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La Luna aspettava ansiosa il momento fatale dello scambio, avrebbe potuto vedere il Sole anche se per poco, qualche minuto, qualche secondo. Non le piaceva stare tutto quel tempo da sola a guardare la città  addormentata. Non succedeva mai niente di nuovo, al massimo poteva godersi le solite storie d'amore di ogni giorno: due persone si incontrano, si divertono, parlano, si conoscono e alla fine finisce sempre che uno vada a casa dell'altro. 
Anche Lei voleva una storia come quelle: piene d'amore e frenesia. Piene di contatto, chimica, sguardi silenziosi e parole dolci. Avrebbe voluto sapere cosa si prova a baciare, ad essere abbracciati dall'altra metà. La sua attenzione, però fu rubata da un giovane che se ne stava solo su una collinetta, stava parlando con qualcuno che non riusciva a scrutare. Sembrava così felice. 
Lui non lo aveva mai visto: capelli folti rossi, occhi ambrati con sfumature sul marrone, viso semi ovale; pelle chiara, naso piccolo  labbra sottili. Indossava dei Jeans abbastanza larghi, quello di cui era sicura è che avevano qualche strappo. Poi aveva una felpa che sfumava sul bordeux. Lo associò al sangue degli omicidi che vedeva di tanto in tanto in diretta, la notte era il momento perfetto per agire. 
Lo osservò per un po' di tempo, voleva capire il perché si trovava là tutto da solo, senza neanche un amico. Non sapeva che era pericoloso? 
Osservò le stelle. 
Con chi stava parlando? Perché sembrava tanto divertirsi da solo? Chissà cosa starà dicendo.
Pensava. 

La Luna poteva vedere tutto.  Era un passo avanti al suo amato Sole.  Lo aggiornava sui crimini commessi o sui gossip che tanto gli piacevano. Fantasticava con Lui.
"Se fossimo umani, se potessimo vivere sulla terra...Mi sposeresti?" Chiedeva 
"Se fossimo sulla terra non sapremo uno  dell'esistenza dell'altro" Rispondeva il più realista. 
"Perché? Chi te lo dice?!"  
"Perché  vivremmo uno dall'altra parte del mondo...sempre separati." 
"Ma ci sarebbe la possibilità di incontrarci no?!" 
A questo punto il Sole era solito sorridere e annuire. 
"Luna, noi ci incontreremo sempre fino all'infinito. Vivremo per sempre in sintonia dando casa ai nostri figli che chiamiamo umani."
"Ma?"
"Ma a un prezzo che sai bene quanto me." 
Ecco che la luna era di nuovo triste, quasi scomparsa dall'altra parte del mondo. 
"Perché devi essere coì realista?" chiedeva una volta che il cielo si faceva sereno. 
Non era colpa sua, la notte è il momento dei sogni e delle speranze, dei pensieri e dei rimpianti. Durante la notte si piange, ci si svaga, si viaggia  per quella che le persone chiamano: immaginazione. Di giorno invece, con il sole onnipresente, è il momento di lavorare, di svegliarsi dal tanto adorato sonno; di guardare in faccia la realtà che tanto faceva male ad alcuni individui. 
Nemmeno al Sole piaceva il suo ruolo, avrebbe voluto essere la Luna: meno razionale. Avrebbe voluto lasciarsi più andare, avrebbe voluto sapere cosa provava lei guardando il mondo di notte. Com'era la città illuminate da luci artificiali? Il Natale com'era? 
Luna gli aveva raccontato che i bambini andavano a letto felici, parlavano del più e del meno, di cosa gli avrebbe portato il tanto amato Babbo. Lo avrebbe voluto vedere Babbo Natale.  La sovrana della notte, non aveva il coraggio di dirgli  la cruente verità su questa creatura magica inventata dagli adulti per dare speranza ai bambini. Non voleva distruggere l'unica cosa su cui poteva fantasticare, sperare, essere un fanciullo. Questo perché la Luna lo amava.

Quel giorno però non gli raccontò nulla al suo compagno, non aveva osservato niente oltre al ragazzo solo. Avrebbe voluto rassicurarlo dicendogli che c'era lei con se, ma non aveva bocca, o meglio, ce l'aveva ma era troppo lontana per farsi sentire. Quindi lo osservò senza disattenzioni e alla fine capì che lui lo vedeva, che per lui c'era. Che solo lui lo sentiva parlare. Ed allora la Luna si rasserenò, per dirla tutta gli fece tenerezza: un'amore destinato a non intrecciarsi mai. Proprio come il suo, con quello che stava sorgendo.
La Luna gli sorrise e il Sole fece altrettanto. 
"Non ho niente da dirti oggi, solo, osserva quei due ragazzi"
"Ce né solo uno, dove lo vedi il secondo?" domandò. 
"Tu osservali e domani dimmi se noi potremmo vivere insieme sulla terra." 
Poi la Luna scomparve e il Sole tornò a regnare su quel cielo che sapeva di stelle.




Spazio autore

Questo è il capitolo, si parla dell'amore impossibile tra il sole e la luna (NO MAVEEEE NON LO AVEVO CAPITOOO) Okay basta

Questo è il capitolo XD 

In realtà il 4 doveva essere quello che sarà il cinque, solo che non mi piaceva pk era troppo veloce infatti credo che modificherò il 5 

Vi piace? 

No seriamente, vi piace? 
Perché  a pubblicare questo capitolo ho ansia XD  

Sayonaraaaa


Mio: Per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora