Posato, educato, intelligente, capace. L'aristocratico ideale, William Moriarty rappresenterebbe l'incarnazione di un perfetto nobile se solo dovessimo pensarci un istante.
Sempre pronto a dare nuova luce al nome che porta non lasciandosi mai sfuggire l'opportunità di affermare la grandezza della propria mente.
Ma in realtà ben pochi sanno la verità che si cela dietro questa facciata.
Abbandonato per le fredde strade della grande città un giovane bambino, non ancora chiamato William, vagabonda affiancato da suo fratello minore Louise, cagionevole di salute e da sempre fedele al fratello suo unico affetto rimastogli.
È così che i due, rimasti solo al mondo camminano per i vicoli di Londra. Come se abbracciati tra le fredde braccia abbartenenti ai muri delle case gregie che li circondavano venivano scaldati solo da quei miseri pezzi di stoffa che gli fanno da vestiti.
Già all'epoca il suo ideale però si era già ben solificato iniziando così a diffonderlo istruendo innumerevoli ragazzini, ospiti nello stesso orfanotrofio in cui si era rifugiato, a combattere i nobili incoraggiandoli ad ucciderli se mai se ne fossero trovato uno di fronte convincendoli che questi rappresentassero il male della società.
È così che va avanti parte della sua vita: dispensando insegnamenti su chi fosse il vero malvagio al mondo, e consigli a qualunque adulto avesse fatto richiesta riconoscendo la sua mente.Questa realtà però muta improvvisamente quando, colui che tra tutti potesse essere il più inaspettato varca la soglia dell'orfanotrofio.
Lui, la sua mano tesa verso William... verso i suoi credi. È come se lo chiamasse a raggiungerlo, a coronare questo suo sogno.
Albert. Albert James Moriarty, è questo il nome del ragazzo che, possedendo gli stessi occhi di William aveva intravisto nella nobiltà la pura e semplice crudeltà e aveva deciso di estirparla.
Pur essendo un nobile a sua volta aveva capito quale pericolo rappresentassero decidendo così di affrontarla.
In tutti gli anni che aveva avuto l'opportunità di osservare e studiare la mentalità degli aristocratici aveva capito una cosa: per loro, i comuni cittadini andavano nient'altro che "utilizzati" e poi gettati, considerati gente immonda, indegna della loro presenta e quindi rispetto.
Circondato da queste ripugnanti idee aveva deciso di ribellarsi a questi canoni.Aveva riconosciuto così degli ideali di William i propri.
Assieme c'è l'avrebbero fatta. Con il proprio status e la sua mente avrebbero riportato l'equilibrio.È così che William e Louise entrarono a far parte della famiglia Moriarty come figli adottivi, nonostante la controvoglia dei restanti membri della famiglia e della servitù presente.
È da qui che aveva inizio il lungo cammino verso il loro obbiettivo, e il primo passo era... rimuovere i primi ostacoli: l'intera famiglia Moriarty, eccezion fatta per Albert.
Iniziarono così a ideare un piano per far sembrare il tutto un incidente evitando così di fare ricadere sospetti su di loro.
La sera, prima che l'intera famiglia si ritirasse nelle proprie stanze, avrebbero lasciato aperto il flusso di gas delle candele a metano e, attraverso un meccanismo di fili da loro preparato, avrebbero fatto in modo che non appena le lancette del pendolo presente il soggiorno avrebbero indicato l'ora prestabilita i fili legate ad esse, tenendosi, avrebbero azionato lo sparo di un fucile che, grazie alle scintille create, avrebbe provocato una tale esplosione da non lasciar scampo a chiunque si trovasse nella villa.
Naturalmente loro si sarebbero tratti in salvo negli scantinati, dove le pareti erano ben più resistenti delle altre e le fiamme non li avrebbero mai raggiunti.Quando la sera predestinata arrivò tutto andò secondo pattuito e come previsto la villa fu interamente igoiata dalle fiamme portando con se sia Mr. che Mrs. Moriarty e il loro figlio minore, William.
Quando giunsero i soccorsi i tre ragazzi recitarono al meglio la loro parte interpretando alla perfezione i ruoli dei superstiti sconvolti, soli e feriti. Nessuno avrebbe anche solo mai dubitato della loro più totale innocenza.
Il punto cruciale però arrivava adesso: avrebbero dovuto far passare l'attuale "William" per il reale William, il fratellino di Albert, in modo da facilitare le future azioni affiliandogli un'identità appartenente a un nobile, piano che riuscì alla perfezione data la netta somiglianza tra i due così da non far sorgere possibili domande scomode.Iniziò così una nuova vita per tutti e tre.
La nuova famiglia Moriarty era appena nata: William, Alber, Louise. Legati per sempre da un qualcosa di ben più stretto del sangue: un ideale, il loro ideale.
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𝐔𝐧 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐞
FanfictionUna Londra da cambiare, uno uomo pronto a tutto per farlo. Questa è la storia di come William James Moriarty, consulente del crimine deciso a dare una svolta a questa società a qualunque costo, e di Sherlock Holmes, consulente detective risolutore d...