capitolo 5~lo spettacolo~

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Jack mi stava preparando un panino guardandomi tipo ma questa è matta
"si Jack sono pazza lo so benissimo" dissi fissando il pavimento
"cos-?!" questa è stata la reazione di tutti
"come hai fatto a insomma hai capito" chiese Jack porgendomi il panino
"riesco a persuadere la mente delle persone, quello che pensate voi mi rimbomba nella testa" dissi con tranquillità e con la bocca piena
"però solo quei pensieri negativi o dispreggiativi" aggiunsi
"la magia nera è associata alla cattiveria" disse Dylan in modo ingegnoso e io alzai il sopracciglio come segno di hai capito tutto

"per quanto resterà con noi?" chiese Daniel
"lei è una di noi, siamo casa sua adesso" disse Dylan uscendo da casa
"dove è andato?" chiesi pulendomi la bocca con un tovagliolino

***

"ok bene Luna Loveggod" disse Merritt alzandosi dalla sedia
"potresti non chiamarmi così" mi scocciava essere chiamato nome e cognome
"visto che dovrai sopportarci fino alla tua morte, ci fai vedere qualche tuo trucco?" chiese
"non mi hai ancora chiesto scusa per essere entrato nella mia testa" dissi io appoggiandomi sullo schienale del divano
"Luna vogliamo solo capire con quale tipo magia abbiamo accheffare" disse Daniel con voce dolce sedendosi vicino a me

lo guardai negli occhi e le luci si spensero, le finestre si aprirono e le tende si staccarono da esse, il vento entrava nella stanza, fuori c'era una bufera, le luci andavano a scatti. poi tolsi lo sguardo da Daniel e fissai il pavimento e improvvisamente tutto tornò come era prima.

"straordinario" disse Jack
"perché ti sei fermata?" disse Daniel confuso
"la gente ha paura del tipo di magia che possiedo per questo non la uso mai e me ne vergogno, per questo non volevo mostrarvela" continuavo a guardare il pavimento
"devo ammetterlo" disse Merritt guardandosi in giro e tutti alzammo lo sguardo verso di lui
"hai talento" aggiunse

****



siamo a Los Angeles, nel teatro più famoso e grande della città, ben 9 navate con più di 1368 per ognuna di esse.

"pronta?" mi chiese Daniel
non risposi ero troppo stressata, non ho mai mostrato la mia magia davanti tutta questa gente
"Daniel non la assillare, è solo nervosa" disse Merritt mettendo una mano sulla spalla di Daniel e una sulla mia che mi fece tornare alla realtà
x: prego signorina Lovegood, il suo camerino è da questa parte" disse un ragazzo con un tacquino in mano che mi faceva strada
nel camerino c'erano dei vestiti con un biglietto sopra:"tieni, se vuoi puoi indossarli se no fa niente, buona fortuna...Dylan"
mi misi quei vestiti, mi misi del mascara, fondotinta per coprire le occhiaie e un ombretto argentato nella media

Dylan" mi misi quei vestiti, mi misi del mascara, fondotinta per coprire le occhiaie e un ombretto argentato nella media

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uscii dal camerino e mi dicessi verso il ragazzo di prima
"dove sono gli altri?" chiesi
"sono già saliti, fra un po tocca a lei"

sul palco

"oggi abbiamo un ospite molto speciale" disse Merritt rivolgendosi alla folla
"e vorremmo che gli diate un caloroso benvenuto" continuò Jack
"fate un bell applauso per" continuò Merritti
"pronta?" chiese il ragazzo

insieme i tre ragazzi:"LUNA LOVEGOOD"

la folla incominciò ad applaudire e il ragazzo mi fece senno di salire e così feci, le luci degli interruttori mi stavano accecando
Jack si diresse verso di me "vieni"
mi portò una mano dietro la schiena facendomi da guida verso gli altri, gli applausi non smettevano

daniel disse:"ora voi vi starete chiedendo chi sia questa ragazza, e sapete anche che i quattro cavalieri, come dice appunto il nome dovrebbero essere maschi, bhe ecco a voi il quarto Cavaliere!"

la folla a quella frase impazzì, applausi, grida di gioia e felicità, poi una voce diventò tante voci:"PROVALO!PROVALO!PROVALO!"

giustamente volevano prove concrete

mi feci coraggio e avanzai di qualche passo "mi chiamo Luna Lovegood, sono uno dei quattro cavalieri e pratico...la magia nera"

la gente incominciò a darmi minacce e mi augurava la morte, poi un signore disse:"lurida p3ttana, tornatene in strada"

i ragazzi si stavano dirigendo verso di me ma con la mano lo fermai
"come si chiama?" chiesi all uomo
non fece in tempo a rispondere che dal suo pesto si trovò vicino a me sul palco, la gente era rimasta sbalordita e lui era sconvolto
"ripeto la domanda come si chiama?"
"Gianluca Johnson" disse guardandomi con aria impaurita
"facciamo un applauso al nostro volontario Vincenzino" disse urlando
la gente si mise a ridere
"volontario!? ma di cosa sta-" non fece in tempo a finire la frase che gli poggiai una mano sul suo petto con forze e decisione facendo dividere il suo corpo con la sua anima che fluttuava nel cielo e diceva:"cosa mi hai fatto? aiuto! fammi tornare nel mio corpo!"
il corpo era anche lui sospeso in aria ma non parlava e non si muoveva al contrario della sua anima
"ringraziamo ancora una volta il nostro volontario che è evaso dalla prigione" dissi
in quel preciso momento entrò la polizia
"ringraziamo ancora il nostro volontario GIUSEPPE CONTE!!! GRAZIE GIUSEPPE SEI IL MIGLIORE!"

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