La telefonata

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"No... no, mia figlia no, lei no, cazzo!"

"Sssh Saray! La sveglierai!" cerco di calmarla proprio io che continuo a camminare avanti e indietro in preda all'agitazione

"Come diavolo fa a sapere di me? Di lei!"

Non mi piace il suo tono, non so se sia la frustrazione in cui entrambe ci troviamo, ma mi sembra un tono d'accusa

"Te l'ho detto mille volte, non le ho mai parlato di voi. Giuro che è così, Vargas!"

"Estefania, non ti sto incolpando di qualcosa; ma in un qualche modo quella troia strisciante è venuta a sapere di me e mia figlia. Chi mi garantisce che non sappia altre cose importanti? Antonia per esempio..."

"C'è solo un modo per capirlo" la interrompo indicandole il numero scritto sul biglietto.

Chiudiamo piano la porta della camera in cui dorme lo "scricciolo" per poi andare in cucina e chiuderci li dentro, sperando che questo basti a non svegliarla dalle urla garantite.

Componiamo il numero... e a ogni squillo faccio fatica a deglutire

"Buonasera, o meglio, buona notte"

La rabbia mi travolge al solo suono della sua voce

"Vipera, che intenzioni hai?" cerco di mantenere la calma, anche dopo la sua odiosa risata

"Sudicia, sei tu! come vanno i lividi? I miei cani prima di andare in prigione hanno avuto la possibilità di godersi il premio, almeno?"

Saray mi afferra il telefono

"Se ti riferisci alla sua fica mi dispiace, merita di meglio. I tuoi "Cani" hanno avuto solo calci in culo come premio"

Si sente ancora la sua risata, mi mordo la lingua soffocando sterili insulti

"Perdonami, non ti ho salutata, Saray Vargas"

"Vipera, dimmi cosa vuoi?" le dico, mentendo a me stessa sul fatto che già non lo sappia

"Mi prendi in giro, sudicia infame?" dichiara, minacciosa all'improvviso; un'instabilità che mi coglie di sorpresa

"Non posso far passare il messaggio che chi mi tradisce la faccia franca. Tuttavia, ci ho pensato, posso darti la possibilità di vivere"

Guardo Saray dubbiosa. Quello che ha detto Vipera non mi ha rincuorato affatto, anzi, mi terrorizza

"Ehi,che succede? Non sei felice della notizia? Dell'opportunità di redimerti?"

"Non mi fido di una viziata come te, ho vissuto in quelle gallerie un anno; so quello che fai"

"Ottimo! Allora sai bene quello che ti aspetta!"

"Ma di che cazzo parli!?" Saray alza la voce, anche lei si sta spazientendo.

Vipera ride ancora.

"Allora sai bene quello che ti aspetta" questa frase per me è la spiegazione... ora so le sue intenzioni. Io ricordo cosa accadeva in quel sotterraneo ogni volta che qualcuno non portava la somma sperata o non completava la missione per sfuggire alla polizia... e il senso di impotennza che provavo ogni volta che vedevo i fratelli Jimènez frustare o tagliuzzare la pelle dei dipendenti, per punirli. Vipera mi vuole tenere in vita per fare di me il suo esempio vivente... Vuole tenermi in vita... ma per torturarmi.
"Kabila, ehi sudicia, ci sei?"

"Cosa vuoi?"

"Voglio che vieni dove ti dirò di venire, e li parleremo della tua situazione. L'unica cosa che ti posso garantire è che vivrai; hai la mia parola, sai che la mantengo sempre"

VIS A VIS: DESTINADOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora