Untitled Part 17

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-mamma e America-

Finalmente era arrivata mattina, Zayn come al solito era già andato via, Diana era appena andata a fare una visita, mentre io stavo ascoltando la musica quando vidi mia mamma al entrata della camera, appena la vidi pensai subito fosse successo qualcosa a casa ma poi il suo sorriso mi fece capire che mi sbagliavo..

Io: mamma che ci fai qui? –risi felice di vederla-

O: sono venuta per parlarti –prese una sedia e si sedette vicino al mio letto-

Io: dimmi –risi felice di vederla così entusiasta-

O: papà ha ricevuto un lavoro in America –rise-

Io: America? –la guardai-

Devo ammettere che il mio sorriso era svanito immaginare di andare in America e stare per sempre lontana da Zayn oppure vederlo davvero ogni tanto mi faceva morire..

O: si non è fantastico? Poi tu ami l’America, quindi non vedo dove sia il problema.. –sorrise-

Io: bè il problema è Zayn mamma! –la guardai-

O: ah capisco –sorrise- bè potrete vedervi ogni volta che torneremo

Io: cosa? –mi alzai dal letto e andai verso la finestra- mamma io amo Zayn non posso stargli lontana da lui, e tu ora mi vieni a dire questo? Che papà ha ricevuto l’offerta di lavoro che c’è ne andremo da qui che devo lasciare l’unico ragazzo che amo e che mi ama..

O: ascolta, quello che è successo a tuo padre è una cosa davvero molto speciale, quindi tu verrai con noi..

Io: mamma non puoi scegliere ho 18 anni..

O: io e tuo padre di certo non ti lasceremo qui da sola e tanto meno ti lascerebbe da sola con Zayn..

Io: mamma, mi state chiedendo di rinunciare di vedere il mio ragazzo o di vederlo due volte al anno? Non posso questo è troppo

Stavo fissando fuori dalla finestra e a momenti i miei occhi si stavano inumidendo, avevo paura, paura di perderlo, lo sapevo che se me ne sarei andata tra me e Zayn sarebbe cambiata, non credo agli amori in distanza, tanto meno così distanti, lui qui e io li in America, ora che ero felice mi sentivo ancora a metà..

O: lo so, ma non puoi dire di no a tuo padre sai quanto lui tiene a te.. -mi accarezzò la spalla da dietro-

Io: è perché non è mai venuto a trovarmi ora che sono al ospedale eh? Mai! Gli importa di me solo quando vuole, bello eh..

Rimasi a fissare la finestra e sentivo quelle maledette lacrime che mi bagnavano la guancia, mi ero sempre detta che non dovevo piangere per un ragazzo, stavo piangendo per Zayn, ma no perché avesse commesso qualcosa di sbagliato lui ma per il fatto del nostro stupido e maledetto destino, ci ha fatto innamorare e ora ci fa soffrire facendoci vivere distanti l’uno da l’altra..

O: ascolta, di questo ne parlerai con tuo padre io non posso fare più di questo..

Rimasi in silenzio so quanto avrebbe “lottato” per me, lottato modo di dire, lei stava sempre zitta quando mio padre le diceva su e lo stesso faceva a me, non voleva discutere, era peggio di una serva gli faceva trovare pronto in tavola tutto ciò che voleva, non ci aveva mai fatto mancare nulla, ora mi mancava non lo nego è sempre mio padre ma mi faceva male il fatto che non mi venne mai a trovare da quando ero chiusa qui dentro..

Come al solito mia mamma uscì dalla stanza dopo avermi salutata ma io non la salutai nemmeno, ero troppo arrabbiata per il loro comportamento, stavano decidendo del mio futuro senza nemmeno chiedermi se ne ero a favore o no..

AngelWhere stories live. Discover now