Capitolo 1

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Fin da bambino ho sempre desiderato di trovare la mia mate, e mai avrei creduto di trovarla in una creatura tanto bella e speciale ma così piccola e fragile, ma lasciate che vi spieghi tutto dall'inizio.
Mi chiamo Lachlan, ho 23 anni ed è da 300 anni che sono bloccato a quest'età, per il semplice fatto che sono un lupo mannaro, ma non uno qualunque, io sono uno degli alpha più potenti del mondo, e sono bloccato a quest'età perché fino a quando non avrò trovato la mia mate e anche lei avrà raggiunto la mia stessa età non potrò più invecchiare, da una parte sono molto contento, ma dall'altra è ormai troppo tempo che sono su questo mondo e vorrei avere accanto qualcuno che mi renda felice e con cui passare le mie giornate.
È da circa 200 anni che sono diventato alpha, perché mio papà ha deciso di invecchiare felicemente con mia madre, quindi automaticamente lo sono diventato io, poi c'è il mio migliore amico, nonché mio beta di nome Killian.
In questo momento sono in palestra ad allenarmi con un lupo di nome George che mi sta raccontando della moglie che dovrebbe partorire a breve.
G: "insomma sta pulendo tutta casa, non riesce a stare ferma quella donna, il problema è che è umana e io mi preoccupo ma quando glie ne parlo mi urla sempre addosso, quindi alpha ho deciso di venire qua per allenarmi con lei"
L: "hai fatto bene, anche perché tutti sanno che le donne in quello stato vanno lasciate in pace" e lui mi guarda sorridendo, fino a quando non sente il suono del suo cellulare, e quando guarda il mittente lo vedo sbiancare
G: "è Amelia" sua moglie
G: "pronto amore?"
lo vedo sbiancare sempre di più mentre ascolta quello che gli viene detto
G: "va bene amore, tranquilla arrivo subito" mette subito giù e corre verso l'uscita
L: "ehi ma che succede?"
G: "sta partorendo, proprio ora"
L: "aspetta che ti accompagno con la macchina"
Corro a prendere le chiavi nel borsone e usciamo, ci metto giusto 5 minuti dalla casa branco Bloodred all'ospedale, mentre invece di solito c'è ne metto 20, però siamo dovuti andare all'ospedale per umani, per questo è così lontano, la casa branco è in mezzo alla foresta, è enorme ma nessuno la nota mai in mezzo a tutti quegli alberi.
Ho appena parcheggiato all'ospedale che subito il mio amico è fuori dalla macchina e sta correndo verso l'accettazione per chiedere di Amelia, quando gli dicono la stanza corriamo subito li senza nemmeno bussare, un'infermiera mi dice che non essendo un parente devo aspettare fuori, così decido di accomodarmi su una sedia di plastica, tra l'altro scomodissima, mentre aspetto.
Passano un paio d'ore quando vedo uscire George con le lacrime agli occhi dicendomi che è nata e che se voglio posso entrare a vederla.
Mette percorriamo il corridoio che porta alla camera di Amelia mi ha detto che hanno deciso di chiamare la bambina Lilibeth, appena entriamo nella stanza sento subito un profumo buonissimo di fiori, un profumo che mi affascina tantissimo, infatti mi giro verso le infermiere ancora presenti nella stanza, cercando di capire da che parte proviene, ma nessuna di queste ragazze emana questo profumo, così decido di girarmi per vedere come sta Amelia, ed è li che rimango affascinato dalla creatura più bella che avessi mai visto.

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