Capitolo quarto *Luke*

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Presi un'altra boccata dalla sigaretta e tentai di calmare il nervosismo.

Quella mattinata era già cominciata di merda: avevo dovuto dire a Dave che Chloe era solo la mia migliore amica, che non mi aveva arrecato mortale offesa a ballare con lei il sabato prima. Quel ragazzo era sempre stato mio amico, eppure mai come da tre giorni a quella parte, avevo desiderato prenderlo a cazzotti.

D'altronde, cos'altro potevo fare?

Chloe era veramente solo un'amica e Dave era amico anche di Boyd. Se gli avesse riferito qualcosa, so che il mio migliore amico mi avrebbe spaccato la mascella personalmente, pure se immerso nella sua bolla di felicità post matrimoniale.

Da lontano vidi avvicinarsi Sarah O'Malley, gambe lunghe da perderci il senno, un sedere a cuore e due tette da sballo.

Quando mi raggiunse aveva un sorriso accennato sulle labbra tinte di rosso, che non si spense quando si abbassò a baciarmi sull'angolo della bocca.

Mi girai di scatto a guardarmi intorno nel campus, per accertarmi che nessuno avesse visto quell'effusione e poi mi girai a sorriderle.

"Sarah, a cosa devo l'onore?" la salutai.

Lei si ravviò il caschetto di capelli biondo platino e poi si morse il labbro inferiore.

"Mi mancavi. Sono passate due settimane, Lu e non mi hai richiamata" miagolò, tirando fuori il labbro in un broncio artefatto.

Cercai di controllarmi per non sbuffare: odiavo quando si presentava il momento delle recriminazioni. 

Quando le ragazze venivano a letto con me, sapevano cosa le aspettava: avevo questo genere di fama. A loro andava bene così, a me ancora meglio.

Ero uno stronzo, ma lo sapevano. Ne erano informate tutte.

Anche se pensai che le tette di Sarah potevano meritarsi un bis, quindi le sorrisi.

"Sai come sono fatto, tesoro" mormorai.

La mia risposta provocò la reazione opposta a quella che mi sarei immaginato: Sarah si spalmò praticamente su di me, appoggiandomi le mani sul petto.

"Lo so ed è per questo che mi piaci. Ci vediamo questa sera da te?"

Non ebbi il tempo di risponderle che con la coda dell'occhio vidi uscire Chloe dall'edificio Meinster accompagnata da Becca e Glen. 

Rideva forte ad una battuta di Glen ed improvvisamente i giorni che avevamo passato senza parlarci dal matrimonio, mi pesarono come un macigno sul petto.

"Si, certo, ci vediamo dopo. Devo andare" liquidai in fretta Sarah.

Mi staccai dalle sue mani e camminai a lunghe falcate per cercare di raggiungere Chloe, ancora del tutto ignara della mia presenza.

"Bimba" ansimai quando finalmente la raggiunsi, facendola sobbalzare al suono della mia voce.

Si era appena accesa una sigaretta e si scambiò con Becca uno sguardo che non riuscì a decifrare prima di rispondermi.

"Luke, che ci fai qui?" mi chiese, senza del tutto nascondere la nota di irritazione del suo tono.

Era ancora arrabbiata con me. Fanculo.

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