2 Il Ritorno A Casa

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- 7 anni dopo -

Val:Zuku! Finalmente il diploma! Non vedevo l'ora di uscire da questo strazio di scuola!

Val, come ero solito chiamarla io, era strega dalle doti eccezionali. Era piccola di statura, più bassa di me che già ero inferiore al metro e settanta e quindi abbastanza basso per essere un ragazzo. Era snella con la carnagione pallida, come una bambola di porcellana. Aveva occhi color d'ambra con piccole increspature di blu che davano l'impressione di essere pietre preziose. Aveva capelli di chiaro di luna lisci e lunghi fino alle ginocchia. Se fosse stata una normale strega, sicuramente la gente avrebbe detto che era affascinante.

Izu:Valeriana non dovresti urlarlo così forte.

Hito:Come se potessero metterci in punizione, non siamo più pupazzetti sotto il loro controllo.

Hitoshi shinsou, era un ragazzo intelligente ma troppo attaccabriga per gli insegnanti. Diceva sempre quello che pensava, del resto non gli importava di quello che la gente pensava di lui, purché non offendessero chi gli stava accanto poteva lasciar andare la cosa.
Aveva capelli corvini scompigliati come i miei, era più alto di me e con fisico più robusto, aveva occhi scuri con occhiaie che a seconda di come andasse la settimana, potevano essere più profonde o leggere.

Izu:Hai ragione hitoshi, ma per educazione potreste trattenervi entrambi.

Hito:Mandala a quel paese quella benedetta educazione izuku! Altrimenti la mando io per te.

Io, invece avevo capelli verdi e ricci, sempre in disordine e per questo più di una persona da quando ero piccolo mi aveva chiamato col vezzeggiativo di cespuglio. A differenza di loro io sul volto portavo delle lentiggini che non avevo mai capito da chi venissero visto che i miei non le avevano e nemmeno i loro genitori. Le avevo spesso odiate ma i miei due compagni le trovavano buffe e simpatiche quindi cominciai ad apprezzarle.

Izu:Avete già un'idea di cosa fare dopo la cerimonia nei vostri villaggi?

Val, hito: Cercare lavoro!

Izu: Lo immaginavo.

Val: Che hai izuku? Cos'è quella faccia, mica è un addio questo.

Mi chiese la mia cara amica, notando la tristezza che portavo in volto.

Izu:Lo so ma voi due mi mancherete molto ragazzi.

Hito: Ehi niente facce tristi ci siamo capiti?

Val: Hito ha ragione, saremo di nuovo insieme prima di quanto tu possa immaginarlo.

Izu: Lo spero bene.

Salutai con dolore quelli che in quei sette anni erano diventati più che fratelli per me. Erano la mia famiglia, come lo era mia madre, ed era triste lasciarli.

Ci impiegai diversi giorni di volo per tornare a casa, non mi fermai neppure per la notte. Ora che avevo il diploma mi attendeva la cerimonia dell'unione in cui la saggia anziana avrebbe scelto il mio compagno di viaggio.
Varcai l'ingresso del villaggio e fu come un tuffo nel passato, la cittadella non era cambiata affatto, era bella come la ricordavo. Di norma sarei potuto tornare a casa durante le vacanze ed il primo anno lo feci. Poi qualcosa cambiò e volli evitare ad ogni costo il rientro. Erano 6 anni che mancavo. C'era allegria nell'aria ed il profumo del pane si mescolava a quello dei fiori appena colti esposti nel piccolo negozio della grande piazza.
Dei bambini giocavano tra loro, ero così distratto che neanche mi spostai.

Izu:Ah, tutto bene piccolo? Oh il tuo giocattolo si è rotto, aspetta.

Riparai il suo gioco con la magia. Il bambino sorpreso guardò il mio volto e poi guardò la pietra che avevo al collo e la riconobbe subito.

Chi Custodisce Un segreto Sa - The Wizard And The Fighter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora