𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙫𝙚𝙣𝙩𝙪𝙣𝙤

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qualche mese dopo
TANC'S POV
T- LELE MUOVITI! I MIEI CI STANNO ASPETTANDO - urlo dalla porta di casa con Diego affianco che ride

D- DAI LELEEEE - urla anche lui

Alzo gli occhi al cielo mentre incrocio le braccia al petto e sbuffo, batto il piede sul pavimento mentre lo vedo scendere dalle scale tutto in tiro con il suo completo.

T- Era ora - dico guardandolo storto

L- Ci vuole tempo per essere così fighi - dice ridendo e stendendo qualche piccola piega sulle maniche della giacca nera

T- Ma Vaffanculo - dico girandomi e uscendo

L- Scusa se ci ho messo tanto - dice prendendomi per il polso e fermandomi sul vialetto

T- Dispiace a me, sono nervoso in questi giorni. Quel cazzo di proprietario del bar vuole raddoppiarmi i turni - dico girandomi completamente e abbracciandolo

L- Amore sono qui, troveremo una soluzione - mi sussurra

Annuisco e mi stacco prendendolo per mano, lo porto fino alla macchina per raggiungere i miei genitori al ristorante; questo perché avevano deciso di fare una cena tutti insieme essendo che non ci vedevamo da un po', a detta di mia mamma.

L- Arrivati - mi risveglia Lele

Ero così impegnato a guardare fuori dal finestrino che non mi sono accorto dei minuti che passavano. Scendiamo e andiamo all'entrata dove troviamo tutti ad aspettarci.

L- Scusate il ritardo, ci ho messo molto a prepararmi - si scusa Lele

S- Tranquilli, siamo arrivati da poco - sorride mamma abbracciando Lele e poi me

D- Entriamo - dice papà sorridendo

Clarissa e Berenice prendono a braccetto Lele, una per braccio, e lo trascinano dentro mentre io rido. Li seguo fino a dentro guardandomi intorno: non è un ristorante troppo elegante, non c'è tanta gente ma sembra molto carino. Mi avvicino al tavolo dove si sono seduti tutti e mi siedo vicino a Lele.

S- Ora si che possiamo parlare per bene - sorride mamma - come va a lavoro Edo? - mi chiede

T- Il capo vuole raddoppiarmi i turni perché uno dello staff si è licenziato e non ha tempo per fare dei colloqui, stessa cosa anche a Martina - dico guardando con disinteresse il menù

S- Oh mi dispiace bambino. Ci avete già parlato? -

T- No, è fuori regione ed è proprio per questo che non può fare colloqui -

D- Martina cosa ha detto? - chiede papà

T- Lei ha già rifiutato, ha anche il lavoro da modella in mezzo; di certo non può abbandonare nessuna delle due cose - dico mentre guardo una cameriera avvicinarsi alle spalle di Clarissa

Ca(cameriera)- Buonasera signori, avete già deciso cosa ordinare? - dice tenendo il suo sguardo fisso su di me mentre la ignoro per tornare a guardare il menù

Tutti dicono cosa vogliono ma quando sto per parlare io, la vedo girare il foglietto scrivendo qualcosa nonostante io non abbia detto niente.

T- Una carbonara e per dopo un filetto di manzo - dico posando il menù ancora stranito

Dopo qualche secondo che scrive la mia comanda si avvicina, stacca un foglietto e me lo porge affianco arrossendo e scappando via lasciando solo il ticchettio dei tacchi alle mie orecchie. Prendo il foglietto riluttante mentre Lele si sporge per leggere con me cosa c'è scritto:

Questo è il mio numero, nel caso tu non fossi impegnato chiamami
3** *** ****

Rido mentre vedo Lele prendere il foglietto e tenerselo affianco con un ghigno che non promette niente di buono.
Dopo una decina di minuti passati a parlare, vediamo la stessa cameriera di prima avvicinarsi con i nostri piatti. Dopo aver dato quello a Lele, lui la ferma e le riporge il biglietto.

L- È impegnato, da quasi un anno - sorride, non è proprio un sorriso cordiale, ma più intimidatorio

La ragazza annuisce e se ne va leggermente tremante.

C- HAHAHAHAHA CHE ADORO ODDIO - ride Clarissa seguita da Berenice

Io cerco di guardare Lele accusatorio mentre anche lui mi guarda, ma non freno le risate e rido anche io.

T- Gentilissimo - sorrido

L- Sempre - ridacchia anche lui sotto lo sguardo divertito dei miei genitori

S- Quando verrete a casa, farò venire anche gli zii così da presentare loro Lele - sorride

Annuisco e vedo papà irrigidirsi spostando lo sguardo su mamma... Sembra quasi nervoso per quello che ha detto...

dopo la cena, a casa di Tanc
LELE'S POV
L- Tuo padre non ti è sembrato un po' strano quando tua mamma ha parlato dei tuoi zii? - gli chiedo mentre ci togliamo le giacche

T- Un po'... Sarà successo qualcosa tra di loro che non so - dice alzando le spalle e andando in cucina

T- Vuoi un bicchiere d'acqua? - mi chiede mentre mi siedo sul divano per togliermi le scarpe

L- Si -

Torna con un bicchiere pieno e si siede anche lui per togliere le scarpe.

T- Ci guardiamo un film? - chiede

Annuisco mentre mi alzo e inizio a salire le scale.

L- Muoviti se non vuoi che io mi faccia una doccia da solo - gli urlo dalle scale

Lo vedo scattare e correre verso di me mentre rido.






PREPARATIVI AD UN FINALE COL BOTTOOOOO🔃🔄

𝙰𝚌𝚚𝚞𝚎 𝚍𝚒 𝚏𝚞𝚘𝚌𝚘|| 𝙏𝙖𝙣𝙠𝙚𝙡𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora