𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙘𝙞𝙣𝙦𝙪𝙚🔞

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terzo giorno
a colazione
TANC POV'S
Io e Lele stiamo andando verso il ristorante dove fanno il buffet per la colazione.

T- Buongiorno Marti, buongiorno Aurora - sorrido alle ragazze sedendomi con loro

M/A- Buongiorno - dicono insieme

L- Buongiorno - dice Lele arrivando con due piatti con la colazione

Me ne mette uno davanti sedendosi.

T- Ma stavo andando io - dico guardandolo storto

L- Mangia e sta zitto - dice scontroso

Inizio a mangiare parlando con le ragazze mentre lui non parla.

M- Lele tutto ok? - gli chiede Martina

L- Si tranquilla, ho solo dormito male - dice posando la forchetta nel piatto vuoto

Lo guardo storto mentre si alza: abbiamo dormito insieme, abbracciati e ci siamo anche coccolati stamattina.

T- Oggi che facciamo? - chiedo alle ragazze

M- Vogliamo andare alla piscina privata? Così stiamo tranquilli - propone Marti

A- SII - esulta Aurora

T- Va bene. Vado a chiedere anche a Lele - dico alzandomi

A- Tranquillo vado io - dice precedendomi

T- OK, però io devo andare in stanza a mettere il costume. Andiamo insieme? - le sorrido

Mi guarda un po' storto per poi annuire. Camminiamo in silenzio fino alla cabina.

A- Busso? - chiede

T- Si, lui ha la chiave - dico mettendomi affianco a lei

A- Lele sono Aurora e c'è anche Tanc. Puoi aprire? - dice bussando

Dopo poco la porta si apre, mostrandoci un Lele a petto nudo. Subito distolgo lo sguardo guardando altrove mentre Aurora parla.

A- Amore... Ti ho scelto bene eh - dice senza contegno

L- Io e te non stiamo più insieme e te l'ho già detto. Quindi dimmi cosa vuoi - dice scontroso appoggiandosi alla porta con le braccia incrociate

A- Volevo solo dirti che andiamo alla piscina privata più tardi - dice facendo la voce sensuale e avvicinandosi a lui

La scosta e risponde.

L- Bene, Tanc tu che devi fare? - mi chiede

T- Devo mettermi il costume - dico portando il mio sguardo su di lui, cercando di guardarlo negli occhi

L- Allora entra. Dopo arriviamo Aurora - dice spostandosi

Passo affianco a lui entrando nelle stanza e subito lui chiude la porta.

L- Cazzo se non la sopporto. Una gatta morta di sto gran cazzo. Ma senti che voce che ha? Volevo solo dirti che andiamo alla piscina privata più tardi - dice imitando la voce fastidiosa di Aurora

Ridacchio avvicinandomi a lui, lo abbraccio nonostante sia in imbarazzo perché è mezzo nudo.

L- Sei così piccolo tra le mie braccia - sussurra stringendomi

T- Non sono tanto più basso di te eh - ridacchio con la testa appoggiata sulla sua spalla

L- Vediamo. Quanto sei alto? -

T- 1.70 (so che è più alto [basso] però shhh) - dico

L- Mh... Io 1.76 o qualcosa in più - dice sorridendo

𝙰𝚌𝚚𝚞𝚎 𝚍𝚒 𝚏𝚞𝚘𝚌𝚘|| 𝙏𝙖𝙣𝙠𝙚𝙡𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora