Chiusi gli occhi e tentai di non respirare quell'aria che tanto mi sembrava impura
"U-uraraka, m-mi serve una mano, cra"
quella rana del cazzo.Alzai la testa di scatto e notai Kirishima agitarsi troppo, era esattamente davanti alla ragazza quindi li percepiva molto più di me...
volevo alzarmi, prenderlo e portarlo fuori, lontano, lontano da qui. So quanto fa male trattenersi, non voglio che lo debba sopportare, ma non ero sicuro di essere abbastanza forte nemmeno per affrontare questo...
I miei occhi si spalancarono quando cominciai a percepire un altro odore, un profumo, era dolce, caldo e dannatamente eccitante, era debole e lo percepivo poco, ma anche quel poco bastava per distrarmi e calmarmi dall'altro; lanciai un'occhiata al moccioso che ero sicuro stesse emettendo quei feromoni, lui mi sorrise debolente e mi fece cenno con la testa di aiutare Kirishima, non mi spiegavo come diavolo avesse fatto a capire ciò che stavo pensando."Kirishima andiamo"
presi il rosso sotto braccio, sentii le sue unghie conficcarsi sulla mia pelle e il suo sguardo bruciare, era davvero al limite, lo portai fuori e chiusi la porta alle nostre spalle
"Oi Kirishima calmati! Erano solo dei feromoni!"
"Merda Bakugou! Sai che non è lo stesso, i-io non ne ho sentiti così tanti come te! Sono vergine e non ho mai percepito quelli del mio Omega! N-non posso resistere"
iniziò a muoversi nervosamente per tutto il giardino imprecando contro tutto mente cercava di calmarsi
"Ragazzi tutto bene?"
la testa verde del moccioso spuntò dalla porta e si posizionò davanti a me, per osservare il rosso
"Merda Deku, adesso puoi smetterla con quei feromoni"
sospirai cercando anch'io di trattenermi
"A-ah s-si..."
"M-midoriya"
mi parai davanti al moccioso quando il rosso fece un passo verso di noi
"Eh no, allontanati Kirishima"
sentii le sue piccole mani stringersi attorno al tessuto della mia canotta e la sua testa poggiarsi contro la mia schiena
"Lo so, solo che questo odore è..."
"Sul serio non voglio farti male, allontanati Kirishima"
so che le sue azioni erano controllate dall'istinto e non dal buonsenso, ma quando inizi a percepire il fetore dei suoi feromoni andai fuori di testa
"Kirishima!"
riposi ai suoi feromoni.
"K-kacchan, t-ti p-prego"
le sue mani si annodarono attorno al mio braccio, tremava e non si reggeva in piedi.
Merda, mi ero completamente dimenticato che lui era qui, merda, merda, merda.Che situazione di merda.
"Deku non..."
mi bloccai quando inizia a sentire di nuovo i suoi feromoni, ma questa volta erano molto più violenti, molto più caldi, molto più erotici.
Non avrei permesso a Kirishima di sentirli.
Allacciai il braccio attorno alla vita del moccioso, poi lasciai che un paio di esplosioni fuoriuscissero dalle mie mani, tanto potenti da farci alzare in volo e raggiungere quella terrazza in cui ci trovavamo poco fa.
Intanto il suo odore era diventato sempre più forte e sempre più vivo.
La mia voglia di saltargli addosso cresceva costantemente e mostruosamente.Deku's Pov.
Mi afferrò il polso e mi tirò dentro quella stanza buia, poi chiuse rapidamente la porta, sulla quale la mia schiena andò a scontrarsi due secondi dopo.
I suoi baci, mi stavano divorando lentamente le labbra e mi toglievano il fiato.
Lo volevo.
Poco mi importava se avrei fatto schifo.
Infilai un paio di dita sotto il tessuto della sua canotta e la alzai leggermente mentre le nostre lingue ancora danzavano indisturbate.
Ci staccammo per un secondo nel quale Kacchan si sfilò velocemente quello strato di tessuto, lasciando in bella mostra il suo dannato petto e il suo addome, dio era così bello.
Feci passare le mani sui suoi muscosi definiti, mente le sue scesero fino al lembo dei miei pantaloni, afferrarono la mia maglia e la sfilarono dalla mia testa rapidamente. Poi poggiò una mano sul mio fianco mentre l'altra la strinse lentamente attorno al mio collo costringendomi ad indietreggiare ancora e poggiarmi al muro
"Voglio farlo Deku. Se non lo vuoi dillo ora, non mi fermerò più se non lo farai sappilo"
disse ansimando e guardandomi negli occhi, dopo che aveva fatto combaciare le nostre fronti
"V-voglio farlo Kacchan, ma... sii gentile"
sospirai l'ultima parte, non avevo paura di farlo, cioè in realtà si, ero terrorizzato. Ma mi fidavo di lui.
Sorrise sulle mie labbra poi ricominciò a baciarmi, baci lunghi, lenti, passionali e caldi, pieni di calore.Mi spinse lentamente sul letto, li i suoi baci cominciarono a scendere, sul mio collo, sul mio petto, sui miei capezzoli, le mie mani si strinsero sulle sue spalle quando iniziò a giocare con questi ultimi, inconsciamente cominciai a conficcate le unghie nella sua pelle, ad ansimare e inarcare la schiena a causa del piacere che mi causava ogni volta che mi toccava.
Iniziò a mordere piacevolmente la mia pelle e lasciarci segni violacei
"K-kacchan"
ansimai sentendo la sua mano stringersi sulla patta dei miei pantaloni, le sue dita passarono attraverso il lembo delle mie mutande e lo tirarono verso il basso lasciando libera la mia intimità; automaticamente strinsi le gambe per l'imbarazzo, ma lui alzò il viso verso di me con un sorriso in volto
"Non sentirti in imbarazzo con me Deku"
sospirò cominciando a baciare e mordicchiare le mie cosce mentre i suoi occhi furenti stavano ancora puntati sui miei.
Dio era così eccitante.
Le sue labbra scesero e si addentrarono in mezzo alle mie gambe finché non raggiunsero la mia intimità, iniziò a stuzzicarmi con la lingua e con le dita
"N-non, t-ti prego..."
non volevo essere l'unico a godere, gli presi il viso tra le mani e lo portai verso il mio così che la patta dei suoi pantaloni fosse alla porta della mia mano.
Allungai il braccio e dopo aver tastato tremendamente imbarazzato la sua erezione, lo liberai da quei due strati di tessuto
"Facciamo con calma ok?"
mi sussurrò ansimando sull'orecchio
"Ok"
STAI LEGGENDO
Appartenersi
RomanceEssere l'Omega, essere debole, o meglio il più debole. Questo è stato il modo in cui ho vissuto fino ad ora... la mia convinzione di essere sottomesso e di non poter sottomettere mi aveva fatto vivere dentro ad una bolla per tutta la vita. Ero cert...