*🦋Sun-terza persona🦋
Sun e Tina rimasero da sole al tavolo per più di un quarto d'ora, in silenzio, senza che nessuna delle due trovasse il coraggio di proseguire con la conversazione che avevano lasciato in sospeso.
Sun era nervosa, preoccupata dal fatto di mettere a rischio l'intera operazione se solo avesse detto una parola, perfettamente consapevole di essere pessima a mentire. Tina, invece, sembrava compiaciuta dal suo operato, Ann le aveva lasciate sole come desiderava e ancora meglio era uscita dal ristorante.
«Credo sia arrivato il momento che tu la smetta con questa farsa.» Ruppe il silenzio la ragazza dai capelli arcobaleno portandosi alle labbra il bicchiere pieno a metà di vino rosso.
«Non so di cosa tu stia parlando.» Rispose Sun iniziando a sudare freddo.
«Non crederò mai che in così breve tempo tu e quella vi siate innamorate, sono convinta che abbiate messo in piedi una farsa solo per quell'articolo su Ann.»
Sun, colta in flagrante, iniziò a sentire il panico crescere dentro di lei e ci mancò davvero poco perché scoppiasse e confessasse tutto. Tuttavia riuscì a trovare la forza di trattenersi, doveva liberarsi di lei.
«Per quale motivo avrei dovuto aiutare qualcuno che odio a salvare la propria immagine?» Chiese alla fine, sfoggiando un'aria di superiorità che lasciò Tina spiazzata.
Non si aspettava divenir messa all'angolo in quel modo. In effetti la sua amata le aveva sempre dimostrato quanto odiasse la sua coinquilina, quindi perché aiutarla? Che le dovesse un favore di qualche sorta?
«Ti ha promesso qualcosa in cambio?» Chiese con tono incerto, percepiva anche lei di starsi arrampicando sugli specchi.
«Ti sembro la tipa che accetterebbe ricompense da parte di un'omofoba?»
Tina si stava innervosendo, sentiva farsi presente sempre di più il dubbio che effettivamente Sun potesse essersi innamorata di quella stronza. Non poteva accettarlo, Sun era di sua proprietà, lo era dalla prima volta che si erano viste, l'aveva deciso lei.
Le mani di Tina iniziarono a tremare mentre stringeva il bicchiere di vetro, andando a generare piccole onde di vino al suo interno.
«Guardami negli occhi e dimmi che la ami.» Replicò decisa.
Sun sollevò lo sguardo dal piatto nella sua direzione, fino ad incrociare i suoi occhi scuri e penetranti carichi di rabbia. Tina non le aveva mai dato l'impressione di poter essere una ragazza pericolosa, eppure in quel momento sembrava pronta a commettere una strage.
«Io la amo.»
Sun si stupì della facilità con cui quelle parole le uscirono dalla bocca, di solito quando mentiva tendeva a guardarsi intorno per evitare lo sguardo del suo interlocutore, balbettare e ad avere la voce tremante. In quel momento, però, quelle tre parole uscirono con naturalezza quasi come se non fossero bugie.
Tina sorrise, con un sorriso così spaventoso che la faceva sembrare insana mentalmente. Quella ragazza aveva un piano, fin dal principio aveva anche lei elaborato un modo per farla pagare a Ann per averle portato via il suo amore.
«Penso che dovremmo andare a vedere cosa stia facendo Ann, non vorrei che si stesse divertendo con un'altra donna.» Disse quasi ridendo malignamente.
Sun rimase confusa da quella frase insolita e per qualche motivo sentiva di non dover trattarla con leggerezza. Lo sguardo da pazza negli occhi di Tina la preoccupava e iniziò a temere per la sicurezza della sua compagna di stanza.
«Cos'hai fatto Tina?»
*🦋Ann-prima persona🦋
«Ann sei tu?»
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I hate you for real
RomantikIn revisione costante. Ann è omofoba, cosa inaccettabile per una Thailandia in via di una complessiva apertura mentale. Il suo odio verso gli omosessuali è talmente insito in lei che ormai fa fatica a ricordare il motivo per il quale è nato. Le cose...