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Che casino, Bridget Jones!

«Quindi...in sostanza, nel arco di ventiquattro ore, Federico Rizzo ti ha invitata ad uscire, e Riccardo ti ha detto riproviamoci?».Chiese Ludovica al amica, mentre teneva le gambe all'insù appoggiate al muro e la testa sul cuscino.

Le sembrava per una strana ragione a quando erano ritornate al liceo e parlavano del più e del meno sui vari gossip che giravano nei corridoi della scuola, o ad esempio quando parlavano semplicemente del ragazzo di cui Ludovica si era innamorata quel fine settimana.

Sembrava fosse già passata una vita.
«Si...io ho incontrato Federico il pomeriggio, e poi a cena Riccardo a uscito sta cosa...che per carità mi ha fatto piacere, ma sono passata a non averne nemmeno uno per quattro anni...ad averne due in ventiquattro ore».

Sentenziò Matilde con fare melodrammatico.

«È il destino...quando colpisce..colpisce, tu gli hai risposto?».

Ludovica aveva portato le gambe in avanti e si era avvicinata a Matilde, curiosa e desiderosa di sapere di più.

«Ancora non l'ho fatto, non ho la minima idea su cosa dire».

«Ma aspetta..a chi dei due?». Matilde sbuffò, perché sapeva che non aveva risposto a nessuno dei due, e come suo solito aveva semplicemente ignorato i suoi sentimenti ed era andata avanti.

«Non so che fare, per questo ti ho convocata». Disse ridendo.

«Allora non ti dirò le solite stronzate del tipo "ascolta il tuo cuore...lui saprà cosa dirti", no..».

Ludovica si era alzata, e si era avvicinata alla lavagna in miniatura di Edoardo, e con un gessetto aveva iniziato a scrivere da un lato il nome Riccardo, e dall'altro il nome Federico.

«Allora...abbiamo Riccardo» disse mentre iniziava a scrivere i suoi pregi.

«Decisamente di bel aspetto, primo amore della tua vita, papà di Edoardo, ti conosce da una vita, tatuato, moro... Ma non si sa se rimarrà per sempre, non si sa che cosa ha fatto in questi anni, e cosa più importante non sappiamo cosa prova per te».

A quella affermazione Matilde storse in naso, era alquanto vera la descrizione fatta da Ludovica.

«Poi c'è il nostro amico Federico, anche lui carino, sicuramente intelligente,carismatico, lo consoci da una vita, con ogni probabilità è sempre stato innamorato di te..ma forse un po' troppo timido per esprimere i suoi sentimenti».

Poi fece due frecce che partivano da entrambi i lati e congiungevano alla fine.

«cosa hanno in comune?». Continuò Ludovica e poi scrisse ancora «Entrambi vogliono apparentemente stare con te».

Fece un minuto di silenzio, se lo schema era stato fatto per chiarire la situazione, Matilde nella sua testa aveva tutt'altro.

«E quindi? Cosa faccio?». Chiese consiglio all'amica.

«Semplice...esci con entrambi e poi scegli».
Ludovica le fecce l'occhiolino.

Infondo non faceva una piega il suo ragionamento, ma non era come se stava giocando con loro due.

E se poi entrambi gli sarebbero piaciuti, che cosa avrebbe fatto?

«Smettila di farti le pare mentali, ascolta a me esci prima con uno e poi con l'altro, e dopo vediamo».

A volte  la cosa migliore è complicare tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora