Golden Trio

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KYLE
Era passato qualche giorno da quando io e Jade avevamo cercato di capire quali fossero i suoi poteri, senza però avere risultati. Michael ci aveva assicurato che ci avrebbe pensato lui, perché era un maestro nello scoprire quali fossero i poteri degli altri, ma dopo qualche ora di pratica si era arreso anche lui e io avevo finito tutte le idee.

Certo, sapevamo che i poteri in una persona potevano manifestarsi anche dopo anni, ma mio padre mi aveva garantito che con lei sarebbe stata una cosa molto veloce, perché i suoi poteri erano così potenti che riusciva a sentirli anche sottoterra.
Iniziavo davvero a chiedermi se mio padre si fosse sbagliato, o se mi avesse mentito e voleva Jade per altri motivi.
Quello che sapevo però, è che sarei rimasto lì ancora a lungo pur di non tornare da lui.

Era contraddittorio ciò che provavo.
Da un lato cercavo di restare sulla terra il più possibile, ma allo stesso tempo stavo cercando in tutti i modi di accontentare il volere di mio padre per non deluderlo e per non farmi cacciare via per sempre.
Ma la verità era che liberarsi di lui non era così facile, se fossi stato io ad andarmene avrebbe trovato il modo di rendermi la vita un inferno, così come faceva a coloro che erano scappati e che si rifugiavano in diverse parti del mondo.

Quel giorno d'altronde, era il 18 novembre, ed era il mio compleanno.
20 anni. Ero vivo da 20 anni ma mi sembrava di aver vissuto per davvero solo in quelle ultime settimane.
Di solito mio padre organizzava una grande festa, seguita da danze e sesso occasionale con ragazze di cui non mi importava niente.
Non riuscivo proprio a credere che quella fosse stata la mia vita fino a un mese fa. Mi sentivo così diverso, e volevo essere diverso.

"Buongiorno Kyle, riesco già a vedere i segni della vecchiaia sul tuo viso."
Disse Michael, e io gli lanciai un cuscino addosso.
"Sono più grande di te, porta rispetto."
Disse e poi scese dal letto.
"Ti va se oggi ci prendiamo una pausa e festeggiamo?" Disse.
"Non se ne parla, e non voglio che si sappia che è il mio compleanno, grazie." Mi alzai e lui alzò le sopracciglia.

"Cosa c'è?" Chiesi.
"Buon compleanno!" urlò Jade, che era sbucata dal nulla. Sbarrai gli occhi e fulminai Michael con lo sguardo.
"Momento sbagliato?" Chiese Jade, e notai che aveva tra le mani un muffin con una candelina sopra.
Sorrisi cercando di non farlo notare.
"Davvero volevi tenermelo nascosto?" Chiese acciggliata.
Io alzai le spalle, non mi era mai piaciuto stare al centro dell'attenzione.

Allungò il muffin verso di me e Michael con uno sguardo accese la fiamma. Iniziarono a cantare la solita canzoncina e spensi la candelina con un soffio.
"Ora possiamo tornare al lavoro?"
Dissi, e loro mi guardarono male.
"Va bene signor perfettino." Sbuffò Jade e io sospirai.

"Non ho scoperto nulla di nuovo Kyle, te l'ho detto." Disse Michael.
"Dobbiamo fare altri test." Dissi.
Michael sembrò pensarci su.
"Forse ci è rimasto ancora qualcosa, vado a vedere in biblioteca." Disse annoiato, e dopo essersi vestito velocemente uscì.

"Immagino che i tuoi compleanni siano sempre stati parecchio epici." Disse Jade analizzando la nostra stanza. "Direi di sì, e ricevevo anche regali molto interessanti." Guardai istintivamente il mio taccuino, che mio padre mi aveva regalato quando avevo 12 anni per 'liberare le mie emozioni'. Lei seguì il mio sguardo.
"Quel taccuino te lo porti ovunque." Disse. "Mi svelerai mai cosa ci scrivi?"
"Mai." Risposi, non avrebbe mai dovuto saperlo.

Michael tornò poco dopo e restammo in camera per ore cercando di testare per la milionesima volta, le sue capacità. Jade sembrava sempre più perplessa sulla verità che gli avevamo raccontato, e non potevo darle torto.
Decidemmo di lasciare stare e di smettere di forzare la cosa, avremmo aspettato tutto il tempo necessario, ma intanto l'avremmo preparata all'incontro con mio padre, sul quale era ancora parecchio indecisa.

Il resto della giornata lo passammo a parlare e a divertirci tra di noi: assomigliavamo sempre di più al golden trio di Harry Potter, e cercavo ogni giorno di convincermi che io e Jade avremmo potuto dimenticarci dei nostri piccanti e confusi trascorsi.
Solo perché ero cresciuto in un ambiente in cui si esaltava il sesso, la gloria e il piacere sarei riuscito a contenermi, vero?

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