Capitolo 2

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Appena poso gli occhi su quella bellissima bambina mi venne l'istinto di prenderla e portarla lontano da tutto e tutti per proteggerla, ovviamente non si poteva fare visto che era appena nata e non volevo portarla via dai suoi genitori, aveva degli occhi così belli, di un colore grigio-verde e quelle bellissime labbra che tenevano in bocca il ciuccio, era lei che emanava quel buonissimo profumo di fiori.
Subito mi mossi verso di lei per prenderla in braccio, volevo averla tra le braccia ma nello stesso momento avevo anche paura di farle male, magari stringendo troppo o prendendola nel modo sbagliato.
Appena arrivai davanti al lettino chiesi il consenso di Amelia con uno sguardo e lei me la passò, appena presa in braccio agganciai i miei occhi nei suoi, e subito capì che sarebbe stata lei la mia compagna, la mia mate per la vita, il problema? È che era una bambina, tra l'altro appena nata.
L: "George, Amelia c'è una cosa che devo dirvi....credo di aver trovato la mia mate"
Loro mi guardarono stupiti così continuai
L: "è vostra figlia"
Subito Amelia cercò di difendere la sua bambina, sapendo cosa voleva dire per un lupo trovare la sua mate
A: "ma è appena nata, ti prego non portarcela via subito, lasciaci almeno passare con lei la prima parte della sua vita, almeno fino ai 16 anni, potrai vederla lo giuro, ma non portarcela via" mi disse con le lacrime agli occhi e con George che si era seduto accanto a lei per consolarla
L: "non ho nessuna intenzione di portarvi via la bambina, so quanto è importante per voi, ma anche voi sapete quanto è importante per me, quindi vi prego di trasferirvi alla casa branco e di alloggiare nella camera vicino alla mia e di avere come stanza comunicante tra le due case quella della bambina, in modo da averla vicina entrambi, se per voi va bene"
vidi gli occhi di Amelia illuminarsi e subito George mi ringraziò, così intanto che loro si riposavano io mi sedetti sulla poltroncina in fondo al letto, sempre con in braccio la piccola mentre la cullavo, sputò il ciuccio per prendere in bocca un mio dito, probabilmente sentiva già anche lei la forza di quello che ci univa
L: "che c'è piccolina? Non ti piace il ciuccio? Preferisci il mio dito? Siiiii, ma sei bellissima, carinissima e poi quanto sei dolce? Sisi proprio tu piccola principessa, chi è la più bella? Si proprio tu" mi misi a fare i versetti alla bambina riempiendola di baci sul viso e lei scoppiò a ridere, era veramente dolcissima.
Appena arrivarono le infermiere per portarla da Amelia per mangiare, lei scoppiò a piangere quando cercarono di staccarla dalle mie braccia e mi venne l'istinto di ringhiare, non dovevano nemmeno azzardarsi a far piangere la mia piccolina, così decisi che l'avrei portata io dalla madre.
Appena finì di mangiare la misero nella culla e si addormentò quasi subito, sempre controllata da me, anche Amelia si addormentò così io mi risedetti sulla poltrona per riposarmi e chiudere gli occhi ma sempre tenendo le orecchie ben aperte per controllare se alla bambina succedeva qualcosa, domani potevamo già portarla a casa, io non vedevo l'ora di tornare alla casa branco e dire a tutti che avevo trovato la loro Luna e non vedevo l'ora anche di passare le mie giornate e il mio tempo con Lili, insomma era nata da poche ore e già non riuscivo a stare senza di lei, assurdo, non riuscivo a comprendere come ero sopravvissuto tutti quegli anni senza di lei, era come se lei fosse il mio cuore, era tutto per me e mai avrei lasciato che qualcuno la facesse soffrire o le torcesse anche solo un capello, avevo verso di lei un istinto di protezione enorme, tenevo molto più a lei che a me stesso o a qualunque altra cosa.

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