Epilogo.
La vita è fatta di scelte.Ci sono due tipi ti scelte, le scelte casuali e le scelte volontarie.
Le scelte casuali, sono quelle che non derivano da te, ma ti vengono imposte dalla vita stessa mentre tu vivi all'interno di essa.
Una scelta casuale può essere dettata dal destino stesso, che vedendoti indecisa sul da farsi decide di farlo al posto tuo.
Per Matilde la sua scelta casuale è stata trovarsi davanti a Riccardo quella sera alla festa e non poter fare altro che seguire il corso del suo destino, forse precedente scelto dal fato.
Non aveva idea di come potesse evolversi quella situazione quella sera , eppure volontariamente aveva fatto spazio a quella scelta casuale che l'aveva portata a scoprire nuovi amori e nuovi dolori.
Le scelte volontarie invece, sono quelle che vengono decise da noi stessi.
Quante volte volte cerchiamo di boicottarci da soli, o siamo così tanto masochisti da imporci scelte volontarie da farci perdere la testa.
La scelta volontaria di Matilde era stata accettare nonostante le mille preoccupazioni quella gravidanza, l'aveva resa una donna tanto distante da quella ragazzina a quella festa, e l'aveva casualmente fatta diventare una persona migliore, una mamma responsabile, una amica fedele, ma una ragazza che non aveva mai smesso di credere nell'amore, che era così importare da muovere il mondo, far girare il vento, e non smettere mai di sorridere.
Matilde ora guardava al suo futuro con occhi nuovi, occhi più belli e più luminosi fatti di speranza.
Oggi era la con tutta la sua stramba e pazza famiglia a festeggiare il quarto compleanno di suo figlio Edoardo, che amava più di ogni altra cosa,insieme a l'uomo e il papà migliore che potesse mai aver conosciuto.
Erano insieme ed era questo quello che importava.
Guardando il cielo quel giorno, aveva ringrazio suo papà, che gli aveva donato un bellissimo bambino, in salute e simile all'eroe della sua vita.
Ogni bambina sogna da piccola di sposare il suo papà un giorno, e lei ci aveva sperato, non credeva però di dovergli dire addio così presto, ma credeva nel destino, e infatti qualche anno dopo le era stato donato il regalo più bello.
«Mamma sei la migliore».
Gli aveva sussurrato Edoardo mentre posavano insieme davanti alla torta e agli occhi di tutti i loro famigliari che cercano di scattargli una foto.
«Già sei la migliore». Aveva continuato Riccardo con un sorriso a trenta due denti.
E mentre immortalavano i loro momenti felici della sua vita, Matilde senti un tonfo al cuore, se prima non sapeva cosa era la felicità, ora era lì con lei, e le chiedeva anzi supplicava di rimanere la per sempre, perché se quella era la sensazione avrebbe voluto rimanere un periodo interminabile insieme a lei.
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A volte la cosa migliore è complicare tutto.
Teen FictionMatilde ha appena compiuto 19anni,sogna una vita fatta di mille sfaccettature,ognuna con il suo colore e la sua imperfezione. Non vede l'ora di iniziare quel tanto atteso capitolo della sua vita che non l'avrebbe più categorizzata come una teenager...