Mi butto a capofitto in una frequentazione con Ben, capendo molto presto che il nuovo ragazzo dall'aria dolce soddisfa tutte le mie aspettative in fatto di uomini e tutto ciò che ho sempre voluto in una relazione.
Al mattino mi sveglio sempre con un suo messaggio, al campus non lascia mai la mia mano e mi riserva sempre dolci attenzioni come un bacio sulla guancia o una carezza.
Una sera, dopo il lavoro, mi ha portata a cena fuori in un ristorantino piccolo ma lussuoso, e mi ha confessato di essere la cosa migliore che gli sia capitata. I suoi complimenti mi lusingano sempre, la sua risata è contagiosa e le ore che trascorro con lui passano veloci e spensierate, ma c'è qualcosa che mi frena, qualcosa che stona in questo quadretto all'apparenza 'perfetto'....
Sono trascorse due lunghissime settimane dal mio litigio con Jackson; ho dimostrato a me stessa di essere molto più forte di ciò che pensavo e di quanto fossi capace di ammettere.
Indosso ogni giorno una maschera e non me ne vergogno, fingo che tutto vada bene e piano piano mi autoconvinco che sia così.
Solo mio padre si è accorto di quel velo di malinconia che qualche volta traspare dai miei occhi, ma non si è mai sbilanciato a fare troppe domande.
<<Ben dice che oggi ha organizzato una serata speciale per voi, sei emozionata?>>
La voce squillante di Abby mi risuona nelle orecchie come un megafono e dissolve tutti i pensieri che occupavano la mia mente. Avevo completamente scordato la serata che Ben ha organizzato per me, ne parla da una settimana.
<<Emozionata? Non esageriamo Abb, è solo una pizza davanti a un film>>
Ben mi ha fornito alcuni semplici dettagli di come si svolgerà la serata: ha ordinato la pizza e la mangeremo nella sua camera agli alloggi dell'università davanti alla tv, il film posso sceglierlo io, ho optato per 'The Notebook', lo conosco a memoria ma Ryan Gosling è sempre un piacere per i miei occhi.
<<Come sei melodrammatica, domani però mi chiami e mi racconti tutto ok?>> esordisce la mia amica.
<<Si, d'accordo>> le rispondo sorridendole.
Al termine delle lezioni, Ben si presenta all'uscita dell'aula di letteratura con in mano due rose rosse e un sorriso smagliante, attirando su di sè lo sguardo di molte mie compagne di corso. Magari i gesti plateali potrebbe evitarli, devo ricordarmi di farglielo sapere che odio essere al centro delle chiacchiere quotidiane che girano al campus.
Mi scocca un bacio sulla guancia ma molto vicino alle labbra, ricordandomi che fino ad ora il contatto fisico tra noi non si è ancora spinto oltre.
Mi aspetto di sentire qualcosa, come un brivido lungo la schiena o una scintilla, ma il nulla più totale è ciò che succede.
Scuoto la testa e lui mi prende la mano, incurante dei miei pensieri. Attraversiamo il lungo corridoio e poi usciamo nel grande prato verde che ospita l'ateneo, pullulante di ragazzi seduti sull'erba o sulle panchine.
Mentre ascolto distrattamente il suo discorso della telefonata avvenuta con sua sorella poco prima, attirato come da una calamita il mio sguardo saetta in direzione di un gruppetto di persone, in cui uno più di tutti spicca in tutta la sua bellezza.
Jackson è appoggiato al muro della porta d'ingresso, una gamba sollevata all'indietro con il piede appoggiato al muro, le braccia conserte sul petto. Indossa dei jeans neri strappati sul ginocchio, una tshirt bianca e un giubbotto in pelle che mette in evidenza le sue spalle possenti.
Ha gli occhi affossati, delle occhiaie nerissime gli incorniciano gli occhi blu notte, i capelli morbidi sono disposti in modo disordinato.
E' bello da far paura, e mi fissa con sguardo impassibile.
Un brivido mi percorre lungo la schiena nel momento in cui i miei occhi incontrano i suoi, una scarica di adrenalina attraversa da capo a piedi.
<<Ehi, mi stai ascoltando?>> Ben mi passa una mano aperta davanti al viso come se volesse farmi riemergere dallo stato di catalessi in cui sono appena caduta, girandomi a guardarlo e distogliendo lo sguardo da quel diavolo tentatore poco lontano da me.
Con una sicurezza che in questo momento non mi appartiene gli faccio cenno di si con il capo e abbozzo un sorriso, e lui continua a parlarmi come se niente fosse mentre ci avviamo nei dormitori.
Entrando nella sua stanza mi salta all'occhio una fila di candele sistemate perfettamente nel mobile in cui poggia la tv, una coperta sul pavimento con quattro cuscini e due cartoni di pizza. Ha studiato tutto alla perfezione per la perfetta serata romantica.
Durante il film, appoggia un braccio intorno al mio collo e mi attira a sè, avvolgendomi con il suo calore. L'atmosfera che hanno creato le candele rende tutto molto dolce e romantico, l'aria profuma di vaniglia, ma stranamente non mi sento affatto a mio agio.
Sono seduta sul pavimento con le ginocchia al petto, muovo nervosamente i piedi e mi sfrego spesso le mani sulle gambe con fare nervoso; ma il mix di emozioni che mi travolge non è dettato dalla situazione, ma dal fatto che accanto a me non si trova colui che mi fa girare la testa e salire lo stomaco in gola, la persona che solo trovandosi vicino a me fa avvampare il fuoco dentro di me e riempire i miei occhi di lussuria.
Ben si sporge con la testa verso di me, con il pollice mi accarezza una guancia e mi guarda intensamente negli occhi, la tensione è palpabile; prima che possa ritrarmi posa le sue labbra sulle mie, le sue labbra calde si godono il momento per un istante, poi la sua lingua mi sfiora il labbro inferiore aspettando che la mia bocca si schiuda per accoglierla.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare, mi faccio trasportare da questo bacio che non ha nulla a che vedere con ciò a cui mi aveva quasi abituato Jackson. Con entrambe le mani sulla mia schiena, mi tira all'indietro e fa adagiare il mio corpo sulla coperta, stendendosi su di me.
Quasi come a chiedermi il permesso, le sue mani mi accarezzano prima le braccia, poi si posano sul mio ventre e con i pollici disegna dei cerchi lenti vicino all'ombelico sopra il tessuto del mio maglioncino.
Tutto questo mi fa entrare in un vortice d'ansia, non sento passione, non sento niente.
Mentre lui procede indisturbato con le sue carezze, sul mio viso scende una lacrima.
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Give me everything
RomanceFinirà mai questa sensazione che mi pervade anima e corpo ogni volta che mi guarda? Camila Wyatt è una studentessa modello che frequenta il Boston College, lavora in una libreria per contribuire alle spese per la retta dell'università, la sua vita n...