La porta si aprì lentamente e cigolando.
Rimasi imbambolata per qualche secondo incerto sul da farsi, davvero mi aveva aperto? Davvero mi stava lasciando entrare?Entrai con la testa bassa e richiusi la porta alle mie spalle, senza mai guardare in faccia il biondo che al momento doveva trovarsi davanti a me
"Perché?"
gridava, alzai lo sguardo verso di lui e notai delle lacrime rigargli il volto
"Perché non mi odi?!"
sbatté il muro con un pugno circondato da una delle sue esplosioni e mi fece sussultare
"Ti ho fatto passare le pene dell'inferno ma tu. Tu continui ad essere un testardo moccioso che si fa abbindolare da questi cazzo di feromoni e dall'idea che io sia cambiato!"
le lacrime continuavano a rigargli il volto, la sua voce suonava sempre più soffocata e il suo sguardo era sempre più triste
"Kacchan io non potrei mai odiarti..."
mi avvicinai e provai a toccarlo ma lui si scostò immediatamente, come se il mio tocco gli bruciasse la pelle
"Non è a causa dei feromoni che ti ho detto quelle cose. E so per certo che sei cambiato"
chiarii asciugando le mie di lacrime e provando ad avvicinarmi una seconda volta
"Lasciami"
disse a voce bassa quando finalmente riuscii a circondargli le spalle
"Lasciami"
continuò cercando di liberarsi dalla mia presa che si fece ancora più salda attorno a lui
"Io ti ho già perdonato Kacchan, sei tu l'unico che si deve ancora perdonare"
dissi e finalmente sentii i suoi muscoli rilassarsi e il suo viso poggiarsi sulla mia spalla, le lacrime continuavano a bagnare la mia pelle e il tessuto della mi maglia, la sua stretta si fece più forte attorno al mio braccio
"Mi dispiace"
due parole, mi bastavano quelle per capire quando Kacchan fosse effettivamente maturato e cambiato, anche solo l'umiltà di riconoscere i propri errori era abbastanza, ma scusarsi era a tutt'altro livello, mi rendeva fiero di lui
"Va tutto bene"
gli accarezzai la chioma bionda e mi lasciai inebriare dal suo profumo... vorrei che fosse sempre così tra noi."Resta qui questa notte"
lo sentii farfugliare per poi staccare il suo viso da me e incastrare i nostri sguardi
"Non ti farò niente"
mi guardava serio, tuttavia i suoi occhi erano leggermente gonfi e le sue guance erano leggermente arrossate
"Ok"
balbettai come uno stupido.
Dopo ti che mi prese per i fianchi, mi alzò di scatto e mi mise sul letto
"Aspetta Kacch-"
mi ritrovai disteso su quel letto con il corpo del biondo steso metà sul materasso e metà su di me, la sua testa era poggiata sul mio petto e il suo
braccio sinistro mi cingeva la vita
"È una settimana che non mi fai dormire"
sospirò
"Ogni cazzo di notte ti sogno mentre piangi e io non riesco a fare niente per aiutarti"
inizia a massaggiarli la testa infilandogli le dita tra i capelli
"Per questo ti ho evitato"
"Mi dispiace..."
gli dissi accennando un sorriso vedendo quanto fosse tenero e irriconoscibile Kacchan
"Non hai niente di cui scusarti moccioso"
brontolò alzando la testa e guardandomi negli occhi
"Comunque anche io non ho dormito molto ultimamente"
ridacchiai accarezzandogli l'orecchio e poi la guancia
"Ah?! Perché?"
il suo solito tono era tornato, ero sollevato... e il fatto che non stesse rifiutando il mio tocco mi rendeva dannatamente felice
"Per una cosa che ha detto Uraraka..."
arrossii leggermente al pensiero di dirglielo... se si arrabbiasse?!
"Non girarci attorno"
brontolò poggiando il mento sul mio petto ma comunque tenendo gli occhi puntati su di me
"Ah e-ecco..."
inizia ad arrossire come uno stupido, quindi mi nascosi il viso tra le mani
"Che cazzo ti imbarazzi! Ah! Tanto non può essere più imbarazzante di come mi sono comportato finora..."
si mi se seduto sul materasso e incrociò le braccia al petto sbuffando sonoramente
"Hai ragione"
ridacchiai sapendo di farlo arrabbiare
"Oi!"
iniziò a punzecchiarmi e solleticarmi la pancia facendomi ancora più ridere
"Ritira quello che hai detto moccioso"
ormai stavo letteralmente soffocando a causa delle risate
"Ok, ok lo ritiro! E comunque mentivo, non lo eri, ma ora smettila. Ti prego"
"Tsk che ti serva di lezione"
brontolò lasciandomi libero di respirare
"Beh allora?! Che ti ha detto?"
Mi misi seduto esattamente come lui e incrociai le gambe al petto
"Mi ha detto che... il motivo per cui tu e io siamo così sensibili è perché...""Io sono il tuo Alfa e tu sei il mio Omega"
"Io sono il tuo Omega e tu sei il mio Alfa"lo dicemmo all'unisono.
"Già... me ne ha parlato Kirishima"
sospirò lui stendendosi di fianco a me con le braccia incoroniate sotto la testa e lo sguardo rivolto verso il cielo blu, che si intravedeva dalla finestra
"Ci credi?"
gli chiesi stando seduto, fissando il suo sguardo e il suo viso
"Vorrei farlo"
un'enorme barlume di speranza si accese nel mio cuore, non so perché, non so da quando e non so per quanto, però infondo avevo sempre sperato di sentire queste parole, avevo sempre sperato che mi desse una speranza, o meglio... che ci desse una speranza..."Ma non posso farlo Deku"
il suo sguardo tornò su di me, aveva un sorriso dannatamente malinconico stampato in volto
"Non ti merito"
Ero incapace di dire qualsiasi cosa
"Non sono abbasta forte"
"Che diavolo stai dicendo?! Tu, tu sei la persona più forte che io conosca! Non puoi mettere in dubbio questa cosa. Non davanti a me, non davanti alla persona che per anni ti ha preso come esempio"
mi buttai su di lui, strofinai il viso nel suo petto e gli circondai, il più forte che potevo, il corpo con le braccia
"Proviamoci"
"Proviamoci. Proviamoci. Proviamoci"
ripetei stringendolo ancora di più"Mi stai stritolando moccioso"
gracchiò Kacchan, allentai leggetene la presa e nascosi il viso nell'incavatura del suo collo, mi sentii inebriare dal suo profumo e dal suo calore, le sue braccia si levarono attorno a me, così saldamente da rimettere insieme i pezzi del mio cuore che si erano frantumati nell'attimo in cui con quel 'Non ti merito' si erano formati
"Proviamoci"
ripetei un'ultima volta
"Ti prego"
continuai"Ok"
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Appartenersi
RomanceEssere l'Omega, essere debole, o meglio il più debole. Questo è stato il modo in cui ho vissuto fino ad ora... la mia convinzione di essere sottomesso e di non poter sottomettere mi aveva fatto vivere dentro ad una bolla per tutta la vita. Ero cert...