Untitled Part 19

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-vecchie amicizie-

Ero distesa sul letto di Diana a guardare la televisione, lei era in sala d’aspetto insieme a Niall, lo sapevo che tra loro due stava per nascere qualcosa, si massaggiavano tutto il giorno e ricordo la preoccupazione di Diana quando lui non le scrisse per un ora per poi rivelarle che era andato a farsi una doccia e che poche ore fa e capitato qui da lei, era felice aveva un sorriso enorme, secondo me gli piace ma non vuole ammetterlo, tanto con il tempo accadrà..

Oggi Zayn sarebbe arrivato più tardi è il compleanno della sua sorellina più piccola, quindi aveva deciso di stare un po’ con loro..mi fermai a guardare un programma insolito dagli altri..quando sentì qualcuno bussare

Io: avanti –urlai per farmi sentire-

Non appena questo individuò superò la sosta e riconobbi chi fosse, mi bloccai, cosa diavolo ci faceva lei qui? La fissai impassibile, era tornata dopo tanti mesi di silenzio portandosi dietro i mesi più brutti della mia vita, e quelli più tristi e insignificanti..

Io: che ci fai qui? –scesi dal letto e mi allontanai di più-

Alessia era lì davanti a me che mi guardava con gli occhi lucidi..

Ale: volevo sapere come stavi, non mi hai risposto..e dobbiamo parlare –disse con un filo di voce-

Io: no, non dobbiamo tornare, tu devi tornare nel posto dove eri prima, nella tua vita lontana dalla mia..

Ale: no Alice, dopo quello che è successo, tutti ci hanno tenuto al oscuro di te..i tuoi genitori non ci dicevano come stavi..

Io: e non potevate a venire a vedere come stavo no!? non vi importava nulla sapere che la vostra amica –mimai le virgolette- stava per morire, e che non voleva assolutamente avere niente a che fare con la vita, e che per grazia di dio è entrato un ragazzo stupendo e davvero fantastico per farmi rendere conto di ciò che mi stava accadendo e di farmi cambiare idea? Voi dove eravate? Dove? A divertirvi? Le vostra inutili parole, noi per te ci saremmo sempre, era quello il momento che avevo bisogno di voi e voi dove eravate?

Mi accorsi troppo tardi delle lacrime, non dovevo piangere avrei fatto vedere la mia debolezza e non dovevo..

Ale: hai cambiato numero, non c’era modo di contattarti, non sapevamo in che stanza o piano eri, tua madre non ci dava notizie, come facevamo?

Io: ora vedo che hai trovato il piano, potevi anche prima no? mia mamma? Come pensi che si sentiva sapere che sua figlia voleva morire quando aveva una possibilità e tante persone se avrebbero avuto la mia possibilità non ci avrebbero pensato nemmeno una volta a dire: sì voglio fare la chemio..sai cosa significhi?

Ale: mi dispiace, io volevo esserci ma non mi era permesso..

Io: sono solo balle Alessia, potevate benissimo farlo, io avrei fatto di tutto per voi..per esserci in quel momento..voi mi avete abbandonata, l’unica cosa che desidero ora, è questa vita..voi fate parte del passato è il passato è dimenticato..

Provavo ancora dolore ai ricordi di quei pomeriggi e promesse fatte ma non mantenute, quello che credevo vera amicizia era solo una grande bugia..le loro promesse lo erano..

Ale: non puoi dire così, noi ti vogliamo un mondo di bene, abbiamo sempre pensato a te, di notte piangevo chiedendomi il motivo, o il perché non sapevamo nulla, quando tua madre disse che volevi morire, il mondo mi è crollato addosso e volevo morire anche io..

Aveva gli occhi lucidi e a me girava la testa, a tutti quei ricordi e quella sofferenza..

Io: vattene! –urali troppo forte-

AngelWhere stories live. Discover now