𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙞𝙘𝙞𝙖𝙨𝙨𝙚𝙩𝙩𝙚

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LELE POV'S
F- Piacere Tancredi, io sono Federico – sorride papà guadando Tancredi

A- Così sei tu Tancredi, Lele non la finiva più di parlarmi di te – dice mamma ridacchiando

L- Dai Maaa – dico sdraiandomi indietro sul letto mentre Tanc ride e mi dà un paio di pacche sull'addome

T- Si, il piacere è tutto mio – sorride

A- Che studi stai facendo? -

T- Ho finito l'università triennale un anno fa e lavoro in un bar... Poi sono andato in coma e ho stoppato tutto... - dice mentre i suoi occhi si fanno lucidi

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, mette la testa nell'incavo del mio collo.

L- Tancredi è andato in coma per un mese a casa di un incidente d'auto... Dopo settimane che si è svegliato, gli hanno consigliato di prendersi un periodo di vacanza ed eccoci qui – parlo per lui

Trema leggermente mentre si stringe meglio a me.

L- Passiamo ad altro – dico cercando di far calmare Tanc

time skip
L- Ciao Ma ciao Pa, vi verremo a trovare al più presto – salutiamo i miei e chiudo la chiamata

T- Sono gentilissimi – sorride Tanc alzandosi e sti stiracchia

L- Andiamo a pranzare fuori o dai tuoi? – gli chiedo alzandomi e mettendo la mano sulla pelle scoperta dalla maglia alzata

Porta le braccia attorno al mio collo, lo bacio mentre sorride appena e lo stringo a me tramite i fianchi.

T- Andiamo dai miei, gli farà piacere averti a pranzo – sussurra accarezzandomi i capelli sulla nuca

Lo prendo per mano uscendo dalla casa e andando verso la villa. Appena arriviamo bussiamo e Serena ci apre sorridendo.

S- Ragazzi, vi aspettavo. Andate a tavolo è quasi pronto -

Entriamo, andiamo nella sala da pranzo, salutiamo tutti e ci sediamo. Tanc si siede vicino a me e intreccia la sua mano alla mia mentre inizia a parlare con Clarissa.

S- A voi – dice porgendoci i piatti aiutata da Bere

C- Avete parlato con i tuoi genitori? – mi chiede Clari mentre mangia una forchettata di carbonara

T- Come lo sai? – chiede stupito Tanche

C- Potrei essere passata per il balcone mentre eravate in videochiamata – dice "giocando" con la pasta nel suo piatto

T- Sai cosa significa privacy?! – chiede stizzito

Gli metto una mano sulla coscia e la stringo leggermente, mi guarda e gli sorrido rassicurante.

L- Stai tranquillo – gli sussurro guardandolo negli occhi – Si, abbiamo parlato con i miei ed è andato tutto bene – sorrido a Clarissa che ho lo sguardo basso colpevole

S- Cosa farete dopo? – chiede Serena sviando l'argomento

T- Penso che per ora ognuno andrà a casa propria, insomma è presto. Poi più avanti vedremo – dice Tanc mangiando

D- Al bar? – chiede Dimitri

T- Io e Martina continueremo a lavorare lì -

L- Io invece devo dare gli ultimi esami a settembre e poi potrò andare a lavorare come professore – sorrido

B- Dove andrai? – chiede Bere

L- Alla scuola Liceo Scientifico San Giovanni, come prof di informatica – dico pulendomi la bocca

B- MA È DOVE STO IO – urla Bere

Tutti ridiamo mentre lui si alza e viene verso di me.

B- Per favore vieni ad insegnare da me, tra due anni la mia professoressa di informatica va in pensione – dice facendomi la faccia da cucciolo

L- Dimmi che sezione sei – dico solamente

B- AHH TI AMO LELE – dice felice per poi abbracciarmi

T- Giù le mani ragazzina – dice Tancredi ridacchiando

Berenice si stacca, mi dà un bacio sulla guancia e torna al suo posto.

T- Sta stronza – sussurra Tanc, ma sono abbastanza vicino da sentirlo

L- Su dai, è tua sorella – rido

T- Va bene – dice diventano serio e alzandosi

L- Dai Tanche non sarai serio – gli urlo dietro

TANC POV'S
Se lo merita, prima si fa sbaciucchiare da mia sorella e poi dice che non è niente. Vado nel Chill Place e rimetto tutte le cose nella valigia, la chiudo e la metto vicino alla porta.

L- Che stai facendo? – mi chiede Lele che è entrato mentre posavo a terra la valigia

T- Preparo le cose per andare a casa mia e di Gian – dico sottolineando il nome di Gian

L- Amore, stavo scherzando. Ti amo e per me non sarebbe neanche troppo presto andare a vivere insieme. Bere è tua sorella e mia futura cognata, come potrei mettermi con lei? Sei il mio ragazzo perché ti amo per ogni tua singola sfaccettatura e ne devo ancora conoscere altre, lo so, ma quelle che conosco ti rendono unico – sussurra sulle mie labbra prendendomi il viso tra le mani

Mi lascia piccoli baci su tutto il viso, fino alle labbra dove esita un attimo per poi baciarmi dolcemente.

T- Ti amo – sussurro quando si stacca

L- Anche io a te gelosone – dice ridacchiando

𝙰𝚌𝚚𝚞𝚎 𝚍𝚒 𝚏𝚞𝚘𝚌𝚘|| 𝙏𝙖𝙣𝙠𝙚𝙡𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora