente sta sempre con Luca, oggi sono venuta con un'altra persona"
Ale: "ah si? E chi sarebbe? Qualcuno che conosco? Qualche bella ragazza single pronta ad incontrare un bel ragazzo come me?"
Io: "non esattamente. Vedi quel ragazzo laggiù? Ecco sono venuta con lui"
Ale: "peccato speravo in qualche bella donzella. E dunque dunque, chi sarebbe questo ragazzo eh, Leonaedo vero? Ti sei data da fare con lui eheheh"
Un flashback annebbiò la mia mente, quel momento buio e tremendo vissuto pochi giorni prima tornava a farsi vedere. La tristezza stava per prendere nuovamente il sopravvento.
Ale: "oi rebby, sto parlando con te te, ci sei??? Terra chiama rebecca" disse schioccando le dita avanti ai miei occhi, per fortuna i miei ricordi si fermarono.
Io: "no. Leonardo è un capitolo chiuso e per favore non fare più il suo nome" dissi parecchio fredda.
Ale: "vabbene.. Tutto bene?"
Io: "si.. Ce no, con lui no, ma per ora non mi va di parlarne, ti spiegherò tutto in un altro momento, scusami"
Ale: "tranquilla nessun problema, ma allora se quel ragazzo non è lui...chi è?"
Chiamalo tempismo, ecco Cristian che appare dinanzi a me, pronto a sferrare un cazzotto ad ale. Prima che entrambi si riconoscessero.
"oh no dinuovo tu" dissero in coro.
Cri: "ma porca puttana pensavo che ti fossi subito buttata su un altro ragazzo, dio Rebecca tu mi farai prendere un colpo un giorno di questi. Stavo già per mandarlo in ospedale"
Ale: "ma dai sei seria? Lui? Proprio lui? Ma non potevi sceglierne uno migliore?"
Cri: "che c'è hai qualcosa da dire su di me microbo?"
Ale: "qualcosa è dire poco, potrei farti una lista infinita"
Bene, secondo incontro, perfetto come il primo.
Io: "state zitti voi due, mi rendo conto che forse non è stato il modo migliore di farvi conoscere.. "
Cri: "ah tu dici? Gli sei solo saltata addosso davanti ai miei occhi"
Io: "non mi interrompere. Stavo dicendo, non è il modo migliore ma pazienza prima o poi avrei dovuto farvi incontrare e rimediare a quel primo incontro fuori scuola"
Ale: "direi che questo è stato anche peggio"
Io: "ho detto che non mi dovete interrompere! Comunque basta ormai stiamo qua, Cristian questo è Ale, il mio migliore amico da ormai anni. Non hai motivo di essere geloso di lui. Ale, lui invece è Cristian beh lui è.. Lui è.."
cos'era lui? Non avevamo chiarito niente sulla nostra situazione sentimentale.. Inizialmente eravamo andati a letto vero, ma direi che ora avevamo raggiunto un altro tipo di intimità.. Per cui, cosa eravamo? Ero nel pallone, non sapevo che dire ad Alessio e avevo lo sguardo di Cristian addosso
"pallaa!" fiuuu, fu proprio un pallone a salvarmi la pelle. Certo mi finì dritto in faccia, ma perlomeno mi salvò da quella situazione di puro disagio. Sentì Cristian bisbigliare qualche brutta parola al ragazzo che mi aveva colpita, ma fortunatamente si trattenne.
Io: "ok non mi interessa se vi state sul cazzo a vincenda. Dovrete imparare ad andare d'accordo perché siete entrambi molto importanti per me. Quindi o diventate amici o diventate amici, a voi la scelta." così dicendo me ne andai, lasciandoli lì nella speranza che non si prendessero a mazzate e che magari iniziassero a conoscersi, almeno un pochino. Io nel frattempo mi stesi al sole e infilai le cuffiette, volevo prendere un pò di colore. Ero veramente pallida e l'estate era sempre più vicina, dovevo rimediare. Rimasi lì al sole per tutto il tempo senza rendermi conto del fatto che mi fossi addormentata. Si stava così bene che il prato eguagliava il mio letto. Ma poi ecco che mi arriva un litro d'acqua in faccia e sul top, svegliandomi bruscamente. Quel bellissimo gesto fu accompagnato da due risate che conoscevo bene, quei due coglioni.
Io: "non era questo che intendevo quando vi ho chiesto di diventare amici porca troia"
Cri: "che ci vuoi fare, ho scoperto che dopotutto non è così sfigato come pensavo" buono a sapersi.
Ale: "già e lui non è così coglione come immaginavo" buono a sapersi parte 2.
Io: "bene, soddisfatti adesso?"
In coro ale e cri: "molto!"
Ale: "emhh rebb, credo che ora sia meglio che tu vada a casa a cambiarti.."
Io: "eh? Che intendi?"
Oh cazzo aveva ragione, il mio top era fradicio e per via dell'acqua risultava quasi trasparente. Lasciando in bella vista il reggiseno.
Cri: "cazzo si immediatamente, suu andiamo a casa tua prima che qualche ragazzo inizi a sbavare"
Io: "non esagerare dai"
Cri: "chi esagera" si fiondò addosso a me comprendomi il busto, e portandomi così fino a casa dove corse a prendermi un'asciugamano.
Cri: "fiuuu pericolo scampato"
Quanto era esagerato quel ragazzo e soprattutto quanto era geloso.

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