capitolo 11~oblivion~

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ero infuriata nera, stavo uscendo dalla base della polizia a piede spedito mentre Merritt cervava di raggiungermi cercando di tranquillizzarmi.
"Luna aspetta" disse, non lo degnavo nemmeno di uno sguardo, volevo uscire. punto.

una guardia fermò Merritt
"mi scusi tanto signore per il disagio del prigioniere 346"
"oh non si preoccupi, Luna!!" disse cercando di raggiungermi.

una volta uscita dalla porta d'ingresso incominciai a correre, non avevo una meta precisa, correvo e basta

Merritt uscì dalla polizia e mi vide correre ma ero troppo lontana
"Luna!" urlò, intanto i ragazzi scesero dalla limousine nera di Dylan
"allora come è andata?" chiese Jack
"dov'è Luna?" chiese Daniel
"è scappata" disse Merritt
"che vuoi dire?" chiese Dylan e Merritt gli spiegò quello che era successo

***

ero in una piazzetta, sembrava quella dove mi esibivo a New York prima di conoscere i 4 Cavalieri.

dato che non volevo farmi riconoscere avevo """preso in prestito""" una felpa da un negozio di abbigliamento e avevo il cappuccio in testa.

dato che non volevo farmi riconoscere avevo """preso in prestito""" una felpa da un negozio di abbigliamento e avevo il cappuccio in testa

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ero seduta su un gradino e osservavo una bambina con in braccio il suo fratellino, avranno avuto circa 7 e 4 anni. chiedevano elemosina ma nessun passante li degnava di uno sguardo, sembravano invisibili, tutto il contrario di me: riflettori, paparazzi, fan sfegatati ovunque.

i bambini stavano morendo di freddo, indossavano una semplice canottiera e un pantaloncino, erano sporchi e i vestiti avevano buchi ovunque.

avevano perso le speranze e si sedettero sul muretto di fronte lontano da dove ero seduta io.

mi avvicinai a loro sempre con il cappuccio e la testa bassa
"sapete non dovete mai arrendervi" dissi
"Salve signora potrebbe aiutarci" chiese la bambina
"che vi è successo? dove sono i vostri genitori" chiesi
"ci hanno abbandonato" disse lei

a quelle parole il sangue si fermò e rimasi scioccata, mi accucciai tenendo il peso sulle gambe con le ginocchia piegate e mentre mi toglievo il capuccio dissi:"volete vedere una magia?" avevo un sorriso a 72 denti come d'altronde i bambini che annuirono con la testa.

"ok bene allora come vi chiamate?" chiesi
"Penelope e Emanuele" rispose la bambina
"ei Emanuele metti la mano così" gli feci vedere di chiudere la mano e lui la chiuse
"bravo adesso immaggina qualcosa che vorresti avere" gli dissi
"ora apri la mano" lui la aprì e fece un sorriso, c'era una macchinina e si mise a giocare sul gradino
"Penelope guarda vedi quel gattino che dorme, ora immaggina di farlo volare"
"e come" mi chiese lei
"fallo e basta, non importa come, concentrati solo sul gatto" dopo qualche secondo che fissava il gatto, questo incominciò a volare e ringhiava perché aveva paura e ci misimo a ridere ma il suo fratellino corse da noi piangendo
"che hai cucciolo?" dissi abbracciandolo e mi indicò un ragno
"hai paura di questo essere?" e annuì, gli sorrisi
"fai finta che sia qualcosa che ti fa ridere" al ragno spuntarono 2 ali e alle zampe c'erano dei pattini a rotelle e i bambini ridevano
"ultima cosa che poi devo andare via, prendetevi la mano ora immagginate un animale quello che volete" misi una mano sopra la loro poi aggiunsi:"ora pronunciate le parole Expecto Patronum"
"Expecto Patronum" dissero insieme e dal nulla comparve una lontra e un cavallino.

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"sono bellissimi" disse Penelope

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"sono bellissimi" disse Penelope

i bambini si stavano abbracciando poi mi ringraziarono ma prima che andassero gli presi le mani, chiusi gli occhi e mentre li riaprivo

dissi:" che il vostro legame resti sempre unito e vi porti lontano da questa realtà,aprofittate del tempo presente, perché i giorni che seguiranno saranno sempre più cattivi

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dissi:" che il vostro legame resti sempre unito e vi porti lontano da questa realtà,
aprofittate del tempo presente, perché i giorni che seguiranno saranno sempre più cattivi. Gli anni che fuggono, inarrestabilmente, vi portano via una cosa dopo l’altra. Usate bene il tempo perché non saprete mai quanto ne avrete a disposizione. Oblivion"

i ragazzi sembravano aver dimenticato tutto, il loro passato, tutto.

***

stavo riandando verso il centro della piazza quanto mi scontrai con Daniel
"ei fai più attenzione" dissi io poi alzai lo sguardo "oh, ciao Daniel"
"che gli hai fatto?" mi chiese
"nulla" dissi incrociando le braccia
"incantesimo di memoria" disse avvicinandosi Merritt poi Jack si aggiunse:"permette di cancellare tutta o una parte della memoria di una persona"
"l'ho usata per far dimenticare loro il loro passato, tutto qui" dissi alzando le spalle
"è un incantesimo molto difficile da praticare" disse Dylan poi disse di tornare a casa.

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