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"CAZZO T/N CORRI O PERDEREMO IL VOLO SENNÒ IL PROSSIMO CI SARÀ TRA 7 ORE" urla Tom trascinandomi per un braccio.
Stavamo per perdere l'aereo per la mia fottutissima sbadataggine.
Eravamo partiti da casa almeno da 10 minuti, quando mi sono accorta di aver dimenticato la borsa, con i documenti, il passaporto, il telefono e tutte quelle cose che mi sarebbero servite per il volo, senza la borsa non sarei potuta andare da nessuna parte, ma fortunatamente siamo riusciti ad arrivare appena in tempo per prendere l'aereo che ovviamente aveva fatto ritardo di ben un'ora.

"ma come hai fatto a dimenticarti della borsa" mette i nostri zaini nel posto del bagaglio a mano "ti sei ricordata il telefono vero?" mi osserva attentamente

tasto le tasche dei miei jeans levi's "oh cazzo"

"no ti prego non dirmi"
lo guardo e scoppio a ridere "no scemo ce l'ho, il telefono è l'unica cosa che non dimenticherò mai" avendolo sempre in mano è quasi impossibile dimenticarselo

ci sediamo ai nostri posti e io mi metto a sedere rigorosamente accanto al finestrino "sbadata come sei ti dimenticheresti di portare anche la testa se non l'avessi attaccata al collo" mi allaccia la cintura

"sai che non fai ridere vero?" dico sorridendo

"e perchè stai sorridendo?" mi guarda le labbra

"perché da quanto é brutta fa ridere, non perché sia davvero divertente" mi giro verso il finestrino, eravamo già in mezzo alle nuvole e non me ne ero neanche resa conto.

"come ha reagito tua mamma alla nostra partenza in inghilterra?" mi prende la mano e intreccia le dita alla mia

spalanco gli occhi e ora come gli dico che mia mamma non sa niente di lui, niente di questo viaggio e niente di niente?

"oh ehm..." per mia fortuna la conversazione che stavamo avendo viene interrotta dalle parole del comandante che risuonavano in tutte le casse appese alla parete, dove ci informava delle possibili scosse che avremo potuto sentire a causa del forte vento

"che stavamo dicendo?" mi domanda, dopo aver ascoltato le avvertenze del pilota

"non mi ricordo, ma non penso fosse qualcosa di importante" gli lascio un bacio tremante sulle labbra

"si hai ragione" ricambia e si mette poggiato sulla mia spalla, ascoltando la musica con le cuffiette

So benissimo che prima o poi dovrò assumermi la responsabilità delle mie azioni e dire a mia madre che mi sono fidanzata con un uomo di 15 anni più grande, ma non ora, non è questo il momento e finché non saprà niente, non dovrò preoccuparmene, anche perché i pettegolezzi sulla presunta relazione di Tom sono quasi tutti scomparsi, ovviamente ci saranno sempre alcune foto, alcuni articoli di giornale, ma sono così pochi che potrebbero trattarsi benissimo di fake news, quindi non c'è problema che mia madre lo venga a scoprire, soprattutto perché queste notizie non finiscono sui giornali italiani.

"piccola..." mi scuote dai miei pensieri "stiamo per  arrivare" si sgancia la cintura

"oh si scusa, ero sovrappensiero"

"ah, appena scenderemo ci dovremo dividere, perché ci sono un sacco di paparazzi all'uscita dell'aereoporto, quindi tu sarai accompagnata da Lucas e noi ci rivedremo in un punto esatto che sanno già loro, quindi tu non ti dovrai preoccupare di niente" mi accarezza la guancia

"ma non avevi detto che non ti importava più se ci vedevano insieme?"

"si ma una cosa è se ci vedono insieme in california, dove potresti essere benissimo una mia amica o che ne so io, ma se ti vedono con me, a Londra, a casa della mia famiglia, è come ufficializzare questa cosa"

just you and me|| tom felton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora