Ora il problema era un altro. Non ci voleva niente a scavalcare quel cancello. Ed erano in molti.
<Tsk.> pronunciò il biondo.
<Andiamo dentro, subito.> continuò poi. Yuta trascinò Sicheng con se, seguiti del padre del castano, nonostante la sua gamba stesse implorando pietà.
<Yuta! La gamba!> esclamò il più piccolo, ma l'altro non gli rispose e continuò a correre, fino a giungere all'interno del castello. Yuta era stremato, la gamba bruciava. Sicheng aiutato da Taeyong lo poggiò sul divano, e subito cercò qualcosa per disinfettare la ferita e magari fasciarla. Si inginocchiò di fronte a lui mentre con un pò di cotone iniziò a tamponare gentilmente la ferita. Yuta lo guardava con un sorriso dolce sulle labbra. Mentre lasciava tutto alle spalle per godersi quel piccolo momento.
<Winwin... Io-> il vecchio venne fermato dal proprio figlio.
<Padre, evitate, vi prego. So che lo avete fatto in buona fede, ma ora come ora preferisco non parlarne. Non dovevate arrivare fino a questo punto. Sapevate che preferirei morire che sposare un uomo del genere. Non avevate il diritto.> sentenziò freddo, mentre continuava a curare la gamba ferita del più grande. La stoffa era sporca di sangue. Al castano faceva impressione i sangue, ma si trattenne. Prese una garza e l'avvolse con morbidezza attorno al polpaccio senza stringerla troppo.
<Grazie.> disse poggiandogli una mano sulla guancia e baciandogli la fronte. Il padre si sentì ancora più in colpa. Non gli piaceva vedere il figlio con un uomo, eppure quelle effusioni affettuose lo portarono a pentirsi maggiormente di ciò che aveva fatto. Suo figlio dopo tanto tempo sorrideva genuinamente.
Cosa ho fatto?
Yuta si alzò in piedi, nonostante Win avesse ripetuto più volte che doveva stare fermo. Si avvicinò la padre di Sicheng porgendo la mano davanti.
<Mi permetto di presentarmi in miglior modo. Yuta Nakamoto. Direi che voi siete molto propenso a procurarmi parecchi guai, sbaglio?> l'uomo arrossì dalla vergogna, ma strinse ugualmente la mano.
<Taeyong, com'è la situazione fuori?> domandò poi al grigio.
<Non capisco se se ne siano andati o si siano nascosti. Penso che per ora sia meglio non uscire. Ah no, eccoli. Vogliono nascondersi qui intorno. Penso che ora l'obiettivo siano divenute le ricchezze del castello. È l'unica cosa che può motivare anche gli altri. Cosa facciamo?> Jaehyun andò affianco a Taeyong subito dopo.
<In effetti sono molti. Basterebbe un ariete per sfondare la porta.> si aggiunse Jaehyun, poggiando una mano sulla spalla di Tae.
Yuta sospirò pesantemente, non voleva ritrovarsi in quella situazione.
<Uscite! Cosa aspettate! Abbi coraggio, su, tutto tu pieno di te?> era di nuovo lui.
<Giuro che se mi ripresenta davanti farò in modo che la sua faccia venga a contatto con il fuoco del camino.> Sicheng era adirato. Gli aveva rovinato una giornata bellissima, finalmente aveva la completa fiducia di Yuta ed erano usciti insieme.
<Se non volete uscire, ci costringete a giocare come con i topolini!>
<Ma è realmente stupido, pensa sul serio che usciamo di qui? È impazzito.> disse Taeyong.
<Bene, allora diamo via al gioco.> pochi minuti dopo si sentì puzza di bruciato. Tutti spalancarono gli occhi. Si. Era decisamente impazzito. La paura negli occhi di Sicheng era tangibile. Jaehyun subito si precipitò a cercare di aprire il portone.
<È bloccato! Le finestre anche! Quando hanno avuto il tempo per fare tutto questo?> la puzza di fuma divenuva sempre più forte. Erano bloccati.
<Saliamo su.> disse Yuta. Tutti l seguirono mentre salivano le varie rampe di scale. Il fumo continuava a salire. Taeyong tossiva. Era particolarmente sensibile al fumo e sentiva i polmoni annebbiarsi. Jaehyun lo colpì leggermente la schiena sperando di aiutarlo. Il fumo appannava i sensi in una maniera assurda. Si ritrovarono nel luogo più alto della casa, il terrazzo. Gli altri sembravano essersene andati. Il fuoco si stava spargendo ben oltre. Yuta diede un'occhiata alle rose, quelle che aveva curato per anni. Stavano bruciando poco a poco. I petali mutavano in polvere nera e venivano trascinati dal vento. Era dispiaciuto? Si. Ma non gli importava. Non aveva bisogno di altro che non fosse la persona affianco a lui.
<Yuta le tue ro->
<Non sono importanti. Non te ne preoccupare.> disse rivolgendo un sorriso rassicurante al castano, che invece lo guardava triste. Yuta ci teneva davvero tanto. Era come perdere una parte di lui.
<Se restiamo qui per molto moriremo, o per il troppo fumo inalato, o carbonizzati.> disse Jaehyun. Ma Yuta aveva già una soluzione. E no, non era quella di una morte tragica con il suo amato tra le braccia. Lo aveva appena conquistato, avevano ancora troppo tempo da passare insieme, e non voleva sprecare nemmeno un istante.
<Vedete quel lago? Dobbiamo atterrare lì. È profondo almeno una decina di metri, dovete cercare di saltare il più possibile orizzontalmente. Penso che sia nella portata di tutti.> disse Yuta. Sicheng era terrorizzato dalle altezze. Era la sua più grande paura. E lì parlavamo di almeno una quindicina di metri da terra.
<Y-yuta.> tentò di dire.
<Dimmi.>
Sicheng si zittì. Doveva saltare senza fare troppe storie.<Ti prego salta con me.> gli disse con le lacrime agli, occhi. Non seppe con quale coraggio glielo chiese mentre tremava.
<Voi saltate per primi, a lui ci penso io.> eseguirono gli ordini. Jaehyun e Taeyong saltarono senza esitare. In seguito il padre, subito dopo uno sguardo dispiaciuto, convinto che suo figlio fosse nelle mani giuste, si allontanò, decidendo di saltare anche lui. Yuta avvolse il viso di Sicheng tra le sue mani, mentre con i pollici gli accarezzava delicatamente le guance. Sicheng piangeva come se non potesse controllarlo, era seriamente spaventato, ma sapeva che doveva abbandonare ogni suo capriccio, ma per qualche altro attimo voleva continuare a godere del tocco gentile di Yuta.
<Andiamo insieme al mio 3. Sei pronto?> Sicheng si passò una mano sotto il naso e annuì con gli occhi rossi, mentre cercava di smettere di piangere. Yuta strinse forte la sua mano, non avendo intenzione di lasciarla andare.
<Uno...> Sicheng prese un respiro, mentre tentava di calmarsi, ma aveva l'altro affianco a se, e si fidava ciecamente di lui.
<Due...> quello sguardo era abbastanza per infondergli tutta la sicurezza di cui aveva bisogno.
<Tre...> saltarono. Mano nella mano, dopo aver preso una piccola rincorsa. L'acqua fredda avvolse i loro corpi.
MANCA L'EPILOGO ED è CONCLUSO
STAI LEGGENDO
The Beauty And The Beast. YUWIN [ITA]
FanfictionIspirato da "La Bella e la Bestia", in particolare dalle versioni di Beaumont e Villeneuve, ma perlopiù Beaumont. 4 marzo 2021