Jade
Andai subito nel panico. Mi avvicinai a lei e con fatica riuscì a spostarla sul letto. Mi venne in mente di chiamare Kyle, ma mi resi conto di non avere il suo numero. Non mi piaceva l'idea di lasciarla da sola ma fui costretta a uscire e mi diressi il più in fretta possibile verso il dormitorio maschile.Non conoscevo il numero della sua stanza, ma mentre passavo nel lungo corridoio notai che alcune porte erano aperte, e mi illuminai quando intravidi i capelli ricci di Michael.
"Ragazzi!" Urlai, da fuori sembravo sicuramente pazza. Loro si girarono immediatamente, sembravano davvero sorpresi.
"Che succede?" Kyle si alzò per venirmi incontro."Sono rientrata in stanza e ho trovato Rosie per terra, è svenuta, dovete aiutarmi!" Parlavo a vanvera.
Kyle e Michael si rivolsero un'occhiata, chiusero la loro stanza e ci recammo nella mia.Non appena la videro Michael avanzò per prenderla tra le sue braccia.
"Portiamola in infermeria." Dissi e loro mi seguirono.
Quando arrivammo l'infermiera ci guardò sconvolta. Era raro che qualcuno andasse in infermeria, quasi tutti evitavano per paura di avere qualche prescrizione medica e dover assumere qualche brutto antibiotico."Cosa è successo?" Domandò.
"Sono rientrata in stanza e l'ho trovata per terra." Spiegai.
Michael la trasferì su un lettino e guardammo l'infermiera avvicinarsi a lei."Ha qualche problema fisico o allergia?" Chiese mentre la visitava.
"Non che io sappia." Mi sentivo una pessima amica, onestamente non sapevo se avesse qualche problema.
"Credo abbia avuto un calo di zuccheri, è normale quando siete sotto stress per gli esami. Vedete che a breve si sveglierà e le daremo una bella barretta al cioccolato." Ci rassicurò. Speravo davvero che il motivo fosse quello.L'infermiera uscì e Kyle si girò a guardarmi. Ero pallida e i sensi di colpa stavano crescendo sempre di più. Se fossi stata con lei forse non sarebbe successo, e inoltre, non ero con lei perché ero con il ragazzo che le piaceva.
Altro che paradiso, sarei andata all'inferno."Ehi." Mi toccò il braccio e mi prese in disparte.
"So che lo stai pensando, ma non è colpa tua." Mi girai a guardarlo.
"Alcune cose a volte... devono succedere e basta, non puoi evitarle."
Disse, ma non sapevo più a cosa si stesse riferendo.
Michael appoggiato al muro di fronte al nostro, ci guardava pensieroso.Quei due erano i ragazzi più strani con cui avessi mai avuto a che fare. Così affascinanti e gentili, ma a volte diffidenti e misteriosi. Avevano la faccia di due angeli, ma dentro di me qualcosa mi diceva che non era così.
Kyle in particolare, era un enigma dalla bellezza angelica, e io ormai pensavo a lui continuamente."Jade" La voce di Rosie mi arrivò come un sussurro, e mi avvicinai subito a lei.
"Ehi" Sorrisi. Sembrava davvero disorientata.
"Ma che diavolo è successo?"
I ragazzi si guardarono complici.
"Sei svenuta."
"Come?" Chiese, mentre cercava di alzarsi a sedere."Quando sono rientrata in stanza ti ho trovata per terra. Mi hai fatto spaventare." Lei sorrise.
"L'infermiera ha detto che forse è stato un calo di zuccheri dovuto allo stress." Lei scosse la testa.
"Non è possibile." Rise.
"Mangio schifezze in continuazione.""Oh..." Commentai confusa.
"Non hai un'altra idea del perché sia successo?" Si intromise Kyle, sembrava preoccupato. Rosie sembrò avvampare quando realizzò la sua presenza. "Onestamente no. L'ultima cosa che ricordo è che stavo studiando." Disse.
Kyle guardò Michael e quest'ultimo annuì. Sembrava quasi che parlassero nella mente."L'importante è che adesso stai bene."
Sorrisi. "A proposito, ricordo anche che ti stavo aspettando. Si può sapere dove sei stata?" Chiese e io sbarrai gli occhi. Sentì Kyle tossire.
"Ero in biblioteca." Dissi.
"Ma mi avevi detto che andavi al bar."
Chiese con una punta di sospetto.
"Si, ma dopo sono andata in biblioteca con.... Chandler." Esordì e i suoi occhi si illuminarono.Kyle alzò le sopracciglia e io feci una risata nervosa, sperando che non alludesse al fatto che Chandler lavorava e non si sarebbe mai allontanato dal bar.
"Era ora amica! Vedo che Chandler ha usato la tattica della biblioteca."
Sorrise.
"Cosa?" Chiedemmo io e Kyle all'unisono."Lo sanno tutti che la biblioteca è un ottimo posto per sedurre qualcuno, aggiungerei che i ragazzi ti ci portano di proposito per affascinarti con qualche frase intellettuale e poi cercano di baciarti!"
Mi ammutolì e poi diventai letteralmente viola."Ah, davvero?" Chiesi, senza avere il coraggio di voltarmi verso Kyle, anche se percepivo il suo sguardo su di me e anche la risata che Michael stava cercando di trattenere.
"Certo, mi è successo tante volte! E beh dimmi, è stato bello?" Chiese.
Io sorrisi. "Lo è stato."
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Devil in disguise
Short StoryKyle è il figlio di Lucifero, non ha mai avuto una vita normale ma gli si presenta l'occasione quando suo padre gli ordina di frequentare un college americano, solo per conoscere una ragazza. Jade Thompson, è una comune ragazza che possiede in realt...