Capitolo 2

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*🦋Ann-prima persona🦋

La ridurrò così male che pregherà la responsabile in ginocchio per farsi cambiare di stanza!

Ormai però era già notte e quando tornai in stanza Sun era ancora lì ma sotto le coperte con ancora le cuffiette nelle orecchie, sembrava essersi addormentata ma si poteva ancora sentire la musica che stava ascoltando prima di crollare dagli auricolari.

Ero davvero tentata di strappargli via le cuffie e spingerla rudemente giù dal letto ma mi trattenni. Era già tardi, avrei dovuto andare a letto anch'io ma non prima di farmi una bella doccia calda per distendere i nervi che mi avevano tormentato per tutto il giorno.

Andai in bagno chiudendo a chiave la porta, naturalmente. Stava dormendo ma non si poteva mai sapere per certo. Fu in quel momento che mi venne un'idea geniale.

Sta dormendo, uh?

Forse non dovevo rimandare il piano "diventa la coinquilina peggiore del mondo" al giorno dopo, forse potevo già iniziare a divertirmi.

Fu per questo che presi il mio telefono e andando su youtube, feci partire a palla una playlist di musica pop scelta a caso tra i primi risultati della ricerca.

Alzai il volume in modo che si potesse sentire anche fuori dal bagno, ma non abbastanza da svegliare tutto il piano del dormitorio.

Ridendo mi misi sotto il getto d'acqua bollente e iniziai anche a cantare, mi presi la libertà di far durare la doccia più del previsto. A un certo punto giurai di aver sentito qualcuno bussare alla porta ma ignorai la cosa totalmente.

Uscii dal bagno mezz'ora dopo già infilata nel mio morbido pigiama e con i capelli asciutti e lasciati liberi.

Sun se ne stava ancora sdraiata sotto le coperte ma aveva gli occhi puntati su di me in un'espressione di puro odio.

«Oh? Per caso ti ho svegliata? Scusa.» Dissi in tono più che sarcastico con un sorriso da orecchio a orecchio mentre mi infilavo anch'io sotto le coperte.

«Hai dei gusti di merda.» Disse lei con disprezzo ma io risi soltanto in tutta risposta.

Sei tu la merda qui cogliona!

Fu dura svegliarsi presto il giorno dopo per andare a lezione, ma fu ancora più dura farlo con la musica punk rock che a palla usciva dal bagno. Feci un mezzo infarto al mio risveglio e caddi a terra con un tonfo come un sacco di patate.

La musica si spense e la porta del bagno si aprì, rivelando Sun ancora in accappatoio con i capelli bagnati che le ricadevano sulle spalle.

«Oh? Per caso ti ho svegliata? Bene.» Ripeté le stesse parole che le avevo detto io la sera prima.

«Sei impazzita?!»

«Volevo solo farti sentire cos'è la vera musica.»

Sun si avvicinò a me e mi allungò la mano per aiutarmi ad alzarmi ma io gliela schiaffeggiai via.

Lei chiaramente se lo aspettava ma sembrava non stare aspettando altro, ghignando si avvicinò a me, i nostri visi era così vicini che alcune gocce d'acqua dai suoi capelli caddero sulla mia fronte.

«Se non ti vuoi alzare non ti dispiacerà se mi cambio qui di fronte a te.» Disse in tono provocatorio e iniziò a slacciarsi l'accappatoio proprio davanti a me, a due centimetri di distanza.

Divenni paonazza e la spostai bruscamente alzandomi in tutta fretta, corsi in bagno e mi chiusi dentro a chiave.

Dall'altra parte sentii Sun scoppiare a ridere per poi mettersi a canticchiare.

I hate you for realDove le storie prendono vita. Scoprilo ora