Abbasso il capo, imbarazzata da quella visuale del suo corpo bagnato e dalla domanda che mi ha rivolto, consapevole del fatto che fino a poco tempo prima mi ha chiesto di andarmene e invece sono ancora qui, senza nessuna possibilità di lasciare questa stanza.<<Non posso tornare a casa...>>
<<Che significa?>>
<<Non ho la macchina, e a piedi è davvero troppo lontano. Non voglio crearti alcun disturbo, solo...>>
<<Puoi dormire qui, se vuoi>>
Cosa? Mi ha appena chiesto di passare la notte con lui? Oddio.
<<Beh, no, insomma, non vorrei disturbare... potresti darmi un passaggio a casa, magari?>> mi affretto a dire.
<<Ho bevuto, e non ho nessuna voglia di guidare>> ribatte secco; si dirige a passo svelto verso l'armadio, tira fuori una delle sue magliette e me la lancia addosso
<<Metti questa, starai più comoda>>
Ma che fine ha fatto il ragazzo che fino a poco fa mi urlava contro di andarmene? Non è che io me ne sia dimenticata, anzi, le sue parole sono state come un pugnale in pieno petto, ma ha cambiato completamente il suo tono nel giro di... non so, un quarto d'ora?
Sto per fare come dice, e mentre gli passo accanto gli sfioro la mano ammaccata e lui sussulta per il dolore. Mi volto e gliela prendo tra le mie, non è messa bene. Il sangue non scorre più, ma dal livido che gli si sta formando intorno deduco che debba fare un male cane.
Con la mano sinistra mi accarezza una guancia, sposta il suo sguardo prima sui miei occhi, poi sulle mie labbra. Non so cosa mi spinga a farlo, ma stavolta sono io che mi butto tra le sue braccia. Lo bacio, e lui risponde con trasporto.
Veniamo travolti da una passione incontrollata, mi sembra di essere risucchiata in un turbinio di emozioni, la mia mente si spegne e il mio cuore batte all'impazzata. E' una sensazione mai provata prima d'ora.
Comincio a baciargli il collo, le mie mani si insinuano sotto la sua maglietta, mentre lui con le sue mi afferra sotto il sedere e con uno slancio mi tira su. Le mie gambe si attorcigliano alla sua vita e, senza smettere di baciarmi, mi sbatte contro la porta d'ingresso della stanza.
I miei baci lo fanno gemere di piacere, gemiti soffocati, il suo respiro caldo però non smorza i brividi che mi percorrono tutto il corpo. Con un gesto veloce mi sfila la t-shirt e la butta sul pavimento e, per un attimo, rimane a guardare i miei seni coperti solo da quel poco tessuto in pizzo.
Si avventa di nuovo su di me e le nostre lingue danzano all'unisono bramose, desiderose di avere di più. Indietreggia come se il peso del mio corpo non fosse un problema, mentre le mie mani accarezzano i suoi bicipiti; arriva ai piedi del letto e girandosi mi ci scaraventa sopra, schiacciandomi con il suo peso.
Gli tolgo la maglia buttandola vicino alla mia e inizio a baciargli i pettorali scolpiti ancora umidi dalla doccia di poco prima, e assaporo ogni centimetro di lui.
Lo voglio, lo voglio da morire, e lui se ne accorge, perchè pian piano con la bocca e con i polpastrelli inizia a scendere fino a sfilarmi i jeans e le mutandine.
Si posiziona sotto di me, mi allarga le gambe quanto basta da permettergli di infilare la sua testa e inizia a baciarmi il clitoride facendomi emettere versi rochi.
Scende con la lingua e la passa in mezzo alle grandi labbra, poi succhia forte e inaspettatamente fa scivolare un dito dentro di me che mi fa inarcare i fianchi spingendolo ancora più a fondo. Lecca e succhia, senza smettere il gioco con il dito che nel frattempo sono diventati due, e con il pollice sfrega il clitoride.
Sento di essere vicina al culmine, ad ogni affondo un verso animalesco fuoriesce incontrollato dalle mie corde vocali; le mie mani stringono i suoi capelli, lo attirano a me e all'improvviso il mio corpo viene sconquassato da mille tremori; grido di piacere. Non mi da il tempo di riprendermi dall'orgasmo che mi ha appena travolto che si avventa sulla mia bocca, regalandomi il mio sapore.
E' un bacio diverso, più dolce, simile a una carezza.
Fa per sbottonarsi i pantaloni, mentre strofina sul mio corpo nudo la sua erezione, poi con un soffio di voce, eccitata e desiderosa, si avvicina al mio orecchio
<<Sei sicura?>>
<<Ti voglio, Jackson, voglio ogni cosa. Adesso>> rispondo in tono supplichevole.
Con un cenno del capo, lascia ricadere sul pavimento gli indumenti che ancora aveva addosso, non prima di aver estratto dalla tasca posteriore una bustina, che apre con i denti.
Si infila il profilattico e torna da me, e con un gesto esperto si insinua in me, già fradicia. Infila solo la punta, e io mugolo perchè non mi basta.<<Se ti faccio male, devi dirmelo, ok?>>
Faccio cenno di si con la testa, e si spinge più a fondo, lentamente. Un leggero dolore al basso ventre mi fa ritrarre per un attimo, lui si blocca e mi bacia delicatamente sulle labbra, stringendomi una mano e incastrando le mie dita con le sue.
I nostri corpi iniziano a muoversi all'unisono, piano, poi con maggiore foga e i nostri respiri si fondono, così come i nostri gemiti. Le mie unghie graffiano la sua schiena, la sue mani accompagnano il movimento dei miei fianchi.
La sua fronte è imperlata di sudore e nel momento in cui i suoi occhi incontrano i miei, veniamo insieme mentre lui mugola il mio nome e io il suo, e quella sensazione mi travolge completamente, anche più di prima.
Si sfila il preservativo e lo butta nel cestino di fianco al letto, poi si abbandona tra le mie braccia, con la testa sul mio seno nudo, mentre gli accarezzo i capelli umidi, e cadiamo in un sonno profondo.
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Give me everything
RomanceFinirà mai questa sensazione che mi pervade anima e corpo ogni volta che mi guarda? Camila Wyatt è una studentessa modello che frequenta il Boston College, lavora in una libreria per contribuire alle spese per la retta dell'università, la sua vita n...