𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙤𝙙𝙞𝙘𝙞

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time skip super lungo (lospinelloditanc ferma i miei pensieri poco casti)
giorno dodici
TANC POV'S
L- Hai preso tutto? - mi chiede Lele mentre infilo un costume nello zaino

T- Credo di sì. Oddio non lo so. Forse ho dimenticato- - non posso continuare che le labbra di Lele sono sulle mie

L- Devi rilassarti, io ho preso tutto quindi abbiamo tutto, ok? - dice ridacchiando

Annuisco e gli metto le braccia attorno al collo baciandolo, piano la sua lingua si insinua nella mia bocca e rabbrividisco alla sensazione di freddo che mi da il suo piercing.

L- Ti piace il mio piercing eh? - ride passando le mani dai miei fianchi al mio fondo schiena

T- Si, soprattutto sul mio- - mi fermo al bussare della porta

Ridacchio staccandomi da Lele che è visibilmente eccitato perché ha capito cosa stavo per dire.

A- Se avete finito di limonarvi, dovremmo andare - ride Aurora che è sulla soglia con Martina

Arrossisco, poi sento le braccia di Lele circondarmi da dietro.

L- Grazie per averlo accettato - dice Lele sorridendo ad Aurora

A- Ho capito che non posso decidere per voi e sono felice che Tanc abbia un po' di pace. E poi Lele... Non ti ho mai visto così felice - sorride Aurora

L- Mai stato più felice - sussurra al mio orecchio

Sorrido e parlo.

T- Su forza che tra poco dobbiamo andare - dico battendo le mani

Lele si stacca e recupera i nostri zaini per poi avviarci verso il pontile.

M- Perfetto andiamoooo - esulta Martina prendendomi a braccetto e trascinandomi

L- Non rubarmi il mio piskello - ride Lele

Mi giro e gli sorrido.

Scendiamo la passerella fino ad arrivare sulla terra ferma: Brest (mi sono andata a prendere una città a caso della Francia che affaccia sull'Atlantico quindi mi inventerò tutto).

T- È bellissimo - esulto

A- Dio si, Martina SHOPPING - urla Aurora ridendo

Lei insieme a Martina scappano verso dei negozi dicendo di incontrarci alle 19 davanti alla nave.

L- Dove vuoi andare? - mi chiede Lele prendendomi per mano ed iniziando a camminare

T- Andiamo a prendere un gelato? - gli chiedo con la faccia da cucciolo

L- Va bene, poi andiamo in Hotel a prendere la stanza per la notte - dice sorridendo

Annuisco felice e cerchiamo una gelateria.
Appena la troviamo entriamo.

L- Buongiorno, vorremmo prendere due gelati - dice alla ragazza dall'altra parte del bancone

X- Si certo, dimmi i gusti bello - dice quella sporgendosi sul bancone

L- Per me stracciatella e Kinder, per te Amore? - dice girandosi verso di me con un sorriso

T- Cioccolato e cocco - gli dico guardandolo dolce

X- Perfetto - dice quella scazzata

X- A te - dice porgendo il gelato a Lele

Mi avvicino per prendere il mio, ma quando lo sto per prendere me lo butta sulla maglia sporcandomela.

T- Cazzo - impreco

X- Oddio scusami - dice con quella voce da gallina

L- Andiamo in hotel e ti cambi - dice Lele prendendomi per mano

X- Lasciami il tuo numero... Così gli pago la lavanderia - dice quella tipa a Lele

Sto per parlare, ma lui lo fa prima di me.

L- Tranquilla, ci penso io al mio ragazzo. E non provarci con me: l'unico culo che mi piace è il suo - dice indicandomi alla fine

Arrossisco diventando un peperone mentre lui mi trascina fuori da quella gelateria.

L- Tieni - dice porgendomi il suo gelato

T- Ma no Lele - dico guardandolo

Mi fulmina con lo sguardo porgendomelo, lo prendo e lo fermo.

T- Lo mangiamo insieme, sediamoci su una panchina e poi andiamo in hotel - dico

Si guarda intorno e poi si blocca.

L- C'è un parchetto abbandonato lì, andiamo - dice prendendomi per mano e portandomici

L- OK ora puoi cambiati la maglia - dice posando lo zaino su una panchina e cacciandone una maglietta

Me la passa mentre lui mantiene il gelato che tra un po' si scioglie. Mi cambio velocemente per poi guardare la maglietta sporca.

T- Questa è solo da buttare - sospiro

L- Quando sarai a casa tua potrai farci qualcosa sicuramente - dice con un sorriso sedendosi

T- SIII POTREI DIPINGERCI SOPRA QUALCOSA - mi esalto

LELE POV'S
Lo guardo mentre, seduto affianco a me, mangia il gelato.

T- Tieni, non ne voglio più - dice passandomi il gelato

Lo prendo e lo finisco di mangiare.

T- Sono le 13, andiamo in Hotel a pranzare? - dice accoccolandosi a me

Mette la testa sulla mia spalla, io metto il braccio intorno alle sue e gli faccio dei grattini sul braccio.

L- Restiamo qui ancora un po'. Non passa nessuno e c'è così tanta pace - sussurro lasciandogli un bacio sulla guancia

T- Va bene - sussurra sorridendo






Sono così patati

𝙰𝚌𝚚𝚞𝚎 𝚍𝚒 𝚏𝚞𝚘𝚌𝚘|| 𝙏𝙖𝙣𝙠𝙚𝙡𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora