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La california, è sempre stato il luogo che più mi ha affascinata; le persone che sembrano essere sempre gioiose, il sole che splende alto nel cielo, il vento caldo che ti accarezza la pelle, magari appena bagnata dall'acqua dell'oceano, le partite a pallavolo sulla spiaggia con gli amici, le risate. Ho sempre trovato questo posto pieno di magia, pieno di gioia, per questo motivo ho deciso che il viaggio di 18 anni lo avrei fatto lì, in quel luogo da me tanto amato.

La sera del 19 giugno tutto era pronto, le valigie erano sistemate per terra vicino alla porta, il passaporto c'era e anche l'ansia non era da meno. Così decido di chiamare la mia migliore amica Ginevra, magari avrebbe potuto tranquillizzarmi

"ei tutto apposto?? non mi chiami mica perché ti stai tirando in dietro vero?"

"IO?! ma sei impazzita, è il sogno di una vita" dopo queste mie parole mi interrompe subito

"si, il sogno di una vita che ti sei voluta rovinare da sola, come cavolo ti è venuto in mente di invitare Marcus, il tuo ex, che non per farti soffrire eh, ma ti ha usata e basta per un anno" dice quasi con il fiatone

"è cambiato e lo sai, si è scusato e adesso vuole rimediare al casino che ha combinato, vuole recuperare i rapporti con me e io ne sono felice" dico con un po' di malinconia. Pensavo che chiamandola mi avrebbe potuto calmare e distrarre ma ho fatto solo peggio.

"vabbè dai t/n dormi, che domani mattina dobbiamo essere pronte e piene di energia per le 5:00" mi dice dopo un grande sbadiglio.

"va bene ti lascio, buonanotte Ginny" interrompo la chiamata

Dopo ben un'ora passata a girarmi e rigirarmi nel letto, finalmente riesco a prendere sonno.

Alle 5:00,come programmato,la sveglia suona, così mi alzo, fortunatamente non sentendo il peso delle poche ore dormite, decido di farmi una doccia veloce, mi vesto, jeans strappati, una semplice t-shirt bianca e le mie amatissime nike, afferro la valigia e prima di uscire dalla porta prendo un grande respiro; la mia avventura stava per iniziare.

Arrivata all'aeroporto, accompagnata da mamma, intravedo i miei amici in lontananza, che si stavano sbracciando per farsi vedere
" buongiorno t/n, sei bellissima, d'altronde come sempre" Marcus si porge in avanti per salutarmi con due baci sulle guance

" ehm grazie mille" dico un po' in imbarazzo, notando l'occhiataccia piena di disapprovazione di Ginny.
Il viaggio è stato abbastanza tranquillo, tranne che per tutte le figuracce fatte per colpa dei ragazzi, d'altronde siamo qui per divertirci no?

"t/n ti avverto, non mi rovinerai la vacanza con i tuoi pianti a causa di quel coglione capito?!" mi dice Ginny appena scesi dall'aereo, afferrandomi le spalle e scuotendomi delicatamente

" te lo prometto, in questa vacanza non ci sarà spazio per l'amore, ma solo per il divertimento" dico urlando, forse anche più del dovuto, perché molte persone si girano a guardarmi

" vai t/n facciamoci riconoscereee, dobbiamo far capire a tutti che siamo italianii" sbraita Mattia alzando le braccia al cielo

La casa che avevamo preso in affitto era stupenda, ma sprecata, poiché avremo passato poco tempo chiusi in casa, ma d'altronde che vuoi fare in california? Decidiamo di andare subito in spiaggia, per goderci gli ultimi raggi di sole della giornata; il mare era veramente stupendo, tutto era come mi immaginavo.

"chi ha voglia di un gelato?" chiede Andrea

"si dai ci sta, se volete vado a prenderli io, così nel frattempo vado anche a farmi un giro" dico alzandomi in piedi e togliendomi la sabbia rimasta attaccata alle gambe.
In un fogliettino scrivo tutto quello che avrei dovuto prendere una volta arrivata lì.

just you and me|| tom felton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora