Capitolo 3

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<<Signora Nives?>>

<<Signora?Zemo,non ha neanche trent' anni.>>

<<State zitti,entrambi,dannazione.>>

Le mie palpebre tremano,faticando ad aprirsi,e una luce fioca e giallastra penetra nella mia retina.Il volto di Zemo é la prima cosa che vedo.È chino sù di me e deve indietreggiare con il corpo quando mi sollevo di scatto.

<<Dove sono?>>esclamo,portandomi una mano sul viso e massaggiandomi la testa dolorante.<<Mi fa..male la testa.>>

Sono su un divano,morbido,e in fondo,dove ci sono i miei piedi,è seduto il Soldato D'Inverno.
<<Sei al sicuro.>>risponde,cauto.<<E per la testa...abbiamo dovuto...stordirti.Eri sotto al loro controllo,ci volevi uccidere tutti.>>

La stanza intorno a me è ombreggiata,illuminata solo da candele e una lampada dalla luce fioca.

<<Ce le devi far vedere,tra l'altro,queste tue capacità.>>interviene Zemo.<<Sam ti ha colpita prima che dessi spettacolo.>>

Aggrotto le soppracciglia.
<<Sam?>>

Tigre Sorridente mi guarda,con un sorrisetto.
<<Già,non mi chiamo 'Tigre Sorridente'.Sono Sam Wilson,piacere.>>Allunga una mano,suppongo per stringere la mia.<<In arte 'Falcon'.>>

Questo tizio è ilare.

Sollevo il mio braccio per ricambiare il gesto e abbasso lo sguardo su di esso.Non ci sono manette a stringerlo,di esse rimangono solo i segni sui miei polsi.<<Sono libera?>>esclamo,incredula.

Il Soldato D'Inverno posa una mano sul mio ginocchio,annuendo.
<<Sei libera,Nives.>>

La vista mi si appanna,sento una sensazione così bella pervadermi che mi allungo,spalanco le braccia e stringo Zemo.Lui resta immobile un attimo,poi ricambia,picchiettando la sua mano sulla mia schiena.<<Grazie,grazie.Io...vi sono debitrice.>>

<<Già,lo spero.>>dice il barone.<<Perchè se hai davvero queste abilità,abbiamo bisogno che tu ti unisca a noi.>>

Mi stacco da lui,passandomi una mano tra i capelli.
<<Per fare cosa?>>

<<Te lo spiegheremo...>>inizia,venendo interrotto.

<<A proposito,>>interviene Sam.<<fai parte dei Tre Grandi?>>

<<oh,maledizione.>>impreca il soldato,seduto accanto a me.<<Sam,non ricominciare.>>

<<I Tre Grandi?>>ripeto,confusa.

<<Androidi,alieni e maghi.>>

<<Nessuno dei tre.>>

<<E cosa sei allora?>>

Stringo le labbra.
<<Io...non lo so.Posso manipolare qualunque tipo di oggetto,di qualunque peso,e gli elementi.>>mormoro.<<E...in qualche modo percepisco le emozioni di chi mi sta intorno.>>

<<Elementi?Acqua,terra,aria e fuoco?>>

Annuisco ma non riesco ad aggiungere nient'altro.Una donna,capelli biondi e fisico slanciato,entra a lunghi passi nella stanza.
<<Ah,si è svegliata.>>commenta,rivolgendomi un sorriso che mi sforzo di ricambiare.Poi si rivolge agli altri.<<Arrivano dei clienti tra poco,dovete cambiarvi.>>

Aggrotto le soppracciglia e mi volto verso il soldato,seduto accanto a me.

Lui si avvicina leggermente al mio viso e sento il sangue pulsarmi nelle vene.
<<Lei é Sharon Carter.Ci ha aiutati a portarti via.>>

Annuisco e torno a guardare Sharon che sta continuando a parlare.
<<Non dovreste ficcare il naso in questa faccenda,rischiate di esporvi.>>

Sam si appoggia con la schiena ad un mobile.
<<È vero,rischiamo,ma dobbiamo trovare chi ha capito come riprodurre il siero.>>

<<Dovevamo farci dire il suo nome da Selby,ma le cose non sono andate come previsto.>>dice Zemo.

<<Parlate del siero del super soldato?>>

Sharon annuisce e io abbasso lo sguardo sulle mie dita.<<Si trova qui a Madripoor.>>mormoro.<<Wilfred Nagel è lo scienziato che lo ha riprodotto.Power Broker,il mio vecchio proprietario,lo ha fatto lavorare al siero.>>

<<Ho presente chi è.>>risponde Sharon.<<I miei clienti hanno tanti contatti,cercherò di estorcere l'indirizzo di Nagel stasera alla festa.>>

Stasera?Festa?

Respiro profondamente e cerco di non far notare il mio disagio.Pensavo che ce ne saremmo andati via da questo paese subito.

<<Fatti una doccia veloce,Nives,ne hai bisogno.Ti lascio un vestito e delle scarpe in bagno.>>aggiunge la bionda,squadrando la mia tuta.

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<<Io...qualcuno..>>balbetto,aprendo la porte del bagno e sporgendo la testa verso la stanza.<<Qualcuno potrebbe aiutarmi?>>

Il soldato d'inverno,Sam e Zemo voltano di scatto la testa verso di me.L'ultimo che ho citato,si alza dal divano subito,ricevendo però una botta sul petto dal soldato che lo fa finire di nuovo seduto.

<<Improvvisamente ti sei dimenticato che avevi una moglie e dei figli?>>sibila Sam.

Non riesco a sentire però cosa gli risponde il barone perchè il mio sguardo e la mia attenzione cadono sul soldato d'inverno che,a grandi passi,si sta avvicinando a me.

Indossa una giacca elegante nera che gli fascia le spalle larghe e gli nasconde per gran parte il braccio metallico.<<Di cosa hai bisogno,Nives?>>

Faccio fatica a rispondergli.
<<La...la cerniera.>>mormoro,indicando il retro del mio vestito bianco.

Lui scivola alle mie spalle,provocandomi un brivido che si amplifica non appeno sento le sue dita poggiarsi sulla mia schiena.La cerniera che striscia è l'unico rumore a cui faccio caso,nemmeno i bisticci di Sam e Zemo riescono a sovrastare il suo rumore nella mia testa.Quando raggiunge il punto sotto al collo,la mano metallica del soldato mi afferra delicatamente i capelli,spostandomeli su una spalla,e chiude del tutto la cerniera.

Mi inumidisco le labbra,ormai secche e mi volto,incontrando gli occhi dell'uomo.
<<Grazie...>>Aspetto che mi dica il suo vero nome,insomma,chiamarlo soldato è strano,dovrà pur avercelo un nome.

Lui accenna un sorriso sghembo.
<<James Buchanan Barnes.>>risponde.<<Ma chiamami Bucky.>>

Annuisco e lo guardo superarmi e uscire dal bagno.

Non riesco ad identificare che emozioni sto provando,sono strane,ma a differenza di quelle che provo ormai da anni,non mi dispiacciono.

On the outside  // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora