Fourteen

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Yuta stava fremendo dalla rabbia. Fu come se Sicheng lo percepì subito.

<Padre cosa significa? Ha detto il vero?> il castano comprese la risposta nel momento in cui incontrò lo sguardo timoroso e pentito dell'uomo. 
Winwin non sapeva cosa dire. Era nervoso. Suo padre non poteva aver fatto una cosa del genere.

<Mi dispiace tesorino ma è come stanno le cose.> ancora quella voce assurdamente fastidiosa.

Yuta si mosse con passo deciso verso il cancello.

<A quanto pare non hai compreso che il tuo volere non vale niente.> disse il biondo.

<Oh, vedo un contendente? Sicheng, preferisci veramente un senza volto a me? Devo immaginare che ti servano delle lenti?>

<Piuttosto, penso che preferirebbe una persona in grado di distinguere un cocomero dal proprio cervello.> sentenziò l'inccappucciato ad un braccio di distanza. Quelle parole colpirono un bel pò l'arrogante di fronte a lui, tanto che si sentí in dovere di aggirare il discorso.

<Mostra il tuo volto invece di fare l'arrogante. È semplice parlare quando non hai una faccia vero.>

<Yuta ti prego non dare peso alle sue parole.> disse Winwin giungendo alle sue spalle.

<Ahia, iniziamo già ad avere i primi conflitti.> Sicheng ebbe veramente l'impulso di tirargli un pugno dritto in faccia. Si trattenne. Più che altro era preoccupato per Yuta.  Non sapeva come avrebbe potuto reagire alle provocazioni, era ancora un'incognita per lui. 

<Ho una proposta, visto che sembra che io abbia un contendente in amore. Voglio fare una sfida. Che ne dici?> Sicheng lanciò uno sguardo a Yuta mentre cercava di fargli intendere di non accettare assolutamente.

<Accetto. Come? > rispose.

Sta scherzando, vero?

<Spada contro spada io e te.> disse sicuro.

<Yuta ti pre->

<Non mi fermerò davanti una sfida e non gli darò nemmeno un minimo pretesto per portarti via da me e fargli credere che gli appartieni.> il cuore del castano si scaldò con quelle parole, ma sicuramente quel rossore sulle sue guance non era abbastanza per calmarlo.

<Non mi piace essere un premio da vincere.> sbuffò.

<Non sei un premio da vincere, voglio solamente strozzarlo, non ti oggettificherei mai. Ora fidati di me, o devo pensare che non mi ritieni all'altezza.> Win mise un leggero broncio, mentre Yuta si spostava per scavalcare il cancello. In quel momento si sentirono tutti stupidi. Come dar loro torto?

<Addirittura non mi fai entrare, che cattive maniere...  Comunque, preferisco non ridurti male. Sai mi dispiacerebbe. Facciamo che vince chi disarma prima l'altro.>

<Bene.> nemmeno il tempo di rispondere che l'uomo aveva già iniziato ad attaccare, sperando di avere fortuna, ma Yuta era troppo preparato e motivato per permettergli di coglierlo allo sbaraglio. Non ci volle molto, prima che lo scontro finisse con un ovvia vittoria del biondo. Ma era risaputo che avrebbe vinto lui. Sicheng liberò un sospiro di sollievo.
Ma non è troppo semplice per finire bene? Il pretendente non avrebbe mai mollato in questo modo il suo orgoglio e i suoi desideri. Ed attacco nuovamente nel momento in cui il ragazzo era intento a scavalcare il cancello. Yuta lo blocco con la lama, ma inevitabilmente per l'equilubrio, venendo ferito al polpaccio da uno degli spuntoni di metallo del cancello. Sicheng subito corse a soccorrerlo.

<Visto che la situazione è questa mi costringete ad arrivare alle maniere forti.> l'uomo afferrò violentemente il colletto del padre del castano e avvicinò il suo pugnale alla gola del povero vecchio.

<Ora le detto io le regole. Apri subito questo cancello.>
Sicheng era paralizzato. Non sapeva cosa fare. Yuta invece, nonostante non avesse in simpatia il padre del ragazzo per averli portati ad una situazione del genere, obbedì. Mentre apriva il cancello con la destra mosse l'altra mano dietro la schiena compiendo dei segni che vennero recepiti immediatamente da Jaehyun, nascosto dietro degli arbusti che circondavano il luogo.
Sicheng intanto stava per crollare. Non sopportava la pressione che gli stava calando addosso.

<Abbassati il cappuccio.>

<Yuta non de->

<Sicheng, pensavo avessi a cuore tuo padre.> fu con quelle parole che dovette mordersi il labbro inferiore e tacere. Gli bruciavano gli occhi, e nonostante il risentimento che stesse provando in quel momento nei confronti del padre, non poté fare altro che zittirsi. Ma non voleva che pesasse tutto su Yuta.

Yuta si abbassò il cappuccio, mostrando la falsità delle parole che gli avevano rivolto poco prima con tanta convinzione.

<Tsk.> uscì dalla bocca dell'uomo. Senza dargli il tempi di reagire gli tirò un calcio esattamente nel punto lesionato pochi secondi fa. Yuta non poté che trattenere un verso di dolore. La ferita era profonda e stava continuando a sanguinare. Sicheng corse in suo soccorso cercando di farlo alzare in piedi.

<Yuta!>

Lo sguardo che il castano lanciò all'uomo voleva essere intimidatorio, ma provocò la sua risata.

<Tesoro, è inutile che fai il finto arrabbiato con me, sei così carino...> lasciò il vecchio dalla sua presa, che subito dopo si inginocchiò a terra senza fiato e si avvicinò al viso di Winwin. Passò una mano tra i suoi capelli con l'intenzione di accarezzargli il viso, ma il polso della sua mano venne fermato bruscamente da Yuta, che lo strinse così forte da fargli emettere un gremito di dolore.

<Non provare a toccarlo.> sussurrò Yuta a denti stretti. I suoi occhi incontrarono quelli dell'uomo. Erano così freddi da riuscire ad intimidire chiunque guardasse.

<Sei troppo ostinato per i miei gusti->

<Jaehyun!> gridò il biondo. I cancelli si chiusero improvvisamente. Lasciando tutti fuori a parte il padre del ragazzo e l'uomo. A quel punto Yuta si alzò lentamente in piedi. E lo colpí in faccia con un pugno ben assestato sull'osso dello zigomo.

<Non mettere le mani su chi non ti riguarda.>

The Beauty And The Beast. YUWIN [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora