*🦋Ann-prima persona🦋
Arrivata in camera mi chiusi la porta alle spalle, sperando con tutto il cuore che Sun non mi avesse seguita. Mi ci appoggiai sopra con il fiatone, mentre le lacrime non ne volevano sapere di fermarsi. Mi aggiustai il maglione che era ancora un po' sollevato e corsi in bagno dopo essermi assicurata di non essere stata seguita da nessuno.
Davanti allo specchio notai di avere davvero un aspetto terribile, dei succhiotti che non avevo chiesto erano comparsi sul mio collo, ricordandomi quanto morbide e disgustose fossero le labbra della mia compagna di stanza.
Ma non era finita lì, sul labbro inferiore avevo un taglio dove il sangue si era già seccato, probabilmente causato dai denti di Sun, quando nel bacio aveva cercato di farmi aprire le labbra con la forza.
Aprii il rubinetto e iniziai a sciacquarmi la faccia furiosamente, come se quei segni potessero scomparire semplicemente con un po' di acqua e sapone. Ricominciai a singhiozzare, il cuore non ne voleva proprio sapere di rallentare, stavo rischiando un attacco di panico.
Di nuovo no, non ne ho uno da anni.
Mi buttai sotto la doccia senza pensarci due volte.
La pressione dell'acqua mi colpì quasi a volermi graffiare la pelle, non avevo aspettato che diventasse calda e avevo iniziato a spogliarmi solo dopo che i vestiti furono completamente fradici.
Mi sedetti a terra respirando affannosamente, nascosi il viso tra le ginocchia e lasciai che l'acqua scorresse lungo la mia schiena. Dovevo calmarmi, liberare la mente da ogni pensiero negativo e opprimente.
Sapevo che sarebbe successo, tutte quelle come lei si comportano così, prima o poi sarebbe successo.
Ricominciai a piangere e a urlare senza preoccuparmi di chi avrebbe potuto sentirmi, dovevo sfogarmi altrimenti sarei impazzita sul serio.
Tremavo come una foglia nel mentre che mi tornavano in mente i ricordi del 2008. L'anno più terribile della mia vita.
Ci avevo messo anni per riprendermi da ciò che mi era successo in quel periodo, solo in quel momento mi resi conto che in realtà non l'avevo mai completamente superato e che non ci sarei mai riuscita.
Stetti così, sotto la doccia per almeno un'ora senza insaponarmi né lavarmi effettivamente. il getto d'acqua iniziò a riscaldarsi e presto il vapore mi appannò la vista, iniziai a rilassarmi.
Quando uscii mi sentivo solo un corpo vuoto, senz'anima e senza emozioni. Non sapevo cosa provare, non sapevo come avrei dovuto reagire.
Per un attimo avevo creduto che Sun fosse diversa. La odiavo, ma per tutto quel tempo avevo sperato che mai avrebbe potuto farmi una cosa del genere con tanta cattiveria. Capire che mi sbagliavo fu un colpo terribile.
Dopo essermi asciugata tornai in camera sollevata nel notare che fosse ancora vuota, Sun doveva essere tornata a godersi la festa.
Indossai il pigiama e mi misi sotto le coperte sperando di addormentarmi in fretta.
Per quel giorno non volevo più vedere quella stronza. Non sapevo se rivedendola avrei iniziato a prenderla a calci, o avrei avuto un colpo e sarei morta di paura.
Era tutto così tremendamente confuso, semplicemente non volevo vederla e speravo di addormentarmi prima del suo rientro in camera.
*🦋Sun-terza persona🦋
Sun si rese conto della gravità di ciò che aveva fatto solo dopo che Ann l'aveva spinta via con un potente calcio, il quale in realtà non le aveva neanche fatto poi così male.
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I hate you for real
RomanceIn revisione costante. Ann è omofoba, cosa inaccettabile per una Thailandia in via di una complessiva apertura mentale. Il suo odio verso gli omosessuali è talmente insito in lei che ormai fa fatica a ricordare il motivo per il quale è nato. Le cose...